La crisi dell'Occidente
La crisi non ha sorprendentemente, almeno sino ad oggi, un nome “ufficiale” e riconosciuto. Se ti interessano i segnali economico-finanziari, sempre più evidenti, di questa crisi ...
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Le nuvole nere sull’ordine mondiale
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La tragedia in Israele e Gaza non deve far dimenticare le trasformazioni di più lungo periodo dell’ordine mondiale, guidate dall’evoluzione economica delle diverse aree del mondo. Facciamo il punto sui nuovi rapporti di forza nell’economia del pianeta. La tragedia in Israele e Gaza, la guerra in Ucraina, il moltiplicarsi di conflitti “locali” hanno radici storiche e politiche profonde, specifiche a ciascuna area, ma si inseriscono in un quadro comune, segnato dalla crescente fragilità dell’ordine internazionale ...
Genesi del capitalismo predatorio
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A sessant’anni dalla strage che uccise quasi duemila persone, dobbiamo ancora sopportare retoriche vuote nelle commemorazioni che ascrivono le responsabilità sul disastro del Vajont a una indistinta cattiva relazione tra l’uomo e l’ambiente. Si trattò di un crimine del profitto contro la vita e la natura e ciò che è successo dopo non è meno grave di quanto accaduto con la frana del 9 ottobre del 1963 ...
Il vero volto del “Piano Mattei” per l’Africa
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La retorica del Governo Meloni ricalca in buona sostanza quella riproposta in questi anni da una figura chiave per la politica italiana: il numero uno di Eni, Claudio Descalzi. Omettendo qualsiasi analisi critica degli effetti delle campagne fossili. Dal Mozambico alla Tunisia, passando per la Nigeria. Mancano ancora i dettagli ma le intenzioni del famigerato “Piano Mattei” sembrano piuttosto chiare: far arrivare dall’Africa più gas e molti meno migranti ...
L’Italia va avanti in deficit con una montagna di debito da vendere
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L’esecutivo di Giorgia Meloni fa deficit, spende e dichiara sostenibile quella spesa con un’ipotetica crescita del Prodotto interno lordo (Pil) determinata dalla stessa spesa. Un salto mortale senza paracadute in un quadro che può essere ben peggiore del 2011. Il nostro Paese, in termini di bilancio, sta seriamente rischiando persino di più di quanto non abbia fatto nel 2011. La Legge di Bilancio prevede spese coperte in deficit per 15,7 miliardi su una manovra di 25 miliardi ...
Corsa agli armamenti: la situazione attuale
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La guerra in Ucraina ha prodotto una forte accelerazione della corsa agli armamenti in Europa. Entro il 2025 i 27 paesi della UE stanzieranno 290 miliardi di euro in spese militari… Nel 2021 i budget per la Difesa ammontavano complessivamente a 214 miliardi di euro. Gli ulteriori 76 miliardi in 4 anni significano +35,5%. A consuntivo 2022 la spesa militare UE ha raggiunto i 245 miliardi di euro, con una crescita del 18% rispetto al 2020. L’Italia con 31,84 miliardi (+10,2%) si piazza al terzo posto ...
La trappola del debito fossile
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Una ricerca pubblicata nel luglio scorso dall’associazione inglese Debt Justice mostra come siano ben 54 i Paesi il cui debito dal 2011 al 2023 è aumentato del 150%. Per poterlo ripagare, quei Paesi sono costretti a utilizzare i proventi derivanti dallo sfruttamento delle materie prime fossili. Nessuna lotta per la giustizia climatica porterà reali e concreti risiltati se non si intreccia con le battaglie per l’annullamento del debito, per la definanziarizzazione della natura e per ...
Il Gruppo Cremonini e quello strano diritto all’oblìo preteso dall’industria agroalimentare
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In Italia manca un dibattito serio su dinamiche e impatti dell’industria agroalimentare. Domina la retorica del Made in Italy contro i “burocrati di Bruxelles”. Un favore a pochi e grandi gruppi multinazionali. La campagna elettorale per le europee si giocherà anche sul cibo. La fiaba ormai la conosciamo: da una parte la piccola Italia fatata delle eccellenze agroalimentari “Made in Italy”, fatta di sapori naturali e tradizioni, e dall’altra i grigi “burocrati di Bruxelles” ...
Fico Eataly World: la morte annunciata della “Disneyland del cibo”
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Il parco tematico dedicato al cibo e all’agroalimentare di Bologna non è mai riuscito a decollare, e così la proprietà (Oscar Farinetti) ha deciso di “rilanciarlo” con un nuovo nome: Grand Tour Italia. Ennesima ristrutturazione a rischio flop sulle spalle dei lavoratori, lamentano i sindacati. La storia “recente” di Fico, acronimo di Fabbrica italiana contadina, nasce nel 2017, quando il parco viene aperto -con quasi due anni di ritardo- nella periferia Nord-Est di Bologna ...
“Eni sapeva” degli impatti delle fonti fossili sul clima sin dagli anni 70
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Una documentata ricerca di Greenpeace e ReCommon svela pubblicazioni ufficiali in cui già cinquant’anni fa il colosso evidenziava i rischi dell’accumulo di carbonio in atmosfera e della connessa crisi climatica. Ma la multinazionale ha continuato (e continua) a investire sull’estrazione di idrocarburi. Inoltre, sin dalla prima metà degli anni Settanta Eni ha fatto parte dell’Ipieca (International petroleum industry environmental conservation association) ...
L’attacco alle comunità territoriali
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Nulla da eccepire da parte del Consiglio dell’Unione Europea alle modifiche proposte dal governo italiano sulla destinazione dei fondi del Pnnr che penalizzano in modo assai grave le comunità territoriali. Ai Comuni vengono così a mancare 13,5 miliardi dei 40 originariamente destinati a loro (-33%). In valori assoluti, il territorio maggiormente colpito sarà quello di Napoli (824,8 milioni in meno), seguito da Roma (718,3 ml) e Torino (493,6 ml). Considerando invece la percentuale dei fondi sottratti ...
Tassa sugli extra-profitti delle banche: il numero da circo non è riuscito
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Il provvedimento estivo del Governo Meloni sugli istituti di credito rischia di fare la stessa fine della tassazione degli extra-profitti delle società del settore energetico voluta da Mario Draghi. Ma l’errore di fondo, secondo Remo Valsecchi, sta nelle politiche monetarie della Banca centrale europea e nel modo distorto di gestire il fisco. Il Governo Draghi, quello in cui Giancarlo Giorgetti, l’attuale ministro dell’Economia, era ministro per lo Sviluppo economico, aveva già provato ...
La parabola del Dollaro
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Dal vertice BRICS a Johannesburg, passando per il G20 a Nuova Dheli e terminando con il G77+Cina a L'Avana, il termine "de-dollarizzazione" è entrato ormai nel lessico abituale della politica, soprattutto quando il Sud globale prende la parola. De-dollarizzazione, dunque. Ovvero, riduzione progressiva dell’utilizzo del Dollaro statunitense negli scambi internazionali e nei depositi di riserve strategiche degli stati. Conseguenze? Riduzione dell’influenza degli Stati Uniti ...
Il ponte dell’estrattivismo
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Berlusconi non ha fatto in tempo, non è riuscito a veder posare neppure la prima pietra. Eppure, a dirla con franchezza, se quell’onore – si fa per dire – a qualcuno sarebbe dovuto toccare, è solo per l”ennesima prova di giustizia persecutoria che quel qualcuno non potrà mai più esser lui, il primo tenore tra i cantori delle Grandi Opere per un Grande Paese. In una delle frequenti visite profetiche a Messina, nel lontano 2009, tra l’inaugurazione di un plastico e l’altro, l’Unto del Signore si spinse a dire ...
Le difficoltà della Germania e quelle dell’Ue
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Districarsi nella crisi tedesca non è facile. Al centro va messa la questione dell’auto, industria strettamente legata alle componentistica italiana. Di sicuro la crisi è europea, riguarda la guerra in Ucraina, ma anche l’incapacità dimostrata finora dall’Europa di capire quale strada intraprendere, stretta tra Cina e Usa. Negli ultimi mesi i giornali si sono dedicati con particolare attenzione agli sviluppi economici recenti del paese teutonico ...
NATOstan e multipolarismo
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Avremo tutti bisogno di molto tempo e di introspezione per analizzare l’intera gamma di vettori che cambiano il gioco scatenati dalla presentazione dei BRICS 11 la scorsa settimana in Sudafrica. Ma il tempo non aspetta nessuno. L’Impero (corsivo mio) tornerà a colpire in piena forza; infatti i suoi tentacoli da guerra ibrida sono già in bella mostra. Qui e qui ho tentato due abbozzi di Storia sulla nascita dei BRICS 11. In sostanza ...
Chiamiamola privatocrazia sanitaria, una cancrena
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Avevamo il secondo sistema sanitario più bello del mondo, per l’Oms, fino al 2000. Oggi almeno il 60% dei fondi pubblici finisce in mano ai privati; più del 50% delle strutture che si occupano di malattie croniche sono private. I tagli della prossima legge di bilancio assecondano questa metastasi. Parecchi anni fa, in taxi per le strade di Nairobi, ricordo lo sbalordimento quando il taxista dichiarò en passant, ma con sarcastico sollievo, che nell’eventualità di un incidente con la macchina ...
Il gioco dell’elastico
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La tassa sugli extra-profitti delle banche annunciata a sorpresa un mese fa dal Governo e che a meno di una settimana dall’annuncio era riuscito già a cambiare versione, dichiarazioni e applicazione venti volte, può essere un colpo della disperazione molto interessante con delle zone d’ombra, anche di serietà civica non secondarie ma che fino alla sua definitiva approvazione – se avverrà – possiamo solo fin qui elencare ...
L’affare della rete Tim e la subalternità dello Stato alla finanza
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Perché impiegare circa 2,2 miliardi di euro, a cui abbinare magari l’ingresso di Cassa depositi e prestiti e del fondo F2i, partecipato dalla stessa Cdp, per restare comunque minoranza all’interno di una società decisamente strategica che possiede la rete italiana? C’è una domanda che sorge spontanea di fronte alla decisione del Governo Meloni di entrare con una partecipazione del 20% nella Netco che acquisirà la rete di Tim ...
Il gioco delle tre carte delle banche
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Mentre la crisi precipita su migliaia di persone che non possono permettersi una vacanza, c’è una notizia che non trova molto spazio sui grandi media e quando lo trova non è previsto alcun approfondimento su cause, conseguenze e possibili alternative. La notizia? Sono gli incredibili utili registrati da Unicredit, tra tassi rialzati dalla Bce, utili da dividere e tanta pelosa retorica sui mutui. Qualche giorno fa su SkyTg24 è andato in onda un servizio tra la notizia e il gioco delle tre carte ...
Eni chiede un maxi-risarcimento a ReCommon e Greenpeace: “Ricatto per metterci a tacere”
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Eni ha chiesto una mediazione obbligatoria nei confronti delle due Ong che potrebbe portare a una causa civile di risarcimento danni per diffamazione. La loro colpa? Aver esercitato pressione pubblica con la campagna a sostegno della climate litigation “La giusta causa”, e aver quindi smontato la retorica green del colosso. Mentre l’Italia è colpita da Nord a Sud dagli effetti catastrofici dei cambiamenti climatici, Eni, tra le prime aziende fossili del mondo, ha deciso di ...
Agente Zelensky in Ucraina… uno spettacolo di burattini prodotto dall’Occidente
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L’Ucraina dell’agente Zelensky è diventata una colonia massicciamente indebitata del capitale occidentale che sarà schiavizzata per decenni a venire. Un documentario investigativo in due parti pubblicato questa settimana da Scott Ritter è un must per chiunque nutra illusioni sul presidente ucraino Vladimir Zelensky. E non solo su Zelensky, ma sull’intero conflitto alimentato dalla NATO in Ucraina con la Russia. Il rapporto traccia in modo esauriente la trasformazione di un ex attore comico in un leader politico ...
Nei prossimi 10 anni i paradisi fiscali sottrarranno cinquemila miliardi di dollari a livello globale
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Una perdita del valore pari a quanto si spende in un anno per la sanità pubblica. Il doppio di quanto bruciato nella Grande crisi del 2007-2009. È il pesante conto fatto da Tax justice network, rete indipendente che da vent’anni esatti si occupa di equità fiscale, nel presentare il suo rapporto annuale sullo stato della giustizia fiscale. Nei prossimi dieci anni i paradisi fiscali utilizzati da multinazionali e individui facoltosi per nascondere le proprie ricchezze costeranno ai Paesi di tutto il mondo quasi 5mila miliardi di dollari ...
Riciclaggio e flussi sospetti: i dati dell’Unità di informazione finanziaria
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Nel 2022 le segnalazioni di operazioni sospette ricevute dall’Unità istituita presso la Banca d’Italia sono state 155.426 (più 11,4% sul 2021). Ma la tendenza crescente del “flusso segnaletico” non è stata accompagnata da un miglioramento dei contenuti informativi. Intanto l’Italia si candida a ospitare l’Autorità antiriciclaggio europea. Ai primi di luglio si è svolta la presentazione dell’attività annuale dell’Unità di informazione finanziaria (Uif) istituita presso la Banca d’Italia ...
La “pace fiscale” con gli evasori in Italia c’è già. E la pagano i contribuenti onesti
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L’Agenzia delle entrate vanta crediti non riscossi per oltre 1.100 miliardi di euro ma quelli realmente esigibili, per via dei condoni, non superano la sessantina. Il 70% dell’evasione riguarda l’1,3% dei contribuenti più ricchi ma c’è chi invoca la “pace”. Che invece è già “perpetua” e danneggia la collettività. La “guerra alle tasse” del Governo Meloni-Salvini sembra non tener conto di alcuni dati oggettivi. Vediamo qualche numero in merito. Il “magazzino” dell’Agenzia delle entrate vanta ...
Il Parlamento Europeo approva il Regolamento sulle munizioni ASAP: scelta grave a favore di interessi armati
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La presa di posizione di ANPI, ARCI, Libertà e Giustizia e Rete Italiana Pace e Disarmo contro la decisione votata a larga maggioranza dal Parlamento Europeo, che comporta erosione delle norme di controllo dell’Unione Europea e un nuovo sostegno incontrollato all’industria militare. Seguendo una procedura d’urgenza straordinaria, che di fatto ha limitato formalmente anche lo spazio di intervento dei Parlamenti nazionali, il voto del Parlamento europeo sancisce, con l’approvazione del regolamento ASAP ...
La disuguaglianza è il problema. Guardare al Pil è un esercizio inutile
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Contrastare un’inflazione che sta facendo esplodere le disparità si può. Ma la narrazione dominante celebra la capacità del mercato di fare miracoli. Morale: in Italia la posizione patrimoniale dell’1% più facoltoso vale oltre 40 volte la ricchezza detenuta dal 20% più povero della popolazione. L’inflazione continua a mordere, colpendo soprattutto le fasce di reddito più basse. È evidente che le condotte della Banca centrale europea (Bce) sono inefficaci a ridurla in maniera significativa, oltre che sbagliate ...
Note sui fatti di Francia
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La collera e le rivolte dei ragazzi di famiglie immigrate nelle periferie francesi ha avuto solo una risposta repressiva di polizia e tribunali. Non si è legata alle altre proteste, dei gilet gialli e delle pensioni, ma nasce dagli stessi problemi non affrontati, primo fra tutti il crescere delle diseguaglianze. Le note che seguono cercano di analizzare sommariamente alcuni dei molti aspetti della ennesima crisi francese, attraverso in particolare il riferimento a molti articoli apparsi sull’argomento ...
Il valore dei corpi in ostaggio
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Siamo, forse, al di là dell’immaginario da film dell’orrore. Eppure, il sequestro – da due anni – del corpo senza vita della mamma di Franciska Wanjiru da parte del Nairobi Women’s Hospital, perché la famiglia non può pagare le spese ospedaliere, è la rappresentazione plastica di come il profitto riesca a farsi carne, a ucciderci, e poi a impadronirsi anche del corpo senza vita. Più necropolitica ed espropriazione della vita – e di ogni suo simulacro – ai fini dell’accumulazione di denaro di così, ci pare francamente impossibile ...
Mille miliardi di extraprofitti nel mondo e un quarto sono fossili
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Negli ultimi due anni, 722 tra le più grandi imprese del mondo hanno realizzato quasi 1.000 miliardi di dollari di extraprofitti. A rivelarlo è un’analisi di Oxfam e ActionAid, diffusa ieri, che ha passato in rassegna i bilanci delle aziende della classifica “Global 2000” di Forbes. Considerando i dati per gli specifici settori dell’economia, l’analisi rivela come 45 società energetiche abbiano realizzato, in media nel biennio 2021-2022, 237 miliardi di dollari all’anno di profitti in eccesso ...
Il “controllo finanziario” del Pianeta in poche mani
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I primi 10 fondi del Pianeta decidono le sorti di 44mila miliardi di dollari e due soli di questi, BlackRock e Vanguard, ne gestiscono quasi la metà. Una concentrazione di potere, e di determinazione della vita di tutti noi, mai conosciuta nella storia. Che ha risvolti crudi. Il 2022 ha segnato un anno record per i patrimoni gestiti dai grandi fondi finanziari. Ma non finisce qui: gli stessi 10 fondi detengono ormai circa il 50% -secondo alcuni studi il 60%- delle prime 500 società mondiali ...
Cina, la vendetta dei chip
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La strategia delle sanzioni a tappeto per arrestare il declino politico, tecnologico, militare ed economico degli Stati Uniti continua a dare segni di cedimento, in particolare per quanto riguarda la competizione con la Cina. Questa settimana, il governo di Pechino ha infatti adottato un provvedimento straordinario che impone una serie di restrizioni all’esportazione di alcuni elementi critici per la produzione di beni tecnologici avanzati, presentando così a Washington il conto, per il momento solo parziale ...
Un libro sul socialismo di mercato in Asia
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"Socialist economic development in the XXI century" è il titolo del volume di Alberto Gabriele e Elias Jabbour che riesamina i nodi delle economie socialiste e analizza i casi di Cina, Vietnam e Laos come esperienze di “socialismo di mercato”. Nel mondo la produzione editoriale sulla Cina era stata molto abbondante nel lontano periodo maoista, in particolare durante lo svolgimento del Grande balzo in avanti e della Rivoluzione culturale. Poi, dopo la morte di Mao, l’interesse per il Paese si era molto ridotto ...
Speculare sulla fame
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Sono trascorsi già 15 anni, ma ve la ricordate la grande crisi del 2008? Sì, l’esplosione della bolla immobiliare, il fallimento di Lehman Brothers, insomma la Grande Recessione innescata dal crollo dei mutui subprime, la più grande crisi economia della storia dopo quella del 1929? Andrea Baranes ricorda come le istituzioni finanziarie (e tutti i poteri politici) facevano a gara per giurare che sarebbe cambiato tutto, a cominciare da una guerra inflessibile al casinò finanziario e alla speculazione senza regole ...
Il cappio della BCE
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La Banca centrale europea ha dunque scelto di rialzare i tassi a luglio. Un provvedimento che precipita sulla vita di ogni giorno di migliaia di donne e uomini. È la politica monetaria pagata dai salari. È la politica che finge di non vedere la crescita esponenziale dei profitti del digitale, delle multinazionali dell’energia, delle banche. I primi cinque istituti di credito italiani han registrato un utile netto aggregato di 4,8 miliardi euro nel solo primo trimestre 2023 ...
La finanza ha occupato ogni spazio: il caso dei derivati sul prezzo delle opere d’arte
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La finanziarizzazione spinta ha cancellato ogni prospettiva d’investimento medio-lunga. I profitti devono concretizzarsi in pochissimo tempo, persino in pochi minuti. Con episodi emblematici come quelli recenti sul mercato dell’arte. Mentre la Bce colpisce l’economia reale e non i veri speculatori. È sempre più complesso definire che cosa sia diventato il capitalismo contemporaneo, al di là degli elementi fondamentali che storicamente lo caratterizzano. Un dato però pare chiaro ...
Le nuove mosse di Biden contro la Cina
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Iniziata da Trump, la strategia anticinese americana prosegue con Biden e crescenti pressioni verso alleati europei e imprese restii a recidere i legami con il paese asiatico. Ursula von der Leyen esegue, passando però dal “decoupling” – sganciamento economico – al “derisking”. Secondo le informazioni pubblicamente disponibili, è stato a suo tempo sotto la presidenza Obama, di cui ricordiamo il suo slogan Pivot to Asia, che il governo statunitense ha cominciato a preoccuparsi fortemente per la crescita cinese ...
Industria bellica Spa
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In questa ampia analisi, pubblicata in due parti nella preziosa rubrica di Effimera intitolata “Diario della Crisi”, Rossana De Simone entra «nel laboratorio segreto della produzione» degli armamenti. Corroborando l’analisi con dati presi dai più importanti report governativi, l’articolo spiega come è proprio il settore delle armi, nello stretto intreccio tra aziende della difesa e sicurezza e Stati, uno dei pezzi più importanti che sta trainando il tentativo di ricostruire una base industriale, soprattutto negli Stati Uniti ...
Come la morsa monopolistica di Amazon danneggia i venditori indipendenti europei
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Il colosso dell’ecommerce esercita un potere enorme anche sui piccoli rivenditori, giocando al tempo stesso da intermediario, fornitore di servizi e concorrente. Dalle sole commissioni fatte pagare nel 2022 agli attori indipendenti europei ha ricavato 23,5 miliardi di euro. Amazon soffoca i venditori indipendenti europei costringendoli ad acquistare i suoi servizi a tariffe sempre più elevate e imponendo loro condizioni abusive. È la morsa del colosso ben descritta nel report “Amazon’s European chokehold” ...
Il cibo è sempre di più nelle mani di poche e grandi imprese multinazionaliIl cibo è sempre di più nelle mani di poche e grandi imprese multinazionali
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Il sistema alimentare globale è dominato da un ristretto gruppo di aziende dal potere crescente. Gli esperti di Ipes-Food ha misurato questo oligopolio e fatto i nomi, formulando proposte per dar vita a nuovi processi decisionali democratici, limitare l’influenza industriale e imporre il rispetto di diritti umani e ambiente. Quattro aziende multinazionali controllano il 62,3% del settore dell’industria chimica per l’agricoltura. Altre quattro coprono il 60,5% del mercato dei prodotti farmaceutici per gli animali ...
La corsa alle armi nucleari: chi spende di più e chi ci guadagna
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Gli ordigni atomici “pronti all’uso” nel 2022 sono saliti a 9.576. E gli Stati “nucleari” hanno speso nello stesso anno per i propri arsenali oltre 78,8 miliardi di euro, pari a quasi 150mila euro al minuto. Gli Usa hanno investito più di tutti gli altri Paesi dotati di armi nucleari messi insieme. Nel corso del 2022 i nove Paesi che possiedono armi nucleari hanno continuato a investire per modernizzare i propri arsenali e a livello globale è cresciuto il numero di testate “operative” e pronte all’uso ...