La crisi non ha sorprendentemente, almeno sino ad oggi, un nome “ufficiale” e riconosciuto. Se ti interessano i segnali economico-finanziari, sempre più evidenti, di questa crisi ...

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Il Brasile in panne cerca una via d'uscita

Ultime notizie dai Nuovi Grandi/3. Come se la cavano le potenze Bric ai tempi della grande crisi? Il loro rallentamento è solo un incidente di percorso o è dovuto a cambiamenti strutturali? Da qualche tempo il ritmo di crescita economica dei paesi del Bric non appare più quello di una volta e si registra un rallentamento più o meno marcato delle loro economie. Dei quattro paesi che tradizionalmente vengono inseriti nel raggruppamento citato è indubbiamente il Brasile quello che registra il calo del pil maggiore ...

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La Cina alla sfida delle disuguaglianze

Ultime notizie dai Nuovi Grandi/2. Come se la cavano le potenze Bric ai tempi della grande crisi? Il loro rallentamento è solo un incidente di percorso o è dovuto a cambiamenti e dinamiche strutturali? La Cina, che ormai da molte decine di anni ci ha abituato a dei continui, importanti mutamenti, non si smentisce certo ora: sembra in effetti che sia in atto una complessa e almeno relativamente veloce transizione verso un nuovo disegno economico e sociale del paese ...

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I mutui ipotecari e il terrore di massa

Nei giorni scorsi mentre la polizia di Boston perlustrava le periferie della città a caccia degli attentatori della maratona, è emersa un’altra storia di violenza e d’insicurezza di massa. Ha scritto il New York Times: «Le banche che avevano creato la rischiosa miscela di mutui ipotecari e prestiti durante il boom – quella che era andata così storta durante il crollo – stanno attivamente resuscitando lo stesso tipo d’investimenti che molti pensavano fossero cancellati per sempre» ...

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I timonieri della Difesa

Dal ministro Mauro (nella foto, mentre saluta il predecessore Di Paola) ai sottosegretari Pinotti e Alfano. Senza dimenticare i presidenti delle Commissioni parlamentari competenti. Ecco chi gestirà nei prossimi mesi i temi caldi della riforma dello strumento militare e dell'acquisto di nuovi armamenti (compresi i caccia F-35) sotto l'egida della "grande coalizione" del governo Letta ...

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L’India, nei guai, alla ricerca di una via d’uscita

Ultime notizie dai Nuovi Grandi. Come se la cavano le potenze Bric ai tempi della grande crisi? Il loro rallentamento è un incidente di percorso, o è strutturale? Dopo il primo decennio del nuovo millennio, che aveva mostrato uno sviluppo economico dei paesi dell’area Bric molto sostenuto, nell’ultimo periodo i tassi di crescita del pil sono rallentati. Questa serie di tre articoli, dedicati rispettivamente a India, Cina, Brasile, hanno l’obiettivo di cercare di capire cosa stia veramente succedendo ...

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Jamie Dimon e la sua banda, ovvero i guai di JPMorgan

Jamie Dimon è forse poco noto ai lettori italiani (tranne che a quelli che leggono finansol.it), ma sino ad oggi egli è stato considerato uno degli uomini più potenti della terra ed è stato indubitabilmente sino ad oggi, tra le altre cose,  il capo della resistenza dell’establishment bancario internazionale contro l’introduzione, dopo la crisi, di riforme incisive nel sistema finanziario dei vari paesi; tale resistenza ha, come è noto, avuto partita sostanzialmente vinta ...

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ABEconomia e lo stato del Giappone

Quando il Primo Ministro Shinzo Abe fu costretto a dimettersi nel settembre 2007, aveva concentrato i suoi sforzi su una forte politica estera, contro l’articolo costituzionale 9 sulla pace, riscrivendo la storia e un‘educazione patriottica, ma non riguardo a un miglioramento economico. Questa volta Abe ha aggiunto una forte dottrina economica, soprannominata abeconomia; che comprende l’iper-capitalistica TPP, Partnership Trans-Pacifica ...

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La Bce torna a tagliare i tassi, ma "il cavallo non beve"

Mossa obbligata, quella della Bce. Oggi ha ridotto il tasso di interesse base di un quarto di punto, portando alla soglia minima di sempre da quando esiste l'euro: 0,5%. Di fatto regala denaro. Se si tiene presente il tasso di inflazione annuo attuale (oltre il 2% per l'eurozona, un po' di più per l'Italia) si fa presto a vedere che chi chiede oggi un prestito alla Bce tra un anno - se dovesse aspettare quella scadenza - restituirebbe indietro circa l'1,5% in meno. Senza aver fatto nulla ...

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Chi sostiene l’onorevole

Tutto quello che c'è da sapere su Vedrò, il think tank di Enrico Letta e Angelino Alfano, insieme dal 2005. È una delle fondazioni e associazioni guidate da politici, che non sono tenute alla trasparenza sulla provenienza dei contributi che ricevono. Gianni Alemanno è presidente di una fondazione. Lo sapevate? Si chiama “Nuova Italia”, “aderente al Popolo della Libertà”, riconosciuta dal 2005: talmente animata dal pubblico interesse da tener gelosamente segreto il proprio bilancio ...

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Una pseudo-tassa per non impensierire la finanza

Nuovi attacchi contro la tassa sulle transazioni finanziarie (TTF). Il primo arriva dalla Gran Bretagna della City di Londra, centro nevralgico della finanza globale e da sempre strenua oppositrice di qualsiasi forma di regolamentazione o controllo. Nei giorni scorsi il governo inglese, sostenuto dal Lussemburgo, è arrivato addirittura a muovere un'azione legale presso la Corte di Giustizia Europea per bloccare la proposta avanzata dalla Commissione Europea ...

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I veri paradisi fiscali

Qualche settimana fa abbiamo pubblicato un articolo nel quale sostenevamo, tra l’altro, una tesi – certo non inventata da noi – secondo la quale tutto questo parlare di paradisi fiscali facendo riferimento prevalentemente a qualche isola sperduta nell’oceano era per la gran parte fumo negli occhi, un insieme di chiacchiere portate avanti per nascondere il fatto di base che i paradisi fiscali più importanti sono, in realtà, sotto la giurisdizione di paesi quali la Gran Bretagna e degli Stati Uniti ...

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Debiti e papere. I problemi veri dietro i numeri magici

La sconfessione delle tesi di Reinhart e Rogoff ci dice che non esistono formulette buone per tutti gli usi, a proposito di debiti. E prima ancora che nei conteggi, la loro teoria era stata smontata in varie sedi. Da quando è scoppiata la crisi, il tema del debito, prima relegato ai margini dell’attenzione, ha conquistato con prepotenza il palcoscenico dell’informazione non solo economica, ma anche politica, internazionale ...

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GEAB 74 - Sommario - Crisi sistemica globale - Ormai è guerra dichiarata tra il mondo politico economico e la sfera bancario-finanziaria

Siamo probabilmente all'inizio di un periodo di panico nel quale tutte le posizioni speculative verranno abbandonate. Se realmente sta accadendo un collasso del tipo di quello accaduto nel 2008, la domanda da porsi è: da dove potranno mai arrivare le migliaia di miliardi che hanno salvato in extremis il sistema finanziario nel 2009? Secondo il metodo dell’anticipazione politica, la datazione di un punto di rottura si effettua identificando i periodi ad alto rischio nei quali la più piccola scintilla da' fuoco a tutte le polveri ...

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Austerità globale, 5,8 miliardi i colpiti

L’austerità e i tagli alla spesa pubblica non colpiscono solo l’Europa, sono diventate la regola nella maggior parte dei paesi del mondo, toccano 5,8 miliardi di persone. I più colpiti sono sempre i più deboli. Nel dibattito degli ultimi mesi spesso sembra che le politiche di austerità siano prerogative dell'Unione europea. È vero che le istituzioni europee e la Troika (Commissione europea, Bce e Fmi) si sono contraddistinte per una visione a senso unico della crisi e soprattutto di come uscirne ...

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Il mondo continua ad investire sulla guerra

Il totale della spesa militare mondiale (i già ricordati 1750 miliardi di dollari equivalenti al 2.5% del PIL mondiale) costituiscono il massimo storico dal punto di vista del totale nominale, ma sperimentano per la prima volta dal 1998 una leggera derescita in termini reali: 0,5% in meno rispetto all’anno scorso. Per il SIPRI, nel 2012, i Governi di tutto il mondo hanno speso 1750 miliardi di dollari per mantenere le proprie strutture militari ...

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Tanti rischi, poche regole al casinò della finanza

Le banche non hanno imparato nulla dalla crisi. Continuano ad accumulare rischi da scaricare sul resto dell’economia e sullo Stato. Un gigantesco casinò ha preso il posto della finanza: è ora di chiuderlo. “Alla ricerca di aiuto, le banche spostano i rischi negli angoli più oscuri” (dei mercati finanziari). È il titolo di un articolo apparso in questi giorni sul New York Times. Il buon senso vorrebbe che in un momento di difficoltà si diminuisse l'esposizione al rischio. Al contrario ...

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Def, l’austera ricetta del governo prorogato

Il governo Monti ha presentato il Documento di Economia e Finanza: le politiche non cambiano, le previsioni sui conti pubblici sono poco credibili, la recessione viene sottovalutata. Il quadro macroeconomico e di finanza pubblica delineato prima nella nota di aggiornamento del Def – il Documento di Economia e Finanza del governo – del 21 marzo 2013, poi nel Def del 10 aprile 2013, con annesso Pnr (Programma nazionale di riforma), costituiscono l’impalcatura di riferimento dell’azione della pubblica amministrazione ...

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Italia, è tornata l’eurocrisi

I conti italiani peggiorano, la recessione si aggrava, il vuoto politico complica tutto. Dopo il pasticcio di Cipro, la crisi europea torna alla ribalta a Madrid e Roma, con banche fallite e debito che cresce. Ieri il governo Monti ha annunciato che per il 2013 prevede un rapporto deficit/Pil al 2,9% e debito/Pil al 130,4%; con la recessione destinata a durare per tutto l’anno, la precarietà dei conti italiani torna in primo piano ...

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Perché l’Occidente non riesce a capire la realtà?

Siamo già piuttosto addentro in un mondo economicamente dominato dai BRIC, aggiungendo la S del Sud-Africa per chiarire il messaggio: Sud-Sud-Sud contro neppure un miliardo di abitanti del NordOvest del mondo + il Giappone; militarmente è solo una questione di tempo prima che i primi droni colpiscano gli USA, come seguito all’11 settembre 2001, e chiunque si dedichi a esecuzioni extragiudiziarie ...

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Gli dei delle privatizzazioni

Pubblichiamo l’introduzione del nuovo libro di Marco Bersani  «Catastroika. Le privatizzazioni che hanno ucciso la società» (Edizioni Alegre), un’indagine sui diversi e sciagurati effetti, prodotti a livello globale, dalle politiche di finanziarizzazione e privatizzazione dell’economia. All’alba del terzo millennio, la crisi ci ha improvvisamente trasportati, senza che ce ne accorgessimo, agli albori della civiltà occidentale, nell’antica Grecia ...

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Liquidità globale record: 54mila miliardi

Più che banche centrali, sembrano ormai moderne incarnazioni di Babbo Natale: da anni regalano infatti ai mercati finanziari liquidità a costo quasi zero. Denaro facile. Dal giugno 2007, quando la grande crisi finanziaria iniziava a mostrare i primi sintomi, le banche centrali di tutto il mondo hanno infatti iniettato 22.300 miliardi di dollari. La quantità di liquidità, secondo l'aggregato M2 globale calcolato da Bloomberg, è aumentata in meno di 6 anni del 70% ...

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Il peso della finanza sull'economia reale

La finanza nasce come strumento a servizio della collettività e dei cittadini, quindi della cosiddetta economia reale. Ma nella realtà abbiamo oramai un sistema finanziario completamente svincolato dall’economia reale, un sistema finanziario sempre più ipertrofico, diventato un multiplo del PIL mondiale. Di seguito un’illustrazione riportante i bilanci delle Banche in alcuni Paesi e territori europei espressi in % rispetto al PIL ...

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Hera e la cattiva strada delle multiutility

La bolognese Hera cresce a ritmi record, concentrando i servizi locali di acqua, energia, gas e ambiente. Ma è un modello sbagliato, con troppa finanza, senza democrazia. Hera spa è un’azienda con sede sociale a Bologna, nata nel 2002 dalla fusione di 12 aziende municipalizzate operanti in Emilia Romagna; è attiva della distribuzione del gas, dell’acqua, dell’energia e nello smaltimento dei rifiuti in Emilia Romagna e nelle Marche, ma si sta espandendo anche al di fuori di queste regioni ...

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Se la Troika ascoltasse la Troika

Le analisi di Fmi e Bce confermano che la crisi non è legata a eccessi di spesa pubblica e welfare. Perché le ricette di politica economica continuano ad andare nella direzione opposta? L'Europa si divide in due. Da un lato i Paesi del Sud. Le cicale. Fannulloni e pigri, non lavorano e hanno una bassa produttività, spendono troppo per welfare e stato sociale. Sono loro i responsabili della crisi e ora devono stringere la cinghia e accettare giusti e inevitabili sacrifici ...

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Le lontane radici della disuguaglianza italiana

Il viaggio nelle idee sbagliate che infestano l’economia – quelle che Paul Krugman chiama “idee scarafaggio” – ci porta alla disuguaglianza. Un fenomeno che dura da vent’anni. Molti commentatori sostengono che la diseguaglianza è un effetto della crisi: in realtà la diseguaglianza in Italia viene da lontano. Guardiamo l'andamento dell'indice di Gini – che misura la disuguaglianza complessiva tra i redditi delle persone – tra il 1977 e il 2010 ...

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Soluzione mediocre per Cipro, pessima per l'Europa

Una tempesta globale nata in un bicchier d'acqua: una crisi finanziaria che vale lo 0,1% del Pil europeo. Ecco cosa ci insegna l'improvvisazione europea su Cipro, e perché dobbiamo preoccuparcene. Poco tempo fa il presidente francese Hollande entrò in polemica con la Bce, sostenendo che un euro troppo forte danneggia la competitività delle economie europee, perché rende le nostre merci più costose per chi le acquista all’estero. Nel mezzo della crisi di Cipro ...

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Il pesce d'aprile nella Cassa

La vicenda della conversione della partecipazione azionaria delle fondazioni bancarie in Cassa depositi e prestiti (Cdp), si è chiusa il primo d’aprile con le “povere” fondazioni che l’hanno spuntata risparmiando due miliardi di euro. A fine gennaio, secondo i criteri stabiliti dal decreto “Sviluppo due”, la Cdp ha deliberato il tasso di conversione in azioni ordinarie delle azioni privilegiate in mano a 65 fondazioni bancarie ...

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Chiudiamo l’Ocse

Moltissimi sanno genericamente dell’esistenza dell’Ocse, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, ma pochi sanno forse veramente cosa essa faccia in concreto. Possiamo dire, in forma molto sintetica, che il suddetto organismo, creato dopo la seconda guerra mondiale e riformato sostanzialmente  nel 1961,  ha in pratica  un ruolo essenzialmente consultivo sul fronte del coordinamento delle politiche economiche dei vari stati membri, che raggiungono oggi il numero di 34 ...

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La forza di gravità - Sistema economico stato e famiglia

Un bell’articolo dal blog Sovereignman, intitolato "Fare la fine dei Jones", paragona i conti della famiglia Jones a quelli di uno stato, con la (ovvia) conclusione che quando le entrate sono minori delle uscite si fa bancarotta. Per lo Stato vale la stessa regola che vale a casa Jones, di facile conclusione, anche senza perdersi nel ripetere l’esempio numerico ...

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“Barili di carta”: le materie prime in balia del casinò

Le recenti fluttuazioni dei prezzi delle materie prime sui mercati internazionali non sono giustificate dalle dinamiche produzione-consumo. Piuttosto, sono il risultato delle scommesse che la finanza effettua sui mercati a futuro. A partire dalla seconda metà degli anni Duemila, i prezzi delle materie prime sui mercati internazionali hanno registrato delle fluttuazioni sorprendenti, interrompendo una lunga fase di stabilità e moderazione che durava da oltre due decenni ...

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GEAB 73 - Sommario - Crisi sistemica globale 2013: L'enorme nebbia della statistica rende necessario il passaggio dagli strumenti alla navigazione a vista

Nelle tendenze Up & Down pubblicate nel GEAB di gennaio, il nostro team aveva posto gli "Indicatori economici" nella sezione Down con la seguente argomentazione: «Fra gli indicatori economici a breve termine che descrivono solamente ciò che si è verificato nel corso della settimana, quelli che sono manipolati dai governi per riflettere il messaggio che essi vogliono dare e, infine, quelli che non hanno ormai più alcuna rilevanza nel mondo di oggi, la realtà economica che da queste cifre ne risulta ...

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La minaccia cipriota

«Siamo in una situazione di estrema emergenza come non accadeva dall’invasione turca del 1974», ha detto il presidente della Repubblica di Cipro, Nikos Anastasiadis, in vista del voto del parlamento di Nicosia sulla proposta di salvataggio europeo. La proposta prevede un prelievo forzoso sui conti correnti dell’isola. Cipro «terrozizza i mercati», «affonda le borse» e «fa volare lo spread» mentre nel piccolo paese, ricco anche grazie ai depositi milionari di alcune famiglie russe, c’è la corsa ai bancomat ...

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Vendesi missili, offresi radar

Il 26 marzo comincia in Sudafrica il vertice dei Brics: Brasile, Russia, India, Cina e Sudarfrica. Darà vita alla prima Banca dei paesi «in via di sviluppo» riuniti nell’accordo multilaterale. Con l’economia, si rafforzano, naturalmente, anche gli accordi di cooperazione militare. Il Brasile, in particolare, scommette sulla diversificazione delle alleanze e aumenta la spesa militare. Tra i partner privilegiati, spicca la Russia di Putin ...

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Il lungo secolo del malaffare

Politica, economia e corruzione si intrecciano in un perverso ritorno di cicli ventennali. Dalla lettura del passato ci attende un altro passaggio difficile in cui verranno modificati i rapporti di forza politici. L’Italia attraversa negli ultimi mesi un periodo di forte discontinuità non solo per la fase più strettamente politica ma anche dal punto di vista economico e istituzionale. I tre ambiti sono interconnessi e ancor di più risentono nel loro insieme della congiuntura e del sentiment internazionale ...

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Il Sequester come questione geopolitica

Solitamente, ed è la stessa Stratfor a spiegarlo, la società privata statunitense di intelligence non si occupa di questioni interne. L’entrata in vigore da ieri dei tagli lineari al bilancio Usa per il mancato accordo sulla riduzione del deficit ha tuttavia “un significato geopolitico”. Metà degli 85 miliardi per l’anno fiscale in corso e dei 1.200 miliardi nei prossimi dieci anni saranno tagliati dal budget della difesa ...

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Usa, scattano i tagli alla spesa federale

Obama non ce l'ha fatta: non è stato raggiunto alcun accordo con i repubblicani e i tagli automatici alla spesa statunitense sono entrati in vigore (a mezzanotte ora americana, all'alba di sabato in Italia). Il presidente ha provato a tranquillizzare il Paese: anche se il «sequester» - il taglio automatico di 85 miliardi di dollari alla spesa federale - non causerà un'altra crisi finanziaria, si farà sentire sull'economia americana ...

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Le banche alimentari in Gran Bretagna

I paesi ricchi sembrano per molti aspetti destinati a trovarsi in sempre maggiori difficoltà non solo economiche, ma anche “strategiche”, sia per lo svilupparsi di rilevanti contraddizioni al loro interno. Difficoltà che le attuali classi dirigenti non sembrano riuscire a gestire al meglio, incapaci di fronteggiare l’incalzare crescente dei paesi emergenti, con la loro grande spinta volta a migliorare le loro condizioni di vita ...

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Finanza tossica: per una vera tassa antispeculazione

I derivati italiani valgono più di 5 volte il nostro Pil, e sono cresciuti del 13% in un anno. E'tempo della Tobin Tax: ma proprio come Tobin la pensò, non nella versione light del governo Monti. È ormai noto il peso colossale che hanno assunto gli strumenti finanziari derivati sui mercati globali: a fine 2011, il loro controvalore superava i 750 mila miliardi di dollari. La cifra si riferisce al cosiddetto “nozionale”, il valore dei titoli, indici, valute, merci cui fanno riferimento i contratti ai quali i derivati sono collegati ...

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Caccia #F35 a terra, con le sue false promesse

Dopo gli ennesimi problemi tecnici legati al Joint Strike Fighter emersi negli Usa, la Rete italiana per il Disarmo torna a chiedere al governo italiano di uscire immediatamente dal programma. A questo link il dossier che raccoglie tutti gli articoli pubblicati dedicati da Ae al tema. "Adesso basta: pretendiamo di non essere più presi in giro con false promesse e con giustificazioni insensate. L'Italia deve uscire dal programma JSF per i caccia F-35 immediatamente" ...

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Tasse, elusori multinazionali

Forse lo sospettavate, ma ora è certo: voi pagate molte più tasse delle imprese multinazionali. Lo ha scoperto l’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) che ha ricevuto nel giugno 2012 dai G20 l’incarico di vederci più chiaro tra imposte e gabelle che imprese e cittadini pagano in tutto il pianeta. Così qualche giorno fa è stato pubblicato lo studio Addressing Base Erosion and Profit Shifting (Beps) che ci ha rivelato che alcune multinazionali ...

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