La crisi dell'Occidente
La crisi non ha sorprendentemente, almeno sino ad oggi, un nome “ufficiale” e riconosciuto. Se ti interessano i segnali economico-finanziari, sempre più evidenti, di questa crisi ...
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GEAB 68 - Sommario - Crisi sistemica globale - Autunno 2012: benvenuti nella stagione del grande cambiamento – La geopolitica sarà il detonatore del nuovo grande shock mondiale
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Da parecchi mesi abbiamo anticipato, per l’Autunno del 2012, un’importante scossa per l'economia e per la stabilità politica globale. Confermiamo quest’allarme rosso e faremo inoltre il punto, a metà Novembre 2012 (in parallelo con la nostra analisi annuale, per il 2013, sul "rischio paese"), sulla situazione mondiale a quella data... In queste ultime settimane, come previsto dal nostro team, la situazione geopolitica mondiale si è rapidamente deteriorata ...
Gli F-35 ci costeranno più del previsto: 127 milioni di dollari per ogni aereo contro gli 80 annunciati
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I primi cacciabombardieri F-35 Lightning 2 per Aeronautica e Marina italiane avranno un costo previsto attualmente in 127,3 milioni di dollari (99 milioni di euro) ad esemplare per la versione A convenzionale con consegne a partire dal 2013 e di 137.1 milioni di dollari (106,7 milioni di euro) per la versione B a decollo corto e atterraggio verticale (Stovl) destinati a operare anche sulla portaerei Cavour che verranno acquisiti dal 2015 ...
Uno Stato leggero. Ma forte allo stesso tempo
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In nome del contenimento del debito pubblico, il governo Monti sta smantellando le amministrazioni periferiche del Paese. È una distruzione del federalismo, che riporta l'Italia a prima del 1970. Ad un accentramento del potere a Roma, che avviene però mentre lo Stato si ritira dall'economia ...
Il Pil decollerà assieme agli F35
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Metti un turbo nel Pil. Le nuove direttive statistiche internazionali, con l'aggiornamento dei manuali a cui si attengono i sistemi nazionali di statistica in tutto il mondo, porteranno dal 2014 una sorpresa, cambiando i metodi di contabilizzazione delle spese militari. A essere “premiati”, con un salto in avanti del prodotto interno lordo, saranno soprattutto i paesi con maggior produzione di armamenti di tipo puramente offensivo ...
La "cura Monti" e l'economia reale
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La raffica di dati statistici usciti nelle ultime settimane fa concretamente temere che la “cura” Monti stia producendo una gran quantità di pericolosi effetti collaterali. È certamente vero che a novembre del 2011 lo Stato italiano era molto vicino alla condizione di insolvenza parziale -di “bancarotta”-, e per questo il governo guidato da Mario Monti ha irrobustito le precedenti manovre, portandone il peso cumulato ad oltre 81 miliardi di euro. Questa cura da cavallo, insieme alle ripercussioni della crisi globale, ha però prodotto una serie di conseguenze molto dure ...
Guarda il caccia dello spreco
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La ripresa economica e sociale da costruire nel nostro paese e in tutta Europa. L'uscita dalla crisi e la costruzione di una prospettiva positiva di futuro, soprattutto per le nuove generazioni. Sono queste le sfide inderogabili dei prossimi mesi, e per raggiungerle occorre avere delle risorse forti e delle energie importanti. Un volo che quindi non può sorreggersi su ali fragili e impiegando fondi e sforzi nelle direzioni sbagliate. Per questo è attiva da tempo la campagna “Taglia le ali alle armi” ...
GEAB 67 - Sommario - Crisi sistemica globale / ottobre 2012 – L’economia mondiale è risucchiata in un buco nero e la geopolitica globale è incandescente: I sette fattori chiave di un doppio shock senza precedenti
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Come anticipato dal LEAP/E2020 dalla fine del 2011, la fine dell’estate 2012 segna l’inizio di un rinnovamento per Eurolandia, con l’emergere di una dinamica positiva alimentata da due fenomeni: da una parte l’istituzione progressiva di strumenti operativi molto discussi e decisi negli ultimi 18 mesi e dall’altra la scintilla visionaria fornita dai cambiamenti politici di questi ultimi sei mesi che hanno inserito il futuro a medio/lungo termine della zona euro al centro del processo decisionale ...
L’Italia nella morsa
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Chi avrebbe mai pensato, anche solo un anno fa, che una porzione non trascurabile dei destini italiani dipendesse dalle austere decisioni della Corte federale tedesca? La decisione presa da tale organo di rimandare al 12 settembre la propria pronuncia in merito ai ricorsi presentati contro la legittimità del nuovo Esm, il Meccanismo di stabilità europeo, ha messo in fortissima tensione gli spread italiani e spagnoli ...
La crescita è il bicchiere rovesciato che rinchiude la mosca
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Tutti che si danno un gran daffare per trovare soluzioni a questa crisi, per scongiurare insolvenze, fallimenti, default. Per appianare il debito e innescare la ripresa della crescita. Tenete presente quante volte questa parolina magica ‘crescita’, ricorre nei bei discorsi di tutti. E quando dico tutti intendo proprio tutti: padroni, sindacalisti, giornalisti e redattori di mensili della Finanza etica e solidale, oltre a politici fino ai più alti ruoli istituzionali ...
Frenata controllata per l'economia cinese
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La Cina continua a crescere, ma non più come prima. Uno sguardo ai numeri del dragone, tra difficoltà congiunturali e trasformazioni strutturali. Ci si interroga in particolare sulle ragioni di tale andamento per la Cina, data la sua maggiore importanza a livello complessivo; ci si chiede se esso sarà di breve o lunga durata, quali siano le sue cause e l’eventuale relazione con la crisi dei paesi occidentali ...
Crisi significa "devi obbedire" - Intervista a Giorgio Agamben
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Proprio pochi giorni fa riflettevo sulla panzana della "società laica" di cui tutti blaterano: alla devozione religiosa che, con tutti i suoi limiti ed errori, perlomeno avrebbe dovuto prevedere una certa elevazione spirituale si è sostituito il bieco culto del Mercato, entità nota solo agli iniziati e capricciosa, imprevedibile e malevola come tutte le divinità che nella storia dell'uomo hanno preteso sacrifici umani ...
Troppe armi e poche risorse per la pace
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Le parole diffuse oggi dal capo delle Nazioni Unite sottolineano gli stessi concetti che le campagne e gli esponenti del disarmo ribadiscono da molto tempo: le armi sono inutili contro le minacce odierne alla pace e servono solo a drenare risorse che sarebbero preziose per utilizzi più sensati. Lo scorso mese, opposti interessi in gioco hanno impedito l’accordo su un trattato di cui si sente invece bisogno e che avrebbe potuto ridurre lo spaventoso costo umano del commercio internazionale di armi, ancora scarsamente regolamentato ...
Derivati: Piemonte chiede 168 mln a banche, scontro al Tar
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Si aprirà di fronte al Tar il prossimo 8 novembre il contenzioso sui derivati tra la Regione Piemonte e le sue "controparti" Merill Lynch, Dexia e Intesa Sanpaolo. In quella data inizierà infatti il giudizio di merito promosso dalle banche contro l'annullamento da parte della giunta piemontese delle delibere con cui la Regione aveva sottoscritto cinque contratti derivati collegati al prestito obbligazionario da 1,85 miliardi emesso nel 2006 ...
L’impunità di una finanza irriformabile
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La crisi non ha colpevoli e la finanza non si fa processare. Scoppiano scandali a ripetizione, ma nulla limita il suo potere. La via d’uscita? Meno finanza, più regole, controllo dei governi. E magari un Tribunale internazionale. L’unica buona notizia è che alcune banche europee si avviano a chiudere i fondi specializzati che avevano messo in piedi per investire nel settore delle derrate alimentari, scommettendo sui prezzi internazionali di grano, soia, caffé, cacao etc ...
Le armi non sono noccioline: alle Nazioni Unite chiediamo un vero trattato vincolante non un testo di facciata
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Le notizie provenienti dai negoziati per la stesura e adozione di un Trattato sul commercio di armi, ormai terminati, non rendono soddisfatte le realtà del disarmo italiane. Le conclusioni non appaiono positive per le speranze di chi ha dato vita, dal 2003 alla campagna internazionale Control Arms che anche in Italia ha visto una mobilitazione stimolata dalla Rete Italiana per il Disarmo ...
Paradisi offshore, i buchi neri della finanza mondiale
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L’elite globale dei super ricchi nasconderebbe nei paradisi fiscali sparsi per il Pianeta ben 21 trilioni di dollari (circa 17 trilioni di euro). È il dato più eclatante che emerge dal libro “The Price of Offshore Revisited”, scritto dall’economista James Henry, il quale dimostra in maniera molto circostanziata e documentata come, alla fine del 2010, i capitali “nascosti” ammontassero al valore dell’economia statunitense e di quella giapponese messe insieme ...
Prendi i soldi e spara
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La finanza incontrollata continua a dominare la vita economica e politica. C'è poca speranza di uscire dalla crisi, finché non si riformano i meccanismi che governano il settore finanziario. Qualcosa è stato fatto, ma è troppo poco. La crisi scoppiata nel 2007-2008 ha spinto politici, economisti ed esperti di varie discipline a interrogarsi su come uscirne. Con il tempo si è fatta strada una linea di pensiero ...
Lo scandalo del Libor
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I punti di difficoltà della crisi che stiamo vivendo vanno ricercati sia sul fronte dell’economia reale che su quello del sistema finanziario ed anche sull’interconnessione tra i due momenti. Per quanto riguarda in specifico l’area finanziaria, sembrava fosse quasi da subito chiaro che uno dei presupposti fondamentali per uscire dallo stallo in cui il mondo occidentale si è trovato fortemente bloccato andasse da ricercare in una profonda riforma del sistema ...
Cina e India a confronto
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L’impetuosa crescita economica dei due giganti asiatici emergenti, la Cina e l’India, sta portando a nuovi assetti negli equilibri economici del mondo. La crisi economica e finanziaria nei paesi Ocse ha rafforzato, a partire dal 2008, questa tendenza, modificando profondamente le dinamiche della globalizzazione e mettendo in luce l’affermarsi di questi nuovi protagonisti ...
E se il problema fosse soltanto il debito Usa?
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Un Paese ha seri problemi quando cresce poco e paga tanto il suo debito sovrano. L'Italia sa di avere seri problemi, visto che il suo debito a 10 anni ha costi più alti del prevedibile tasso nominale di crescita. Ma questo non significa accettare come vangelo quanto dicono le agenzie di rating, in particolare Standard&Poor's e Moody's, così legate a un sistema finanziario americano pieno di problemi di suo ...
Per gli F35 dello spreco niente spending review
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Diffusi durante una conferenza stampa al Senato della campagna "Taglia le ali alle armi" i dati aggiornati su costi e sprechi del caccia F-35. Per il comparto militare solo tagli “leggeri” dalla spending review e dall’ipotizzata “riforma” proposta dal Ministro Di Paola. La campagna contro gli F-35, forte del sostegno ricevuto in questi mesi, rinnova l’invito a ripensare l’acquisto dei cacciabombardieri F-35 ...
La finanza non cambia, la società va difesa
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“Chi spera in una soluzione facile e immediata continuerà a essere deluso: soluzioni di questo tipo non esistono.” L’affermazione è della Banca dei Regolamenti Internazionali (82a Relazione annuale, 24 giugno 2012, p. 8), istituzione internazionale il cui compito è di promuovere la collaborazione tra le banche centrali. L’interpretazione delle Bri è di particolare interesse poiché scaturisce da un’analisi attenta e convincente del processo in atto ...
Commerci e non solo. Si allarga la rete cinese
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Mentre da molti mesi i paesi europei sembrano soprattutto cercare in qualche modo di gestire la crisi dei loro bilanci pubblici e del loro sistema bancario e mentre gli Stati Uniti scalpitano di fronte a dei risultati economici interni non adeguati, l’economia cinese segna qualche rallentamento, a nostro parere probabilmente temporaneo: l’attuale tasso di crescita del pil si colloca tra il 7,5% e l’8,0% su base annua, livello che dalle nostre parti appare comunque stratosferico ...
Europa, ancora un vertice quasi inutile
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Dopo l'euforia di Bruxelles, qualche riflessione a freddo induce al pessimismo. Più che per il poco che si è fatto, il vertice sarà ricordato per quel che non ha fatto per bloccare la speculazione e avviare davvero la crescita “…il piano dell’Unione Europea (concordato a Bruxelles) è una soluzione decisiva che usa dei soldi che non esistono per comprare dei titoli che non verranno ripagati e questo attraverso un meccanismo sul quale bisogna ancora mettersi d’accordo…” ...
Al mercato delle armi
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I signori del Male. Il commercio degli armamenti muove, sul piano globale, interessi enormi di tipo economico e politico. Un mondo complesso in cui, nonostante i limiti imposti dalle legislazioni degli stati, mancano controlli a livello internazionale. E in cui gli accordi sottobanco e la corruzione prosperano facilmente ...
USA, il fallimento di Stockton
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La città di Stockton, in California, è diventata questa settimana il più grande centro urbano nella storia degli Stati Uniti a dichiarare bancarotta. La sorte della località situata nella Central Valley californiana, 130 chilometri a est di San Francisco, smentisce clamorosamente le pretese del presidente Obama di un’economia americana in ripresa e minaccia di diventare un pericoloso modello per numerose altre municipalità in affanno ...
La ragnatela della Cassa
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Il “sovrano sconosciuto” è uscito allo scoperto. Ormai non passa giorno senza che il nome di Cassa depositi e prestiti (Cdp) torni -come un tormentone- sulle pagine economiche dei quotidiani; e non c’è operazione di fusione o di acquisizione cui non venga affiancato il nome della Cassa o uno dei suoi “tentacoli”. Nelle ultime settimane, solo per fare alcuni esempi, ci sono stati i casi Snam, Avio (gruppo Finmeccanica), Metroweb, Sea ...
GEAB 66 - Sommario - Crisi sistemica globale/Allarme rosso - Settembre/Ottobre 2012: quando le trombe di Gerico suoneranno sette volte per il mondo di prima della crisi
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LEAP/E2020 non ha mai visto, dal 2006 (l’inizio del suo lavoro sulla crisi sistemica globale), la convergenza cronologica di una tale serie di fattori così esplosivi e fondamentali (economia, finanza, geopolitica ...). Conseguentemente, nel nostro modesto tentativo di pubblicare una periodica "previsione metereologica” sulla crisi, dobbiamo dare ai nostri lettori un "allarme rosso" ...
Debito pubblico, la tempesta perfetta si avvicina
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Esiste ormai un evidente pericolo di contagio per l’economia italiana, che sta per subire -anzi in parte già subisce- una recrudescenza della crisi, dopo la parziale tregua conosciuta per pochi mesi. La recente vicenda spagnola ha dimostrato che neppure l’annuncio di un sostegno di 100 miliardi di euro alle banche di quel Paese è stato sufficiente per spegnere l’“incendio”, perché i tempi della crisi sono ben più rapidi degli annunci ...
Grecia: sconfitta l'alternativa
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I greci hanno votato e il particolare meccanismo della legge elettorale di quel paese permette ora il ritorno al potere di quegli stessi partiti –Nuova Democrazia e Pasok- che hanno contribuito a trascinare la nazione nel baratro, mentre Syriza, che presentava l’unica speranza di cambiamento, viene sconfitta di misura. La paura ha vinto sulla speranza, come ha subito dichiarato lo stesso leader della sinistra radicale ...
Stop al finanziamento dei produttori di cluster bombs
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E’ stata lanciata oggi a Berlino e contemporaneamente in altre capitali mondiali la ricerca “Worldwide Investments in Cluster Munitions, a shared responsibility”. Realizzata da IKV Pax Christi and FairFin, entrambi membri della Cluster Munition Coalition (CMC), la ricerca dimostra che dal 2009 banche ed altre istituzioni finanziarie di 16 Paesi hanno investito più di 43 miliardi di dollari in compagnie che producono cluster bombs ...
Il caso spagnolo
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La Spagna è in recessione e le ultime stime sul Pil del 2012 parlano di una sua diminuzione dell’1,8%. Le prospettive appaiono peraltro peggiori di quanto mostri tale andamento, in particolare per il grande livello del debito privato, per la profonda crisi del sistema bancario e per il fatto che i mercati finanziari sono ormai sostanzialmente chiusi per il paese. Un indice più affidabile delle difficoltà è rappresentato dal livello di disoccupazione, che ha ormai raggiunto il 24% della forza lavoro ...
Il megasostegno dell’Ue alle banche: 4500 miliardi di aiuti di Stato in 3 anni
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“Tra il 2008 e il 2011 la Commissione europea ha approvato aiuti di Stato a favore delle banche per 4.500 miliardi di euro”. A rendere pubblica questa cifra impressionante è stato il Commissario Ue al Mercato interno Michel Barnier alla presentazione della proposta della Commissione di prevenzione e gestione delle crisi bancarie. Una montagna di soldi che equivale al 37% del Pil dell’intera Unione europea. E dopo tre anni di aiuti a pioggia la crisi bancaria è tutt’altro che risolta ...
Cina e Giappone fanno a meno del dollaro
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Nel frattempo – e qui veniamo alla grande novità su scala globale – la Cina stringe con il Giappone uno di quei patti destinati a cambiare il volto del commercio internazionale. Da venerdì 1 giugno, i due Paesi cominceranno infatti a scambiarsi beni e servizi direttamente in yuan (cinesi) e yen (giapponesi). Il che significa, senza passare dal dollaro. Per il Dragone, è l’ennesima tappa di una “lunga marcia” verso l’emancipazione dalla valuta Usa ...
30 miliardi, nonostante la crisi. Ecco quanto spende l'Italia per la funzione militare nel 2012
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Oggi a Roma è stato presentato, in concomitanza con il lancio mondiale del SIPRI Yearbook, Economia a mano armata, il dossier della Campagna Sbilanciamoci! sulle spese militari. Interventi di Giulio Marcon, portavoce della campagna e Massimo Paolicelli, di Sbilanciamoci hanno presentato il libro bianco che analizza le spese militari sotto molteplici aspetti: dagli sprechi pubblici alla riconversione dell’industria militare, dall’esemplare caso Finmeccanica al commercio internazionale di armamenti ...
Enrico Letta e Lilli Gruber al Bilderberg
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In un lussuoso hotel alle porte di Washington, il Westfields Marriott Washington Dulles di Chantilly (Virginia), è in corso da giovedì, fino a domenica, il sessantesimo conclave annuale del Bilderberg Group. Protetti da imponenti misure di sicurezza volte a tenere lontani giornalisti e manifestanti, i dirigenti delle grandi banche e multinazionali occidentali, accompagnati da leader politici e ministri delle Finanze, economisti e giornalisti ‘opinion maker’, discutono a porte chiuse ...
Incidenti “derivati” alla JP Morgan
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Tra i tanti effetti della crisi uno è senza dubbio l’aver rivelato all’opinione pubblica di tutto il mondo i comportamenti spesso perversi del sistema finanziario a livello nazionale ed internazionale e mostrato la conseguente necessità di una sua grande riforma. Come anche scrivevamo in un articolo recente, rispetto all’urgenza di tale cambiamento i comportamenti dei vari governi, delle istituzioni finanziarie internazionali, delle stesse imprese bancarie e delle altre organizzazioni imprenditoriali operanti nel settore nel mondo occidentale si sono peraltro rivelati sino ad oggi largamente inadeguati rispetto alle necessità ...
Quattro ombre sul G8 e sull'economia globale
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Il debito pubblico americano, i segni di cedimento del mondo bancario in Europa, la troppa liquidità finanziarizzata a servizio del trading speculativo, l'incapacità di affrontare la crisi: la Grecia non è il detonatore della crisi, ma la punta di un iceberg. Sono arrivati a Camp David nell’estremo tentativo di rianimare il grande malato greco, ma i leader del G8 sanno bene che i casi critici da affrontare sono anche altri ...
In anteprima, la nuova lista delle banche armate italiane
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Dopo qualche ulteriore giorno di attesa, dopo i primi dati raccolti nel Rapporto introduttivo della Presidenza del Consiglio già arrivato con qualche ritardo, siamo finalmente entrati in possesso dei voluminosi tomi che compongono la Relazione al Parlamento sull'export di armi. E cosa ci dicono i numeri del 2011? Viene confermata una diffusa problematicità a riguardo dei tipi di armamento e soprattutto delle loro destinazioni in aree "calde" e problematiche del globo ...
GEAB 65 - Sommario - Secondo semestre del 2012: Convergenza di quattro fattori esplosivi: Banche - Borse - Pensioni - Debito
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In attesa che Eurolandia si doti, entro la fine del 2012, di un comune programma politico, economico e sociale di medio-lungo termine, soprattutto dopo l'elezione del nuovo Presidente francese, Francois Hollande, da noi anticipata molti mesi fa, gli operatori restano prigionieri dei riflessi di breve termine degli sconvolgimenti politici in Grecia, delle incertezze sulla governance dell’Eurozona e dei rischi sul debito pubblico ...