La crisi dell'Occidente
La crisi non ha sorprendentemente, almeno sino ad oggi, un nome “ufficiale” e riconosciuto. Se ti interessano i segnali economico-finanziari, sempre più evidenti, di questa crisi ...
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Il Presidente francese sta per venir meno alla sua promessa sulla riforma delle banche
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Il presidente francese, François Hollande, è sulla buona strada per venir meno alla sua promessa elettorale di riforma delle maggiori banche francesi, secondo l'associazione di pubblica utilità Finance Watch. In una lettera aperta inviata ieri al ministro delle Finanze francese, Pierre Moscovici, Finance Watch avverte che il progetto di riforma bancaria non riuscirebbe a rispettare la promessa del Presidente Hollande di separare le attività di credito delle banche dalle loro attività di investimento ...
Ministro Di Paola, mi faccia capire
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Siamo all'immediata vigilia dell'approvazione del DDL governativo di iniziativa del Ministro Di Paola che dovrebbe riordinare lo "strumento militare": è in discussione oggi alla Camera e presenta una lunga serie di problematicità sottolineate sia dal mondo pacifista che da analisi indipendenti oltre che dagli stessi rappresentanti dei dipendenti delle Forze Armate. In questo momento sorgono diversi interrogativi sia sull'opportunità che nel merito del provvedimento ...
Se Iren è diventata un bancomat
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Quotata in Borsa, la multi-utility è stata utilizzata dai Comuni di Torino e Genova per estrarre liquidità, sfruttando la Finanziaria Sviluppo Utilities (FSU) srl, attraverso la quale i due enti detengono la propria partecipazione. Lo spiega un dossier (in allegato) del Comitato acqua pubblica Torino, anticipato da Altreconomia di dicembre, presentato alla stampa a Torino venerdì 7 dicembre ...
Banche italiane al capolinea [2]
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Gli istituti di credito del nostro Paese erogano meno prestiti. Senz'altro, è minore il numero delle imprese che chiedono denaro, ma la situazione è frutto dei problemi dei portafogli-crediti delle banche stesse, sempre più ricchi di "sofferenze" secondo la Banca d'Italia. La ripresa non arriva e molti indicatori economici continuano a registrare tempo molto perturbato. Un dato però appare particolarmente pesante ...
Crisi occidentale, crisi europea, crisi italiana: facciamo il punto - Parte 3 di 3
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Passiamo ora alla crisi italiana. I problemi del nostro paese sono molto antecedenti alle difficoltà recenti dell’Occidente e dell’Europa: noi non cresciamo da più di quindici anni, non cresce il pil, non crescono gli investimenti, diminuiscono le spese per la ricerca e dell’istruzione e quindi abbiamo problemi peggiori di quelli della media dei paesi europei. Aggiungiamo a questo la situazione del debito pubblico , che ha raggiunto di recente il livello del 126% sul pil ...
Se passa la riforma delle Forze Armate i soldi andranno agli armamenti
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La presa di posizione della Rete italiana per il Disarmo: questa riforma è troppo affrettata e il Parlamento pensi bene prima di dare ai generali troppi soldi per le armi. Il disegno di Legge presentato dal Ministro-Ammiraglio Di Paola è in discussione in Parlamento da tempo, e ha concluso il suo iter al Senato dopo alcune accese discussioni e modifiche intervenute dietro concessioni reciproche di vari gruppi interni alla maggioranza ...
Crisi occidentale, crisi europea, crisi italiana: facciamo il punto - Parte 2 di 3
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La crisi europea è, ad un primo livello di lettura, nata dalla crisi anglosassone. Ad un certo punto le banche statunitensi sono riuscite a scaricare una parte consistente dei loro prodotti finanziari spazzatura sulle banche europee. Nel frattempo, peraltro, molti istituti del continente stavano già male per conto loro, per una loro cattiva politica creditizia. A questo punto intervengono i governi, cosa che avevano fatto anche negli Stati Uniti, per salvare la baracca ...
GEAB 69 - Sommario - Katrina-Sandy: Da un uragano all’altro, la fine dell'America per come la conoscevamo
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In quest’Autunno del 2012 è infine arrivato quel grande shock per l'economia e la stabilità politica mondiale, che avevamo anticipato già da parecchi mesi, sotto la simbolica forma di un avvenimento che sarà ricordato a lungo: l’uragano Sandy. Secondo la metodologia dell’anticipazione politica, su cui basiamo le nostre analisi, crediamo che Sandy possegga due caratteristiche ...
Crisi occidentale, crisi europea, crisi italiana: facciamo il punto - Parte 1 di 3
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Cercherò in queste note di parlare insieme della crisi generale del mondo occidentale, della crisi europea e dell’euro, della crisi italiana; del resto le tre crisi appaiono tra di loro intrecciate ed hanno tra l’altro in comune il fatto che si ostinano a non passare. Cercherò di fare il punto sulla situazione ad oggi e sulle prospettive che abbiamo davanti. Cominciamo con il primo tema. Quella che è partita nel 2007-2008 non è una crisi globale, come da molte parti si dice ...
Rating alla sbarra: danni all’Italia per 120 miliardi di euro
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Un danno all’Italia stimato in 120 miliardi di euro, generato da analisti finanziari incompetenti e notizie manipolate «a orologeria». Sotto accusa il gotha della finanza internazionale. La Procura di Trani, guidata da Carlo Maria Capristo, ha chiesto il rinvio a giudizio per i vertici di due agenzie di rating, “Standard & Poor’s” e “Fitch”. Insufficienza di prove, invece, a carico di “Moody’s”, terza indagata ...
Tav, in Francia la Corte dei conti boccia il progetto: “Costi alti e ricavi a rischio”
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I costi sono aumentati troppo, da 12 a 26 miliardi di euro, e il flusso delle merci è diminuito. Sono alcune delle critiche al progetto dell’Alta velocità Torino-Lione espresse dalla Corte dei Conti francese. Ieri i magistrati contabili di Parigi hanno pubblicato il parere, fornito al primo ministro Jean-Marc Ayrault a inizio agosto, in cui vengono elencati i dubbi sul progetto. Si tratta di un documento importante in vista del vertice sul Tav tra Mario Monti e François Hollande a Lione il prossimo 3 dicembre ...
Economia, campo minato di Barack Obama
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La rielezione di Barack Obama alla Casa bianca elimina un fattore di incertezza nella politica Usa, ma si aggravano le incognite dell’economia, con il debito (privato e pubblico), il deficit dei conti pubblici ed esteri, una finanza fuori controllo. La campagna elettorale Usa ha insistito sulla disoccupazione scesa al 7,9% (Obama) e sulla crescita ferma quest’anno al 2% (Romney) ...
Cosa fare della finanza, e perché nessuno lo fa
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A cinque anni dallo scoppio della bolla sub-prime, ormai da più parti si riconosce che la riforma della finanza è necessaria. Eppure non si fa. Anche se quest'inerzia mette a rischio tutto il sistema economico. Il capitalismo è diventato cieco? “…noi abbiamo assistito, prima, ad una crisi indotta dalle disuguaglianze e, da ultimo, alle diseguaglianze indotte dalla crisi…” Andrew Haldane ...
Banche italiane al capolinea
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Sottocapitalizzate. Burocratizzate. Contigue al sistema politico. Soffocate da derivati e investimenti sbagliati. Provinciali. Care. Dipendenti dallo Stato e dalla Bce. Ciascuno dice la sua sulle banche italiane. “È un sistema malato” è la definizione di Alessandro Penati, ordinario di Corporate finance e Finanza aziendale presso la facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative all’Università Cattolica di Milano ...
Il sistema delle armi, dall'Italia al mondo
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Perché succede questo? Perché i governi non riescono a dire no agli armamenti? Agli interessi delle industrie delle armi? Perché le armi sono veramente un affare di Stato, chi spende per queste cose, sono proprio i governi, le spese militari mondiali l’anno scorso hanno superato i mille e 700 miliardi di dollari! In un anno vuole dire più del doppio di quello che è il budget delle Nazioni Unite per esempio ...
GEAB 68 - Sommario - Crisi sistemica globale - Autunno 2012: benvenuti nella stagione del grande cambiamento – La geopolitica sarà il detonatore del nuovo grande shock mondiale
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Da parecchi mesi abbiamo anticipato, per l’Autunno del 2012, un’importante scossa per l'economia e per la stabilità politica globale. Confermiamo quest’allarme rosso e faremo inoltre il punto, a metà Novembre 2012 (in parallelo con la nostra analisi annuale, per il 2013, sul "rischio paese"), sulla situazione mondiale a quella data... In queste ultime settimane, come previsto dal nostro team, la situazione geopolitica mondiale si è rapidamente deteriorata ...
Gli F-35 ci costeranno più del previsto: 127 milioni di dollari per ogni aereo contro gli 80 annunciati
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I primi cacciabombardieri F-35 Lightning 2 per Aeronautica e Marina italiane avranno un costo previsto attualmente in 127,3 milioni di dollari (99 milioni di euro) ad esemplare per la versione A convenzionale con consegne a partire dal 2013 e di 137.1 milioni di dollari (106,7 milioni di euro) per la versione B a decollo corto e atterraggio verticale (Stovl) destinati a operare anche sulla portaerei Cavour che verranno acquisiti dal 2015 ...
Uno Stato leggero. Ma forte allo stesso tempo
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In nome del contenimento del debito pubblico, il governo Monti sta smantellando le amministrazioni periferiche del Paese. È una distruzione del federalismo, che riporta l'Italia a prima del 1970. Ad un accentramento del potere a Roma, che avviene però mentre lo Stato si ritira dall'economia ...
Il Pil decollerà assieme agli F35
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Metti un turbo nel Pil. Le nuove direttive statistiche internazionali, con l'aggiornamento dei manuali a cui si attengono i sistemi nazionali di statistica in tutto il mondo, porteranno dal 2014 una sorpresa, cambiando i metodi di contabilizzazione delle spese militari. A essere “premiati”, con un salto in avanti del prodotto interno lordo, saranno soprattutto i paesi con maggior produzione di armamenti di tipo puramente offensivo ...
La "cura Monti" e l'economia reale
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La raffica di dati statistici usciti nelle ultime settimane fa concretamente temere che la “cura” Monti stia producendo una gran quantità di pericolosi effetti collaterali. È certamente vero che a novembre del 2011 lo Stato italiano era molto vicino alla condizione di insolvenza parziale -di “bancarotta”-, e per questo il governo guidato da Mario Monti ha irrobustito le precedenti manovre, portandone il peso cumulato ad oltre 81 miliardi di euro. Questa cura da cavallo, insieme alle ripercussioni della crisi globale, ha però prodotto una serie di conseguenze molto dure ...
Guarda il caccia dello spreco
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La ripresa economica e sociale da costruire nel nostro paese e in tutta Europa. L'uscita dalla crisi e la costruzione di una prospettiva positiva di futuro, soprattutto per le nuove generazioni. Sono queste le sfide inderogabili dei prossimi mesi, e per raggiungerle occorre avere delle risorse forti e delle energie importanti. Un volo che quindi non può sorreggersi su ali fragili e impiegando fondi e sforzi nelle direzioni sbagliate. Per questo è attiva da tempo la campagna “Taglia le ali alle armi” ...
GEAB 67 - Sommario - Crisi sistemica globale / ottobre 2012 – L’economia mondiale è risucchiata in un buco nero e la geopolitica globale è incandescente: I sette fattori chiave di un doppio shock senza precedenti
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Come anticipato dal LEAP/E2020 dalla fine del 2011, la fine dell’estate 2012 segna l’inizio di un rinnovamento per Eurolandia, con l’emergere di una dinamica positiva alimentata da due fenomeni: da una parte l’istituzione progressiva di strumenti operativi molto discussi e decisi negli ultimi 18 mesi e dall’altra la scintilla visionaria fornita dai cambiamenti politici di questi ultimi sei mesi che hanno inserito il futuro a medio/lungo termine della zona euro al centro del processo decisionale ...
L’Italia nella morsa
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Chi avrebbe mai pensato, anche solo un anno fa, che una porzione non trascurabile dei destini italiani dipendesse dalle austere decisioni della Corte federale tedesca? La decisione presa da tale organo di rimandare al 12 settembre la propria pronuncia in merito ai ricorsi presentati contro la legittimità del nuovo Esm, il Meccanismo di stabilità europeo, ha messo in fortissima tensione gli spread italiani e spagnoli ...
La crescita è il bicchiere rovesciato che rinchiude la mosca
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Tutti che si danno un gran daffare per trovare soluzioni a questa crisi, per scongiurare insolvenze, fallimenti, default. Per appianare il debito e innescare la ripresa della crescita. Tenete presente quante volte questa parolina magica ‘crescita’, ricorre nei bei discorsi di tutti. E quando dico tutti intendo proprio tutti: padroni, sindacalisti, giornalisti e redattori di mensili della Finanza etica e solidale, oltre a politici fino ai più alti ruoli istituzionali ...
Frenata controllata per l'economia cinese
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La Cina continua a crescere, ma non più come prima. Uno sguardo ai numeri del dragone, tra difficoltà congiunturali e trasformazioni strutturali. Ci si interroga in particolare sulle ragioni di tale andamento per la Cina, data la sua maggiore importanza a livello complessivo; ci si chiede se esso sarà di breve o lunga durata, quali siano le sue cause e l’eventuale relazione con la crisi dei paesi occidentali ...
Crisi significa "devi obbedire" - Intervista a Giorgio Agamben
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Proprio pochi giorni fa riflettevo sulla panzana della "società laica" di cui tutti blaterano: alla devozione religiosa che, con tutti i suoi limiti ed errori, perlomeno avrebbe dovuto prevedere una certa elevazione spirituale si è sostituito il bieco culto del Mercato, entità nota solo agli iniziati e capricciosa, imprevedibile e malevola come tutte le divinità che nella storia dell'uomo hanno preteso sacrifici umani ...
Troppe armi e poche risorse per la pace
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Le parole diffuse oggi dal capo delle Nazioni Unite sottolineano gli stessi concetti che le campagne e gli esponenti del disarmo ribadiscono da molto tempo: le armi sono inutili contro le minacce odierne alla pace e servono solo a drenare risorse che sarebbero preziose per utilizzi più sensati. Lo scorso mese, opposti interessi in gioco hanno impedito l’accordo su un trattato di cui si sente invece bisogno e che avrebbe potuto ridurre lo spaventoso costo umano del commercio internazionale di armi, ancora scarsamente regolamentato ...
Derivati: Piemonte chiede 168 mln a banche, scontro al Tar
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Si aprirà di fronte al Tar il prossimo 8 novembre il contenzioso sui derivati tra la Regione Piemonte e le sue "controparti" Merill Lynch, Dexia e Intesa Sanpaolo. In quella data inizierà infatti il giudizio di merito promosso dalle banche contro l'annullamento da parte della giunta piemontese delle delibere con cui la Regione aveva sottoscritto cinque contratti derivati collegati al prestito obbligazionario da 1,85 miliardi emesso nel 2006 ...
L’impunità di una finanza irriformabile
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La crisi non ha colpevoli e la finanza non si fa processare. Scoppiano scandali a ripetizione, ma nulla limita il suo potere. La via d’uscita? Meno finanza, più regole, controllo dei governi. E magari un Tribunale internazionale. L’unica buona notizia è che alcune banche europee si avviano a chiudere i fondi specializzati che avevano messo in piedi per investire nel settore delle derrate alimentari, scommettendo sui prezzi internazionali di grano, soia, caffé, cacao etc ...
Le armi non sono noccioline: alle Nazioni Unite chiediamo un vero trattato vincolante non un testo di facciata
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Le notizie provenienti dai negoziati per la stesura e adozione di un Trattato sul commercio di armi, ormai terminati, non rendono soddisfatte le realtà del disarmo italiane. Le conclusioni non appaiono positive per le speranze di chi ha dato vita, dal 2003 alla campagna internazionale Control Arms che anche in Italia ha visto una mobilitazione stimolata dalla Rete Italiana per il Disarmo ...
Paradisi offshore, i buchi neri della finanza mondiale
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L’elite globale dei super ricchi nasconderebbe nei paradisi fiscali sparsi per il Pianeta ben 21 trilioni di dollari (circa 17 trilioni di euro). È il dato più eclatante che emerge dal libro “The Price of Offshore Revisited”, scritto dall’economista James Henry, il quale dimostra in maniera molto circostanziata e documentata come, alla fine del 2010, i capitali “nascosti” ammontassero al valore dell’economia statunitense e di quella giapponese messe insieme ...
Prendi i soldi e spara
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La finanza incontrollata continua a dominare la vita economica e politica. C'è poca speranza di uscire dalla crisi, finché non si riformano i meccanismi che governano il settore finanziario. Qualcosa è stato fatto, ma è troppo poco. La crisi scoppiata nel 2007-2008 ha spinto politici, economisti ed esperti di varie discipline a interrogarsi su come uscirne. Con il tempo si è fatta strada una linea di pensiero ...
Lo scandalo del Libor
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I punti di difficoltà della crisi che stiamo vivendo vanno ricercati sia sul fronte dell’economia reale che su quello del sistema finanziario ed anche sull’interconnessione tra i due momenti. Per quanto riguarda in specifico l’area finanziaria, sembrava fosse quasi da subito chiaro che uno dei presupposti fondamentali per uscire dallo stallo in cui il mondo occidentale si è trovato fortemente bloccato andasse da ricercare in una profonda riforma del sistema ...
Cina e India a confronto
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L’impetuosa crescita economica dei due giganti asiatici emergenti, la Cina e l’India, sta portando a nuovi assetti negli equilibri economici del mondo. La crisi economica e finanziaria nei paesi Ocse ha rafforzato, a partire dal 2008, questa tendenza, modificando profondamente le dinamiche della globalizzazione e mettendo in luce l’affermarsi di questi nuovi protagonisti ...
E se il problema fosse soltanto il debito Usa?
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Un Paese ha seri problemi quando cresce poco e paga tanto il suo debito sovrano. L'Italia sa di avere seri problemi, visto che il suo debito a 10 anni ha costi più alti del prevedibile tasso nominale di crescita. Ma questo non significa accettare come vangelo quanto dicono le agenzie di rating, in particolare Standard&Poor's e Moody's, così legate a un sistema finanziario americano pieno di problemi di suo ...
Per gli F35 dello spreco niente spending review
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Diffusi durante una conferenza stampa al Senato della campagna "Taglia le ali alle armi" i dati aggiornati su costi e sprechi del caccia F-35. Per il comparto militare solo tagli “leggeri” dalla spending review e dall’ipotizzata “riforma” proposta dal Ministro Di Paola. La campagna contro gli F-35, forte del sostegno ricevuto in questi mesi, rinnova l’invito a ripensare l’acquisto dei cacciabombardieri F-35 ...
La finanza non cambia, la società va difesa
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“Chi spera in una soluzione facile e immediata continuerà a essere deluso: soluzioni di questo tipo non esistono.” L’affermazione è della Banca dei Regolamenti Internazionali (82a Relazione annuale, 24 giugno 2012, p. 8), istituzione internazionale il cui compito è di promuovere la collaborazione tra le banche centrali. L’interpretazione delle Bri è di particolare interesse poiché scaturisce da un’analisi attenta e convincente del processo in atto ...
Commerci e non solo. Si allarga la rete cinese
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Mentre da molti mesi i paesi europei sembrano soprattutto cercare in qualche modo di gestire la crisi dei loro bilanci pubblici e del loro sistema bancario e mentre gli Stati Uniti scalpitano di fronte a dei risultati economici interni non adeguati, l’economia cinese segna qualche rallentamento, a nostro parere probabilmente temporaneo: l’attuale tasso di crescita del pil si colloca tra il 7,5% e l’8,0% su base annua, livello che dalle nostre parti appare comunque stratosferico ...
Europa, ancora un vertice quasi inutile
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Dopo l'euforia di Bruxelles, qualche riflessione a freddo induce al pessimismo. Più che per il poco che si è fatto, il vertice sarà ricordato per quel che non ha fatto per bloccare la speculazione e avviare davvero la crescita “…il piano dell’Unione Europea (concordato a Bruxelles) è una soluzione decisiva che usa dei soldi che non esistono per comprare dei titoli che non verranno ripagati e questo attraverso un meccanismo sul quale bisogna ancora mettersi d’accordo…” ...
Al mercato delle armi
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I signori del Male. Il commercio degli armamenti muove, sul piano globale, interessi enormi di tipo economico e politico. Un mondo complesso in cui, nonostante i limiti imposti dalle legislazioni degli stati, mancano controlli a livello internazionale. E in cui gli accordi sottobanco e la corruzione prosperano facilmente ...