Grande è la confusione sotto il cielo della Torino Lione. Un terremoto mediatico si è scatenato qualche giorno fa lungo la faglia tellurica dei rapporti italo-francesi. Una girandola di allarmi, smentite e controrepliche, veicolata dai giornali italiani ha paventato un clamoroso dietrofront francese sul progetto di nuova linea ferroviaria. Uomo morde cane, come dicono i manuali di giornalismo. In effetti, dopo anni di «la Francia la vuole», le granitiche certezze della narrazione del TAV sembrano sbriciolarsi in un denso polverone ...

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