La crisi dell'Occidente
La crisi non ha sorprendentemente, almeno sino ad oggi, un nome “ufficiale” e riconosciuto. Se ti interessano i segnali economico-finanziari, sempre più evidenti, di questa crisi ...
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Ora e sempre austerità
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Vietato parlare di austerità. Salvo poi metterla in campo senza alcuna esitazione. Sembra questo il mantra della comunicazione politica, con l’avvio del “nuovo” Patto di stabilità, dopo quattro anni di sospensione tecnica dovuta alla pandemia e alla necessità di ingenti risorse per affrontarne gli effetti economici e sociali. Il 19 giugno, la Commissione europea ha pubblicato la comunicazione COM (2024) 598, con la quale determina l’apertura della procedura d’infrazione per deficit eccessivo ...
Il caro prezzo dei beni comuni e quell’autocritica impossibile di Arera
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Il 9 luglio l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha pubblicato la propria relazione annuale al Parlamento e al governo sullo stato dei servizi pubblici. Nell’introduzione il presidente Stefano Besseghini sorvola però sui profitti maturati dai gestori e sui disagi patiti dagli utenti, esposti alle speculazioni finanziarie sul mercato delle materie prime. Un migliaio di pagine che richiedono tempo per lettura e analisi approfondite. Ci si limiterà in questa sede ...
Vertice Nato: un patto atlantico a misura di dollaro
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Se gli Stati Uniti mostrano i muscoli e gli “alleati” europei si allineano, il biglietto verde continuerà a essere la sola moneta dell’Occidente e l’economia americana potrà tornare a produrre e a non essere solo di carta. Tra bolle finanziarie e agenzie di rating (anche Esg) nelle mani dei grandi fondi. Jerome Powell, il presidente della Federal Reserve, ha annunciato che i tassi di interesse americani resteranno alti. È chiaro che gli Stati Uniti vogliono continuare a drenare risparmio da tutto il mondo ...
Milei e la decadenza della società argentina
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Il neoliberismo ha fomentato ovunque un clima di consumismo, esclusione di chi è più povero, crescente militarizzazione. È questo il brodo culturale dell’incredibile ascesa delle ultradestre in tanti paesi. Nel caso dell’Argentina, spiega Raúl Zibechi, ci sono tre ulteriori fattori dietro l’affermazione di Milei, che il 9 luglio ha partecipato alla parata militare per il giorno dell’indipendenza dell’Argentina su un carro armato. La prima ...
A Israele non basta l’invasione
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Tutti gli occhi sono puntati, e giustamente, su Rafah. Lì dove continua il massacro, lo sterminio della popolazione palestinese da parte dell’esercito israeliano. Un immane disastro umanitario, che ha provocato oltre 37mila vittime, di cui 36mila palestinesi. Ma lo sterminio non è solo quello di donne, vecchi e bambini uccisi, torturati, o comunque spossessati della loro casa e delle loro comunità. Dove, se mai un giorno riusciranno a tornare, troveranno solo macerie. Il massacro è anche economico e finanziario ...
L’assalto dell’eolico in Sardegna
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È davvero impressionante la mappa delle nuove concessioni per l’eolico in Sardegna, dove viene prodotta già più energia di quanto ne viene consumata. Come altre regioni del Sud ha una produzione eolica alta. Che buffo: le regioni che consumano energia importata e non vogliono torri eoliche in casa loro, sono quelle che hanno sostenuto il governo Meloni per l’approvazione della legge sull’autonomia differenziata. I signori del business dell’eolico non avevano però considerato ...
Cina-Stati Uniti, la gara è sempre più aspra
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Alla vigilia del Terzo Plenum del Comitato centrale del Pcc e mentre gli Stati Uniti si addentrano nella sfida presidenziale tra Biden e Trump, il punto della sfida tecnologica ed economica tra i due Paesi che dominano il mondo. Le riforme avviate da Deng Tsiao Ping nel 1978-79 in Cina hanno cambiato drasticamente e in pochi decenni non solo la situazione economica del paese asiatico, ma, per molti aspetti, anche quella del resto del mondo, contribuendo a rovesciare gli equilibri politici preesistenti su scala globale ...
UE, abdicare a favor di NATO
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I risultati elettorali europei, sebbene abbiano indicato un malessere diffuso tra gli elettori, hanno consentito comunque il mantenimento degli equilibri politici del precedente assetto. E’ arrivata dunque la conferma per Ursula Von der Leyen alla guida della Commissione e del blocco di Socialisti, Popolari e Liberali a sostegno. Sfumato l’allargamento a destra verso i Conservatori: le polemiche dopo l’inchiesta giornalistica che ha fatto emergere l’antisemitismo, il razzismo e ...
Gli strumenti finanziari del “Piano Mattei” e la falsa promessa di un approccio “non predatorio”
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Presentato come leva di cooperazione e sviluppo negli interessi del continente africano, il “Piano” del governo è in realtà un supporto all’export delle piccole e medie imprese italiane, trainate dai “campioni” industriali. Soprattutto dell’energia. Il punto su ammontare e provenienza delle risorse (incluse quelle dal Fondo italiano per il clima), nonostante la scarsa trasparenza dell’esecutivo. Algeria, Libia, Tunisia ed Eritrea. Mentre si succedono le visite ufficiali in vari Paesi del continente africano ...
Il numero di armi nucleari pronte all’uso è aumentato. I dati del Sipri
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Nonostante il numero di testate atomiche sia calato rispetto al 2023, la quantità di armi di questo tipo schierate “attivamente” è cresciuta sfiorando quota 4mila. Il rapporto dell’Istituto di Stoccolma fotografa il deterioramento delle relazioni internazionali e il ruolo dei nove Paesi detentori della bomba, che hanno speso per gli arsenali 91,4 miliardi di dollari. Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito, India, Pakistan, Corea del Nord e Israele hanno continuato a modernizzare il loro arsenale nucleare ...
I fondi d’investimento, padroni del mondo
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L’economia mondiale è sempre più controllata dai grandi fondi d’investimento. Un terzo della proprietà delle 500 maggiori imprese mondiali è nelle mani di 10 fondi finanziari. Il 2022 ha segnato un anno record per i patrimoni gestiti da grandi fondi finanziari. I primi dieci fondi del pianeta hanno registrato attivi per 44 mila miliardi di dollari e due soli di essi – BlackRock e Vanguard – ne gestiscono quasi la metà. In pratica, due soli fondi gestiscono un valore pari ad un quinto dell’intero Pil mondiale ...
La collaborazione tra l’Università di Bologna e il complesso militare industriale israeliano
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Un gruppo di docenti dell’ateneo ha lanciato una petizione online in cui chiede di sospendere immediatamente i progetti di ricerca e collaborazione con il gruppo Thales e l’istituto israeliano Technion. Avrebbero “forti e dirette connessioni con la violazione dei diritti umani dei palestinesi a Gaza e nei crimini descritti dalla Corte internazionale di giustizia”. Un gruppo di docenti dell’Università di Bologna ha lanciato una petizione online in cui chiede all’ateneo più antico del mondo ...
La pressione dell’industria chimica europea per continuare a esportare pesticidi messi al bando
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La Commissione europea si era impegnata ad affrontare una delle pratiche commerciali più problematiche dell’Ue, cioè l’esportazione di sostanze chimiche vietate verso Paesi terzi. Il nuovo rapporto del Corporate Europe observatory mostra l’attività di lobby dei produttori per preservare un “commercio mortale” e ostacolare proposte per fermarlo. Le principali industrie europee del settore dell’agrochimica hanno portato avanti per anni strategie di pressione per evitare una regolamentazione più stringente ...
La spesa globale per le armi nucleari cresce ancora: nel 2023 raggiunti 91,4 miliardi di dollari
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Nel 2023, i nove Stati dotati di armi nucleari hanno speso complessivamente 91.393.404.739 dollari per i loro arsenali, pari a 2.898 dollari al secondo. L’ultimo Rapporto della campagna internazionale ICAN “Surge: 2023 Global nuclear weapons spending” mostra che nel 2023 sono stati spesi 10,7 miliardi di dollari in più per le armi nucleari rispetto al 2022. Nel 2023 Cina, Francia, India, Israele, Corea del Nord, Pakistan, Russia, Regno Unito e Stati Uniti ...
Lo sfacelo dell’Occidente
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Il G7 di Brindisi conferma la crisi dell’Occidente che ha dominato il mondo per cinque secoli e appare oggi privo di ogni prospettiva. Dal cuore dell’Europa occorre a questo punto emergano forze capaci di opporsi a questo sfacelo intessendo rapporti cooperativi e pacifici col resto del mondo. L’annunciato fallimento del Vertice G7 di Brindisi, incapace di dare alcuna risposta costruttiva agli enormi problemi di sopravvivenza del pianeta, conferma lo stato di agonia terminale ...
La battaglia dei dazi e la fine del compromesso mondiale del capitalismo finanziario
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Gli Stati Uniti vogliono mantenere a ogni costo il dollaro come unica moneta globale, dando ai grandi fondi poteri assoluti nel monopolizzare il risparmio gestito e utilizzando gli investimenti pubblici per battere la Cina, ostacolata alle dogane. Una strategia aggressiva che ha una vittima certa (l’Europa) e un’incognita (Pechino). Il tema del protezionismo sembra destinato a diventare ancora più decisivo di quanto non lo sia già stato negli ultimi mesi ...
Chi mette la benzina nei caccia israeliani che bombardano la Striscia di Gaza
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Solo tra ottobre e dicembre 2023 i jet di Tel Aviv avrebbero effettuato qualcosa come 10mila attacchi dall’alto utilizzando cinquemila bombe, in un’area grande un quarto di Londra. Senza i rifornimenti stranieri di combustibile, Stati Uniti in testa, tutto questo non sarebbe stato possibile. L’indagine del centro indipendente SOMO ricostruisce la filiera e le responsabilità. Anche l’Ue è coinvolta ma la trasparenza è scarsa ...
Pericoli e promesse del mondo emergente
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L’economia mondiale sta vivendo un profondo processo di convergenza economica, secondo il quale le regioni che un tempo erano in ritardo rispetto all’Occidente nell’industrializzazione stanno ora recuperando il tempo perduto: ecco pericoli e promesse del mondo emergente multipolare. La pubblicazione da parte della Banca Mondiale, il 30 maggio, delle ultime stime sulla produzione nazionale (fino al 2022) offre l’occasione per riflettere sulla nuova geopolitica. I nuovi dati sottolineano il passaggio ...
Il bilancio di un mondo in crisi
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Appena pubblicata l’ultima edizione dell’Open Budget Survey, importante Rapporto indipendente sulla trasparenza, l’apertura e il controllo dei bilanci statali in 125 Paesi. Nonostante qualche miglioramento rispetto al passato, la situazione globale non è affatto buona. E l’Italia non fa eccezione. Guerre, cambiamento climatico, inflazione, disuguaglianze. A inquadrare l’attuale, difficile situazione globale attraverso la lente dei bilanci e dei conti pubblici arriva ...
Bilderberg 2024: le élite si incontrano a porte chiuse per parlare del “futuro della guerra”
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Nel fine settimana le élite economico-politiche del mondo occidentale sono tornate a radunarsi all’annuale ritrovo a porte chiuse del gruppo Bilderberg, quest’anno svoltosi a Madrid. Come si legge nello scarno comunicato stampa, tra i temi principali della riunione compaiono “il futuro della guerra” e lo stato e la sicurezza dell’intelligenza artificiale. In particolare, la guerra in Ucraina sembrerebbe aver ricoperto un ruolo centrale nella discussione, considerato che tra gli invitati ...
Dazi, acciaio e rame. Così la speculazione fa a pezzi l’economia reale europea
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La finanza “occidentale” sta paradossalmente favorendo la produzione di Stato cinese e affogando il tessuto del Vecchio continente. Per contrastare l’affermazione di Pechino si invocano strette protezionistiche, con riflessi controproducenti. Ma gli effetti della finanziarizzazione tanto cara ai fondi egemoni non finiscono qui. Alcuni pochi esempi aiutano a comprendere come la finanziarizzazione stia distruggendo l’economia reale dei Paesi europei ...
L’impero dell’Apocalisse
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"La Russia che sta per attaccare l'Europa è una montatura propagandistica. Non occupa uno Stato della NATO. È l'Europa che sta preparando piani per attaccare la Russia". Parole e musica di Vicktor Orban, Presidente dell'Ungheria, membro dell'UE e della NATO. Si può nutrire ogni sorta di sentimento nei confronti di Orban, ma il riarmo contro Russia e Cina è impossibile da confutare. I 1.26 trilioni di dollari che la NATO spende annualmente in armamenti rappresentano il 62% della spesa militare globale ...
Leonardo: boom di profitti con le guerre, ma solo “spiccioli” per lo Stato azionista. E i posti di lavoro calano
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Per l’ottavo anno consecutivo, Fondazione Finanza Etica e Rete Italiana Pace e Disarmo partecipano all’assemblea di Leonardo come azionisti critici. L’assemblea è di nuovo a porte chiuse. Le risposte alle domande scritte sono opache ma confermano che la principale impresa militare contribuisce in misura molto limitata all’economia italiana mentre moltiplica i profitti per gli azionisti privati. L’assemblea del produttore italiano di armi, controllato con il 30,2% dal Ministero del Tesoro ...
Export di armi da guerra italiane a Israele dopo il 7 ottobre. La conferma delle Dogane
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Dati inediti dell’Agenzia delle dogane certificano che tra dicembre 2023 e gennaio 2024 Roma ha esportato a Tel Aviv armi e munizioni da guerra, e non a uso civile come fatto intendere, per oltre due milioni di euro. Una condotta che potrebbe costare al nostro Paese un’accusa di complicità nella violazione del diritto internazionale di fronte alle Corti dell’Aia. I valori forniti dall’Agenzia governativa tolgono ogni alibi all’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, che ...
L'India al voto, il Paese delle contraddizioni
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La crescita indiana è oggi la più elevata ma in una economia quasi solo informale, con grandissime sperequazioni, paralisi burocratiche. L’antica rivalità con la Cina si va trasformando attraverso i Brics mentre Modi sta trasformando il sistema in un regime sempre più autoritario. Le elezioni indiane, che si stanno svolgendo a partire dal 19 aprile, ma il cui esito si conoscerà soltanto il 4 giugno, hanno fatto sì che i media internazionali rivolgessero finalmente la loro attenzione ...
La guerra doganale degli Stati Uniti alla Cina e la bolla della superfinanza
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Biden e Trump minacciano nuovi dazi sui prodotti di Pechino. Una manovra elettorale che potrebbe però portare a una “dedollarizzazione” della Cina e dei 120 Paesi dei quali è il primo partner commerciale. Con il rischio di dare ancora più peso a fondi come BlackRock, Vanguard e State Street, che già gestiscono un potere senza precedenti. I due candidati alla presidenza degli Stati Uniti, Joe Biden e Donald Trump, stanno quotidianamente minacciando l’introduzione di ulteriori, pesanti dazi doganali nei confronti dei prodotti cinesi ...
Stellantis e le grandi dismissioni dall’Italia
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La lenta agonia degli stabilimenti ex-Fiat, oggi Stellantis, in Italia appare ormai inarrestabile. Un lungo processo di dismissione industriale che affonda le sue radici nell’era Marchionne, ma a cui la gestione targata Tavares ha dato una sferzata determinante. La mappa degli stabilimenti e delle crisi. Il processo di dismissione dall’Italia da parte del quarto gruppo automobilistico più grande al mondo, Stellantis, è ormai consolidato. La multinazionale erede della ex-Fiat prima e di FCA poi ...
I tribunali delle corporation minacciano il Mozambico. Il ruolo di Eni, Intesa e Unicredit
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I contratti con le multinazionali fossili europee e statunitensi vincolano Maputo alla dipendenza da carbone, gas e petrolio. Cambiare le leggi in materia può comportare infatti un arbitrato internazionale dal conto salatissimo. E mentre TotalEnergies riprende i lavori per un terminal di gas nella provincia di Cabo Delgado, Eni studia una seconda piattaforma e cerca finanziamenti. Il Mozambico affronta un rischio economico considerevole “a causa della sua esposizione alle richieste di risoluzione delle controversie” ...
Aiuti a Gaza e fondi all’Agenzia Unrwa: i dati che smentiscono il governo italiano
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Documenti della Farnesina dimostrano che l’esecutivo aveva azzerato i finanziamenti all’Agenzia Onu per i profughi in Palestina ben prima del presunto scandalo (poi sgonfiato) di alcuni membri dello staff coinvolti nel 7 ottobre. Gli stanziamenti ad hoc per la crisi riferiti da Meloni in Parlamento sono in realtà storni di risorse già disponibili, con il paradossale taglio di iniziative previste proprio nei Territori occupati ...
Speriamo in un clima di guerra
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Come diceva Carl Sagan, attira più soldi l’ipotesi remota della guerra che la certezza della catastrofe climatica. Vale tutto. Nella frenesia della corsa al riarmo, ogni idea per finanziare produzione e commercio di armi è buona. Soluzioni considerate improponibili di colpo diventano non solo possibili ma addirittura auspicabili. Autorevoli editorialisti che sostenevano l’austerità a ogni costo e si scagliavano contro qualsiasi possibilità di aumentare i debiti pubblici, ci spiegano oggi che fare nuovo debito non è poi cosi male ...
Il fascismo dei mercati finanziari
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Cosa prevede infatti il nuovo patto di stabilità? Torna in grande stile la gabbia del debito e delle politiche di austerità. “L’Europa è preoccupata? Se vinciamo noi è finita la pacchia!”. Così urlava Giorgia Meloni all’ultimo comizio elettorale del settembre 2022. Siamo nell’aprile 2024, Meloni ha vinto e l’Unione Europea ha approvato il “nuovo” patto di stabilità dopo la sospensione triennale post pandemia. Guardando le misure introdotte, si può dire che ...
Mario Draghi e quella fatale predilezione per gli oligopoli multinazionali
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Per superare la crisi dell’Unione europea, l’ex presidente del Consiglio, d’intesa con Ursula von der Leyen, propone la via della “competitività” e dell’affermazione di pochi “campioni” che possano competere su scala globale contro Cina e Stati Uniti. Presentata come la “sferzata” del genio è in realtà una ricetta già sperimentata e fallimentare. Dopo le elezioni europee di giugno, Mario Draghi consegnerà nelle mani della presidente uscente della Commissione europea Ursula von der Leyen ...
Su debito, tassi e inflazione il 5% della popolazione statunitense sta dettando le regole
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I super ricchi degli Stati Uniti -hedge fund in testa- traggono enormi benefici da un’inflazione che spinge a tassi alti ed è in grado di fare terra bruciata a ogni altra realtà in giro per il mondo. L’Europa, però, risponde alla dollarizzazione spinta della Fed con la stessa ricetta, producendo solo austerità. Gli Stati Uniti stanno gonfiando in maniera gigantesca il loro debito federale ma il dollaro continua a essere giudicato un bene rifugio ...
L’Argentina senza bussola. I primi effetti dell’anarco-capitalismo di Milei
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Il presidente eletto a fine 2023 non è la destra comune a cui siamo abituati a pensare. “È una destra economica nel senso che usa lo spazio politico per arrivare a eliminare qualsiasi istituzione pubblica per installare una società fondata sul mercato capitalistico”. Nelle ultime elezioni in Argentina l’attenzione è stata più volte rivolta alla “battaglia culturale” che bisognava vincere. Lo è ancora oggi, da parte dei media e del governo. Ma di quale battaglia culturale stiamo parlando? ...
Un silenzio che fa male al clima
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Un comportamento non certo da biasimare quello di Intesa Sanpaolo, da mesi trincerata dietro un eloquente silenzio sulla possibilità di rivedere i suoi impegni in merito allo stop ai finanziamenti al settore dei combustibili fossili. La principale banca italiana, “occupata” oggi nell’ennesima assemblea degli azionisti a porte chiuse, sembra voler mettere sotto il tappeto il suo coinvolgimento nella crisi climatica, derivante da un munifico sostegno al comparto fossile ...
Rana Plaza, 11 anni dopo. In Bangladesh persistono le cause della tragedia
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Il 24 aprile 2013 ha segnato la peggiore tragedia dell’industria della moda: il crollo dell’edificio uccise infatti 1.138 persone. “Il catastrofico bilancio è stato determinato da un mix letale di fattori legato ai grandi marchi -osserva la Campagna Abiti Puliti-: aver ignorato le condizioni pericolose delle fabbriche, i salari da fame e aver limitato la capacità dei lavoratori di organizzarsi collettivamente”. A 11 anni dal crollo del Rana Plaza, a Dacca, in Bangladesh ...
La locomotiva cinese rallenta?
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Secondo alcune stime l’economia cinese è in fase di rallentamento. In realtà per il momento il Pil è in crescita di oltre il 5%. C’è senz’altro un cambio di strategia in atto e si presentano alcuni problemi, soprattutto sociali, che la dirigenza cinese è chiamata ad affrontare. Da qualche tempo i media occidentali pubblicano articoli molto critici sull’attuale situazione economica cinese, prevedendo prospettive molto negative per il Paese asiatico. Bisogna a questo proposito ricordare che ...
Vincitori e vinti della guerra finanziaria mondiale in atto
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La Federal reserve mantiene elevati i tassi per favorire il dollaro e il debito pubblico degli Stati Uniti contro Cina e Sud globale. Mentre i grandi fondi Usa come BlackRock approfittano della loro ingente liquidità per acquistare aziende strategiche. Trionfa la ricchezza di pochissimi. Gli alti tassi di interesse praticati dalla Federal reserve (Fed) sono un atto geopolitico che poco c’entra con un’inflazione ferma a uno scarso 3,5%. In questa fase gli Stati Uniti hanno bisogno di un dollaro forte e rassicurante ...
Ponte di Messina, dalla commedia alla farsa
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Smontato da 534 pagine di osservazioni redatte da esperti di 9 atenei e presentate dalle associazioni ambientaliste e dai comitati dei cittadini messinesi, il Ponte sullo Stretto è stato grottescamente confermato dal governo. Cosa resterà dell’in-credibile progetto già accantonato 11 anni fa? Lavorate con la fantasia, siete nelle prime file con me a teatro dell’antica Roma repubblicana a vedere l’ultima strepitosa commedia di Plauto “De ponte Messanae”, sì, “Sul ponte di Messina” ...
La riforma farmaceutica europea è un’occasione persa per il rilancio della ricerca pubblica
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La proposta di revisione della legislazione non accoglie l’idea di un’infrastruttura europea pubblica per la ricerca e lo sviluppo di farmaci. Di contro, le aziende farmaceutiche hanno ottenuto tutto, come spiega Massimo Florio del Forum disuguaglianze e diversità. La prosecuzione dei lavori passerà al nuovo Parlamento. Per il Forum si tratta di un passo indietro rispetto al luglio del 2023, quando la proposta aveva trovato spazio tra le raccomandazioni alla Commissione europea e agli Stati membri ...