La crisi non ha sorprendentemente, almeno sino ad oggi, un nome “ufficiale” e riconosciuto. Se ti interessano i segnali economico-finanziari, sempre più evidenti, di questa crisi ...

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La strategia italiana sul gas insegue pericolosamente l’emergenza

Accrescere l’importazione di gas liquefatto è una scelta incompatibile con la transizione ecologica. Al di là della questione dei rigassificatori e della carenza di navi gasiere, pesa soprattutto la questione del prezzo, ancora più opaco e speculativo di quello dei gasdotti. Attualmente il gas naturale liquefatto copre poco meno del 20% del fabbisogno di gas italiano che proviene dunque in larghissima maggioranza dai gasdotti. Accrescere l’importazione del gas liquefatto presenta però innumerevoli criticità ...

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Povera auto, tutto sembra precipitare

Le vendite di auto stanno crollando e nel contempo le auto da comprare non si trovano sul mercato. Una serie di strozzature delle catene di valore, il passaggio all’elettrico, i prezzi alti dell’elettrico, ora il caro carburanti, stanno cambiando, forse strutturalmente, l’industria dell’automotive. Non moltissimi anni fa il settore dell’auto, insieme a quello del petrolio, si ponevano al centro dell’attenzione, anche mediatica, del mondo; il glamour dell’economia era in gran parte lì ...

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Accesso al credito ed esclusione finanziaria: abbiamo un problema

Nonostante la grande disponibilità di denaro in circolazione, gli inediti e ingenti strumenti pubblici di garanzia o l’innovazione tecnologica, accedere ai finanziamenti bancari è -in media- più difficile che in passato. E in Italia negli ultimi anni è crollato il credito alle imprese. Il rapporto tra offerta di credito e Prodotto interno lordo, calcolato dalla Banca dei regolamenti internazionali, mostra un chiaro svantaggio del sistema europeo rispetto agli altri e, al suo interno, dell’Italia ...

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Lo Sri Lanka non pagherà il debito

Dalla fine di marzo grandi proteste di massa sono esplose nello Sri Lanka, dove una popolazione di oltre 20 milioni di persone non riesce più a comprare nemmeno il cibo e le medicine necessarie almeno alle prime cure dei malati. Sono proteste spontanee, non convocate da alcuna organizzazione e senza distinzione tra le zone della maggioranza cingalese o della minoranza Tamil, dirette contro il governo e le istituzioni finanziarie internazionali che, almeno dal 2016, costringono l’isola ...

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Il nuovo cda di Intesa Sanpaolo, tra agribusiness e industria fossile

ReCommon ha analizzato il prossimo consiglio di amministrazione del primo gruppo bancario italiano. “È ora che le porte girevoli tra i settori industriali più impattanti e la finanza si chiudano. In caso contrario, ogni promessa di sostenibilità e net-zero risulterà un’ulteriore mano di verde sopra un business nero”. Pochi giorni fa i principali azionisti di Intesa Sanpaolo hanno presentato la prima lista di candidati per il consiglio di amministrazione (Cda) e il Comitato per il controllo sulla gestione ...

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Il precipizio

Chi partecipa a una guerra non è in grado di pensare e deve per prima cosa far tacere il nemico interno. Per Franco Berardi Bifo, “il nemico interno è la sensibilità di essere umani… Ne parla Freud in un testo sulle nevrosi di guerra scritto durante la Prima guerra mondiale: il nemico interno si manifesta come dubbio, esitazione, paura, diserzione. Il nemico interno è la volontà di pensare. Ecco oggi l’intero sistema mediatico e politico intento a sconfiggere il nemico interno ...

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I fatti smentiscono l’impegno “naturale” di Unicredit verso la sostenibilità

Nel 2021 il gruppo bancario ha aumentato del 28% i finanziamenti nel settore del carbone. Tra il 2020 e il 2021 ha stanziato inoltre 12,5 miliardi di dollari per il settore oli&gas. L’analisi di ReCommon in occasione dell’assemblea degli azionisti, rigorosamente a porte chiuse. Unicredit, il secondo gruppo bancario italiano e tra i primi 40 a livello mondiale, apre la stagione 2022 delle assemblee degli azionisti dei grandi gruppi bancari italiani ...

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La finanza che alimenta il fossile

Quattromilaseicento miliardi di dollari in soli sei anni. È la cifra stratosferica che le 60 più grandi banche del mondo hanno concesso al settore delle fonti fossili. A rivelarlo è il nuovo rapporto “Banking on Climate Chaos”. Il documento conferma come il mondo della finanza continui imperterrito a sostenere carbone, petrolio e gas. Anche dopo il raggiungimento dell’Accordo di Parigi del 2015, con il quale il mondo si è impegnato ad operare un abbassamento drastico delle emissioni di gas ad effetto serra ...

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Armi all’Ucraina: all’Italia costerà 187,5 milioni

L’invio di armamenti viene effettuato attraverso il nuovo strumento European Peace Facility. Costo già sicuro di 125 milioni con aumento del coinvolgimento a 187,5 milioni di euro se verrà deliberata l’ulteriore tranche ipotizzata. Il Consiglio d’Europa in queste ore ha annunciato l’aumento delle forniture militari all’Ucraina: dal già confermato miliardo a un miliardo e mezzo. Ma chi paga per queste armi? Le spese di questa operazione euro-atlantica sostenute da ogni Stato membro ...

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Non è breve la strada per il distacco dal gas russo

I conti di Bruxelles sull’imminente indipendenza dei paesi Ue dal gas russo non tornano. Serviranno anni e ingenti investimenti per potenziare l’approvvigionamento dall’Algeria. Gli Usa sono al massimo dell’export, inoltre la maggior parte dei paesi, come il Qatar, ha contratti a lungo termine da rispettare. Come è ormai largamente noto, l’Unione Europea è al momento molto legata alle forniture di gas russo, oltre che di petrolio e carbone, sia pure con delle importanti differenze tra paese e paese dell’Unione ...

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Spese militari e sanità pubblica

L’incremento delle spese militari è una vergogna, ha detto Papa Francesco. Tanto più intollerabile perché, dopo i due anni di pandemia che hanno devastato il servizio sanitario e lasciato un’eredità di disuguaglianze profonde, nel 2022 il governo ha previsto un nuovo taglio di 6 miliardi di spesa nell’ambito della sanità pubblica. I meccanismi che generano gli effetti indiretti di una guerra sulla salute sono molteplici. Non sempre vengono analizzati con sufficiente attenzione ...

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Crisi climatica e guerra ai migranti: BlackRock, Vanguard e StateStreet sotto accusa

Con le loro scelte di investimento i colossi finanziari stanno favorendo l’inazione climatica, la criminalizzazione delle migrazioni e la militarizzazione dei confini. “Fornendo un significativo sostegno finanziario alle industrie responsabili della crisi climatica e della sorveglianza, le società di asset management BlackRock, Vanguard e StateStreet stanno favorendo l’inazione climatica, la criminalizzazione delle migrazioni e la militarizzazione dei confini ...

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Russia-Cina, le lezioni dell’impero mongolo

Le conseguenze della guerra in Ucraina vanno analizzate considerando le lezioni degli storici della ‘lunga durata’, come Fernand Braudel, e le spinte al ritorno di stretti legami euro-asiatici tra Cina, Russia e i paesi della Via della Seta. Per capire meglio alcune possibili conseguenze delle vicende di queste settimane – ci riferiamo ovviamente all’invasione dell’Ucraina -, può essere opportuno ricordare alcune lezioni della Storia lontana ...

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Chi specula sui prezzi del cibo?

Scarseggerà davvero il cibo in Italia? Dobbiamo davvero intensificare la produzione di alcune materie prime? Perché e da quando l’impennata dei prezzi. I problemi del grano duro e di quello tenero. Pane, pasta e farine. L’olio di girasole e il mais. La finanziarizzazione e i fertilizzanti? A volte ritornano: ogm. E infine le proposte di diverse associazioni per tentare di far chiarezza sull’improvviso aumento dei prezzi italiani dei prodotti alimentari e sulla effettiva consistenza di future carenze nella filiera alimentare ...

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Trasferimenti internazionali di armi: cresce il ruolo dell’Europa

Gli Stati Uniti restano il primo esportatore al mondo, seguiti dalla Russia. Aumentano le importazioni di materiale bellico da parte dei Paesi europei anche a seguito del grave deterioramento delle relazioni con Mosca. L’aggiornamento del Sipri. Nel quinquennio 2017-2021 i trasferimenti internazionali di armi a livello globale hanno fatto registrare un leggero calo rispetto ai cinque anni precedenti (-4,6%) restando comunque superiori rispetto a quelle registrate nel quinquennio 2007-2011 (+3,9) ...

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Lo stato delle banche in Italia

Gli istituti bancari nel nostro Paese sono passati dagli oltre 900 del 1998 ai circa 400 di fine 2020. Gli addetti sono 274mila, -20% in 23 anni. Colpite in particolare le banche cooperative. Sono quasi 3mila i Comuni italiani non serviti in alcun modo. I dati del sistema, tra ripresa, concentrazione del mercato ed esclusione finanziaria. Tra pandemia e guerra, le banche sono un po’ uscite dai radar dei media. Vigilati speciali degli ultimi quindici anni, capri espiatori di quasi ogni misfatto economico ...

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Chi guadagna dalla nuova corsa europea (e italiana) agli armamenti

Mentre i governi europei decidono di aumentare drasticamente le spese militari, un nuovo rapporto di ENAAT e Tni mostra come i primi programmi di difesa dell’Ue, del valore di quasi 600 milioni di euro, siano inficiati da conflitti d’interesse, accuse di corruzione e siano notevolmente al di sotto di standard etici e legali. Le risorse pubbliche europee hanno arricchito aziende accusate di corruzione e l’agenda dell’Unione europea è condizionata dai lobbisti del commercio di armi, coinvolti in maniera attiva nell’influenzarne le decisioni ...

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L’economia russa post-sovietica

I tentativi di Gobaciov, i contraccolpi sull’economia russa della fine dell’Urss, la nascita degli oligarchi, l’arrivo di Putin e le due fasi della sua politica economica. Per capire le interdipendenze e i possibili esiti della sanzioni. Con le note che seguono cerchiamo di fotografare solo molto schematicamente alcuni aspetti dei grandi mutamenti dell’economia russa nel periodo che va dagli ultimi anni dell’Unione Sovietica sino ai nostri giorni, sottolineando come la realtà dei fatti sia certamente più complessa ...

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Di chi sono i gasdotti e quale ruolo giocano Eni e Snam

Dal TAP al Transmed, dal Trans Austria a Greenstream: le due società italiane sono presenti sia come azionisti delle diverse infrastrutture per l’importazione del gas sia come operatori di diversi gasdotti. Negli ultimi giorni diverse corporation hanno dichiarato di voler cedere le quote dei propri investimenti nel settore estrattivo in Russia. Allargando lo sguardo alla rete dei gasdotti e dei terminal di Gnl (gas naturale liquefatto) che trasportano gas verso l’Italia, vediamo che Eni e Snam la fanno da padroni ...

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La Camera chiede aumento delle spese militari al 2% del PIL: 104 milioni al giorno

Questa mattina la Camera dei Deputati ha approvato a larghissima maggioranza (391 voti favorevoli su 421 presenti, 19 voti contrari) un Ordine del giorno collegato al cosiddetto “Decreto Ucraina” proposto dalla Lega Nord e sottoscritto da deputati di Pd, Fi, Iv, M5S e FdI che impegna il Governo ad avviare l’incremento delle spese per la Difesa verso il traguardo del 2 per cento del Prodotto lnterno Lordo. Nella parte dispositiva del testo approvato si legge come tale risultato dovrebbe essere raggiunto ...

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Draghi: l’alfa e l’omega delle privatizzazioni

Nel 1992 British Invisibles capì che anche l’Italia avrebbe finalmente aperto il capitolo delle privatizzazioni e decise di illustrare al nostro settore pubblico i servizi che le sue imprese erano in grado di fornire. Come luogo dell’in­contro fu scelto il panfilo Britannia, presente nel Mediterraneo in occasio­ne di un viaggio della regina Elisabetta a Malta. Fra gli italiani che salirono a bordo del panfilo vi furono Beniamino Andreatta, Riccardo Galli, Giulio Tremonti e soprattutto Mario Draghi ...

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Prezzi di benzina ed energia: li dobbiamo a un perverso meccanismo finanziario

Il sistema dei prezzi dell’energia e dei carburanti è ormai quasi esclusivamente di natura speculativa, secondo dinamiche non più accettabili. Le scommesse di fondi hedge e operatori finanziari stanno divorando i consumatori. È ormai evidente che il sistema dei prezzi dell’energia è ormai quasi esclusivamente di natura speculativa, secondo dinamiche davvero non più accettabili. Da che cosa dipende il prezzo del gas nel nostro Paese così come definito dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ...

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Chi governa la guerra commerciale

La guerra commerciale, dopo pandemia e conflitto in Ucraina. Un insostenibile ritorno agli anni Ottanta: alla guerra fredda, al militarismo, all’indifferenza climatica, con un retrogusto di autarchia che è cosa ben diversa da quella rilocalizzazione produttiva e sovranità alimentare che i movimenti sociali raccomandano da anni ai nostri governi. In tutte le sedi delle politiche economiche e commerciali si chiarisce la volontà di seppellire la lezione della pandemia come campanello d’allarme per ...

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Quattro lezioni dall’Ucraina

La massiccia solidarietà dell’Occidente è riservata a chiunque sia disposto a unirsi al suo blocco e alla sua sfera di influenza. Questa empatia ufficiale non si trova da nessuna parte quando violenze simili, e peggiori, sono dirette contro i non europei, in generale, e contro i palestinesi, in particolare. Dobbiamo cercare le risposte alle tragedie che incombono nella nostra umanità, dice lo storico israeliano Ilan Pappé. Il quotidiano USA Today ha riferito che una foto diventata virale ...

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Conseguenze economiche e finanziarie della guerra in Ucraina

Nel reticolo di interessi dato dalla globalizzazione non è semplice definire chi è destinato a guadagnare e chi a perdere dalla guerra. Alcuni elementi però iniziano a delinearsi: l’Europa ha da perderci più di chiunque altro. E la Russia viene costretta a una alleanza più stretta con la Cina. Questo articolo non vuole coprire tutte le tematiche economico-finanziarie legate alla guerra in Ucraina e alle sanzioni occidentali, ma guardare soltanto ad alcuni dei temi relativi ...

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L’art. 6 del disegno di legge sulla concorrenza, i servizi pubblici locali e la Costituzione

L’articolo 6 del disegno di legge sulla concorrenza (A.S. 2469, Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021), recante “Delega in materia di servizi pubblici locali”, si propone, come si legge nella Relazione che accompagna il disegno, di «armonizzare la normativa nazionale con i principi dell’ordinamento UE, di un’abrogazione referendaria, nonché di una consistente attività ermeneutica da parte della giurisprudenza, anche costituzionale», riordinando un quadro normativo definito «disaggregato e complesso» ...

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In guerra, ma con i termosifoni caldi

Il fiume di metano russo che scorre attraverso il gasdotto della Snam al Tarvisio non si è mai ridotto. Mentre i paesi dell’Ue con una mano inviano armi a Kiev, con l’altra girano al loro nuovo nemico, lo zar Putin, un assegno di 800 milioni di euro ogni giorno, che, a fine anno potrebbe arrivare a un totale astronomico di 260 miliardi di euro, per lo stesso volume di gas dello scorso anno. Per sottrarsi da questa tenaglia c’è solo una strada: favorire l’autosufficienza energetica ...

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È ancora permesso immaginare la pace o deve dominare la “contenzione” delle armi?

Come in un servizio psichiatrico confrontato con una crisi psicotica violenta si ritiene che la “contenzione” sia il rimedio, perché non c’è tempo mentale e tradizione di cura. Alla “follia criminale” di Putin si risponde con la fornitura delle armi in Ucraina. È un errore, riflette Gianni Tognoni, segretario del Tribunale permanente dei popoli. Vorrei che queste righe fossero inutili, contemporanee anche solo a una interruzione della follia di cui siamo testimoni da giorni in Ucraina. Quanta sofferenza e quanta morte senza senso ...

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L’equilibrismo di Intesa Sanpaolo tra Russia e Stati Uniti: contro pace e transizione

Dopo l’invasione dell’Ucraina la banca ha deciso di bloccare il prestito per il mega progetto in Russia Arctic LNG-2. “È tempo che la finanza abbandoni definitivamente l’industria dei combustibili fossili e non solo per mero opportunismo”, denuncia ReCommon, e “Intesa non può più nascondersi dietro il suo greenwashing”. È la tarda serata del 1 marzo, una settimana dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. L’agenzia di stampa Reuters batte la notizia che il prestito di Intesa Sanpaolo ...

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Soffia un vento gelido sui beni comuni e i servizi pubblici locali

Entro fine anno dovrà essere approvato il “Ddl concorrenza”. Presentato dal governo per garantire l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, dà il via libera a una nuova stagione di privatizzazioni. Il 2022 è un anno chiave per chi ha ancora cuore i beni comuni e i servizi pubblici locali, per chi non ha rinnegato la stagione referendaria del 2011, le battaglie per l’acqua e la sua ripubblicizzazione. Per chi, a due anni dallo scoppio della pandemia da Covid-19, non ha scordato l’impegno a “non tornare indietro” ...

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Le aziende (e le banche) attive nella produzione delle armi nucleari

Chi produce le armi nucleari e con il sostegno di quali istituzioni lo racconta il report “Perilous Profiteering. The companies building nuclear arsenals and their financial backers”, realizzato a fine 2021 dalla Ong PAX e dalla campagna internazionale ICAN. Ammontano a 685 miliardi di dollari gli investimenti che diverse istituzioni finanziarie hanno realizzato dal gennaio 2019 a luglio 2021 a beneficio di 25 società produttrici di armi atomiche. Le armi nucleari sono controllate dai governi ma ...

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Guerra e demenza senile

Non esiste una spiegazione razionale della guerra ucraina, “perché essa è il momento culminante di una crisi psicotica del cervello bianco”. Di certo la guerra ucraina sta inaugurando una isterica corsa agli armamenti, un consolidamento delle frontiere, uno stato di violenza crescente, “dimostrazioni di forze che in realtà sono segno del marasma senile in cui è caduto l’Occidente”. L’invasione in corso sembra aprire una fase di guerra tendenzialmente mondiale? “La sola cosa che possiamo fare è disertarla ...

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La pulizia del sistema bancario in Svizzera è un miraggio

Per diversi anni abbiamo sentito lo stesso messaggio, ampiamente riportato dai media svizzeri e spesso anche all’estero: la Svizzera un tempo era un brutto paradiso fiscale ma adesso si è ripulita. Eppure il nostro Financial Secrecy Index, elaborato da Tax Justice Network, nel quale Svizzera è al terzo posto al mondo in merito a segretezza finanziaria, mostra come anche le leggi e le regole svizzere -per non parlare della loro applicazione- siano ancora truccate a favore dei buoni a nulla del Pianeta ...

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Ecco il “conto crime”. I segreti della finanza globale

Nelle banche elvetiche si conserva il 12% del Pil mondiale. È lì, nella seconda banca del paese, Credit Suisse, nei conti cifrati protetti dal segreto bancario, che una rete di giornalisti d’inchiesta ha scoperto il connubio tra business e ogni sorta di malaffare. Ma le autorità di vigilanza dov’erano? Otto trilioni di euro, o quasi. Il dodici per cento del Pil mondiale. È quanto le banche svizzere conservano nei propri conti. Denaro protetto da una storico e paradigmatico segreto bancario, quello svizzero appunto ...

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I ritardi Ue su chip e agroalimentare

L’Ue ha recentemente varato il progetto European Chip Act, 43 miliardi di euro per portare la produzione di chip dal 9 al 20% della produzione mondiale entro il 2030. Ma i ritardi in un mercato ormai integrato e dominato da Cina e Usa, è troppo forte. Si dovrebbe puntare sulle eccellenze. Analogamente all’agroalimentare. E’ ormai da molto tempo che appare largamente diffusa, non a torto, la sensazione che il sistema economico dell’Ue e dei paesi che ne fanno parte ...

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La nostalgia della Troika

Sono in dirittura d’arrivo gli accordi tra Governo e alcune città metropolitane, che presentano un disavanzo pro-capite superiore a 700 euro. Stiamo parlando di Napoli (2303 euro), Palermo (1483 euro), Reggio Calabria (991 euro) e Torino (908 euro). A queste città, una norma della Legge di Bilancio 2021 riconosce per il periodo 2022-2042 un contributo complessivo di 2,67 miliardi, finalizzato al ripiano del disavanzo e all’ammortamento dei debiti finanziari. Per chi pensa di trovarsi ...

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Quelle banche nere di carbone

Nel 2020 le due principali banche italiane sembravano indicare un trend al ribasso rispetto all’esposizione finanziaria al carbone. Poi, tra il 2020 e il 2021, Intesa Sanpaolo ha quadruplicato i suoi finanziamenti e Unicredit ha portato i suoi investimenti da 778 milioni a 1,35 miliardi di euro. Come fa la prima banca italiana a definirsi “leader della sostenibilità” se nel 2022 stiamo ancora parlando della sua crescente esposizione al più inquinante dei combustibili fossili e ...

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Disastro Chevron in Amazzonia: l’unico a pagare è l’avvocato delle popolazioni colpite

L’avvocato Steven Donziger ha portato in tribunale la multinazionale petrolifera ottenendo una condanna miliardaria per il disastro ambientale nel Lago Agrio, in Ecuador. Dopo 30 anni di processi l’azienda non ha versato un centesimo mentre lui ha già scontato oltre 900 giorni di reclusione negli Usa per “oltraggio alla corte”. “Sono stato preso di mira dal contrattacco aziendale forse più feroce della storia americana. Con il chiaro obiettivo di Chevron di demonizzarmi, invece che pagare quanto dovuto ai popoli dell’Amazzonia ...

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Frontex-Politecnico di Torino, ecco il contratto. E la “clausola” sui diritti umani non c’è ancora

L’accordo stipulato nel giugno 2021 dà “carta bianca” all’Agenzia che sorveglia le frontiere sull’utilizzo dei prodotti della cartografia. Intanto l’Ateneo fa sapere che, a due mesi dalla decisione del Senato accademico, la clausola sul rispetto dei diritti umani è ancora “in fase di finalizzazione”. Dopo aver ottenuto copia dell’accordo sottoscritto tra l’Ateneo e l’Agenzia che sorveglia le frontiere esterne europee, Altreconomia ha chiesto conto dello stato di avanzamento dei lavori al rettorato ...

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Intesa Sanpaolo e Unicredit continuano a sostenere l’industria del carbone

Tra il 2020 e il 2021 i due istituti di credito italiani hanno aumentato la loro esposizione al più inquinante dei combustibili fossili. A livello globale le banche hanno incanalato complessivamente verso questo settore 1.500 miliardi di dollari, che si sommano ai 1.200 miliardi degli investitori istituzionali. Un ridotto numero di istituzioni finanziarie di appena sei Paesi svolge un ruolo enorme nel tenere a galla l’industria del carbone ...

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