La crisi dell'Occidente
La crisi non ha sorprendentemente, almeno sino ad oggi, un nome “ufficiale” e riconosciuto. Se ti interessano i segnali economico-finanziari, sempre più evidenti, di questa crisi ...
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Il quantitative easing e i suoi effetti
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È vero che il livello della crescita economica, nei paesi dell’Euro in generale e in Italia, è aumentato e che quello della disoccupazione si è ridotto, ma la situazione del lavoro è diventata sempre più precaria e il livello dei salari è al palo un po’ dovunque. Dunque, alla fine, la BCE ha deciso di continuare con la sua politica di moneta facile, ma abbassando la spesa mensile per l’acquisto di titoli da 60 a 30 miliardi di euro e questo a partire dal gennaio 2018 ...
Valsusa, incendi, media e sciacalli
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Gli incendi che aggrediscono da diversi giorni la Valsusa finiscono anche sui grandi media. C’è chi non aspettava altro: un pretesto per chiedere di militarizzare ulteriormente la Valle più ribelle d’Europa. Quello che i “grandi” media non raccontano, invece, è la risposta in molti casi autogestita di chi abita quel territorio. Difficile trovare sui grandi media qualche dato su quanto denaro pubblico è destinato ai canadair rispetto a quello previsto agli acquisti degli F35 ...
Come cresce il potere delle multinazionali
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Se compilassimo una lista delle prime 100 realtà economiche, includendovi i governi in base ai loro introiti fiscali e le multinazionali in base ai loro fatturati, scopriremmo che 66 sono multinazionali. La prima comparirebbe al 10° posto e sarebbe Wal-Mart con un fatturato di 485 miliardi di dollari, somma superiore alle entrate governative di paesi come Spagna, Australia, Russia, India. Lo rende noto il Centro Nuovo Modello di Sviluppo, tramite il dossier Top 200 dedicato ...
Banca d’Italia, Governo e crisi bancarie. Una sfiducia ipocrita
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Lo scontro su Ignazio Visco in tema di crisi del sistema bancario, mancata vigilanza o trasparenza negata nasconde ipocrisie trasversali che riguardano il Parlamento, il Governo e lo stesso istituto di Via Nazionale. E che rimandano al recepimento della direttiva europea sul cosiddetto “bail-in”. Facciamo un salto indietro di due anni e mezzo. È il 26 maggio 2015 e a Roma è in corso l’assemblea ordinaria dei partecipanti a Banca d’Italia ...
Cambiamenti climatici, le responsabilità delle agenzie di credito
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Dal 2013 al 2015 le agenzie di credito all’export dei paesi del G20 hanno finanziato il comparto dei combustibili fossili con una cifra da capogiro: ben 96 miliardi di euro. Lo rivela il nuovo rapporto “Financing climate disaster: how export credit agencies are a boon for oil and gas” redatto, tra gli altri, da “Friends of the earth US“, “Oil Change” e l’italiana Re:Common. L’italiana Sace (Servizi assicurativi del commercio estero) è tra le più munifiche agenzie di finanziamento al comparto fossile ...
Fine 2017: SOS zona di turbolenze! ...
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A più di tre anni dalla catastrofe euro-russa in Ucraina, non c’è speranza di uscita dalla crisi. Al contrario, l’escalation procede inesorabile. La guerra del Donbass continua. Annessione della Crimea da parte della Russia non riconosciuta dalla comunità internazionale. Lo sguardo è rivolto ormai verso il Mar Baltico, dove ai due lati della nuova cortina di ferro le dimostrazioni di testosteroni militari sono a buon punto ...
Fiscal cosa? Un dibattito che non c’è
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Entro la fine dell’anno il parlamento dovrà ratificare il Trattato sulla stabilità, coordinamento e governance nell’unione economica e monetaria, meglio noto come Fiscal Compact. Nessuno ne parla ma qualsiasi governo dovesse insediarsi all’indomani del voto rischia di essere, se non commissariato, per lo meno fortemente limitato nelle proprie scelte. Alzi la mano chi nelle ultime settimane ha visto anche solo un trafiletto o un qualche servizio televisivo menzionare il Fiscal Compact ...
Il futuro dei gruppi industriali europei
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L’integrazione tra le imprese di diversi paesi europei sarebbe indispensabile per cercare di difendere qualche posizione in un mondo sempre più dominato da Cina e Stati Uniti. Ma il recente caso della STX mostra chiaramente quanto sia difficile la partita. Certamente il consorzio Airbus è stato a suo tempo un grande successo, così come molti anni dopo sembra esserlo il progetto Galileo, peraltro ancora in corso di completamento ...
Sette miliardi per la missione dell'Italia in Afghanistan ...
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“Stare in Afghanistan ci costa un mare di soldi, e stiamo lì solo per fare gli interessi degli Stati Uniti”, ha spiegato a tiscali.it il generale Fabio Mini commentando il rapporto pubblicato da milex.org sulle spese sostenute dal nostro Paese in quel teatro di guerra. L’amara annotazione dell’ex comandante della missione KFOR in Kosovo dal 2002 al 2003 è resa ancora più drammatica da quanto ha rivelato l’agenzia di stampa Pajhwok: in Afghanistan 5.887 persone sono state uccise e 4.410 hanno riportato ferite ...
Il rapporto MIL€X sulla guerra in Afghanistan
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L’Osservatorio MIL€X sulle spese militari italiane pubblica il rapporto “Afghanistan, sedici anni dopo”, per tracciare un inedito bilancio, non solo economico, della più lunga e costosa campagna militare della storia d’Italia ...
Lotta all’evasione fiscale. La priorità dimenticata
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Oltre due terzi di quanto non è versato al fisco è attribuibile a “fantasmi”, a soggetti del tutto sconosciuti all’erario, in pratica evasori totali. Ma nessuno li stana. Eppure questo “ammanco” stimato in oltre 100 miliardi di euro potrebbe coprire l’intera spesa sanitaria annuale. È sempre più evidente che una delle pochissime strade percorribili per reperire risorse pubbliche è costituita dalla lotta all’evasione fiscale ...
Anche l’Onu chiede un New Deal globale
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Pubblicato il Rapporto Unctad 2017 su commercio e sviluppo. Una dura requisitoria contro le politiche di austerity e le risposte nazionaliste. E la proposta di un ambizioso New Deal globale per un’economia inclusiva e sostenibile. L’ansia provocata dalla “iperglobalizzazione” si sta esprimendo nelle forme regressive del nazionalismo. Al contrasto di questa pericolosa tendenza il dipartimento dell’Onu che si occupa di commercio e sviluppo (Unctad) ha dedicato il proprio annuale Rapporto ...
Il Comune di Torino non metta in vendita IREN
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Si sta aprendo un vivace dibattito in città sulla vendita parziale o totale di IREN per coprire i buchi di bilancio. Il ritornello è lo stesso che ci viene ripetuto da un anno e mezzo a questa parte: non abbiamo scelta, pena il pre-dissesto di bilancio con tagli indiscriminati a tutti i servizi o addirittura il Commissariamento da parte del Governo. Qualcuno nella maggioranza guarda al futuro augurandosi che vengano assegnate a Torino le Olimpiadi del 2026 (sic!) ...
Non solo voli: di Ryanair anche i bilanci non si vedono
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La multinazionale irlandese che solo in Italia sposta oltre 30 milioni di passeggeri all’anno, conta nel nostro Paese una piccola succursale domiciliata in uno studio tributario milanese. Che non ha alcun rapporto con le Autorità. Come insegna il recente caso dei voli cancellati. Un paradosso per la prima compagnia in Italia per traffico complessivo: nel 2016 ha trasportato oltre 32,6 milioni di persone ...
Lo spezzatino
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La progressiva liquidazione del sistema della grande impresa italiana, con la chiusura di alcuni gruppi e il ridimensionamento di altri, si arrichisce di un nuovo capitolo, con gli ultimi sviluppi della vicenda Fiat. In tale quadro, è in queste settimane venuto di nuovo alla ribalta il caso della FCA, gruppo peraltro già sostanzialmente e definitivamente fuggito, tra gli applausi di molti politici, verso altri lidi. Si tratta oggi di un approfondimento, per così dire di un secondo stadio ...
Torture e morte delocalizzate
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In un’intervista pubblicata sul numero 37 di Left, Enrico Calamai sviluppa un’interessante e originale analogia fra il trattamento che Italia ed Europa stanno riservando ai migranti dopo gli accordi con la Libia (e quello precedente con la Turchia) e la strategia della “desaparicion” praticata dal regime militare argentino negli anni Settanta. A quel tempo Calamai era un diplomatico in servizio nella nostra ambasciata a Buenos Aires e fu protagonista di una straordinaria azione di resistenza civile ...
Bombe all’Arabia Saudita. Il Parlamento non blocca l’export ...
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Nei primi sei mesi del 2017, il valore delle esportazioni di armi prodotte a Cagliari dalla RWM ha sfiorato 30 milioni di euro. Nel frattempo, Montecitorio respinge lo stop all’invio di nuovi ordigni al Paese impegnato nei bombardamenti sullo Yemen. L’export italiano di armi verso l’Arabia Saudita cresce senza sosta. Nei primi sei mesi del 2017 ha già raggiunto quota 28,4 milioni euro. Moltiplicando per sei il fatturato dello stesso periodo del 2016. Lo rivelano i dati Istat ...
Crisi sistemica occidentale 2017-2019
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Qatar, Corea del nord, Mar Baltico, rischio di una terza guerra mondiale… le millanterie militari che ci preoccupano fin da quest’estate vanno di pari passo con l’arrivo ormai programmato, imminente e ineluttabile dello scenario-catastrofe per il dollaro come moneta unica di riferimento internazionale: alla fine dell’anno ci sarà il petro-yuan… più che una petromoneta è una moneta d’oro petro-gas! Con questo atto fondatore del mondo multipolare del XXI secolo l’Occidente si appresta quindi ...
L’inchiesta che fa tremare il Tap
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Lunedì 11 settembre alcuni più grandi giornali europei, tra gli altri The Guardian (Regno Unito), Süddeutsche Zeitung (Germania) e Le Monde (Francia), hanno pubblicato l’inchiesta della rete di giornalismo investigativo OCCRP Azerbaijani Laundromat. Il reportage racconta delle 16mila operazioni bancarie realizzate da quattro società registrate nel Regno Unito, ma controllate da offshore anonime, che hanno fatto transitare in Europa circa 2,5 miliardi di euro che ...
Occidente, dove stai andando?
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L’Occidente ha aggredito, invaso, conquistato, colonizzato quasi tutto il Resto del mondo (la Cina solo in parte, il Giappone solo di recente, dal 1945). L’Occidente ha convertito con successo la violenza diretta della guerra nella violenza strutturale dello sfruttamento, giustificata dalla violenza culturale, utilizzando, importando, rapinando risorse, lavorandole, esportando i prodotti derivati, intascandone il valore aggiunto, brevettando ciò che era stato appreso. E nonostante, o piuttosto a causa, di tutto ciò, è ora in declino ...
Sta per scoppiare una nuova bolla?
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All’indomani del 2007 l’impegno solenne era stato quello di chiudere una volta per tutte il casinò finanziario e di ridurne potere e influenza. Non solo non è stato fatto, ma oggi ci troviamo in una situazione probabilmente peggiore. Lo scoppio di una nuova bolla non sembra essere questione di “se” ma di “quando”. Le banche centrali hanno immesso migliaia di miliardi nella speranza di fare ripartire l’economia dopo la crisi esplosa dieci anni fa ...
Google e Facebook usano ancora l’Irlanda per pagare meno tasse in Italia
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Bilancio 2016 alla mano, Facebook ha versato al fisco italiano 267.468 euro. Rispetto al giro d’affari realizzato nel nostro Paese dalla multinazionale di Mark Zuckerberg, si tratta dello 0,11% dei ricavi reali. Nulla se paragonato ai conti stellari della casa madre irlandese, che nel 2015 ha fatturato qualcosa come 7,9 miliardi euro, quasi interamente grazie alla pubblicità. Secondo l’Autorità garante delle comunicazioni (AGCOM), solo in Italia il gruppo avrebbe raccolto 233 milioni di euro ...
TAV Torino-Lione: il bilancio dell’opera dopo 27 anni di progetti
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All’inizio di agosto il CIPE ha approvato i primi due lotti della tratta ferroviaria. Una “grande opera” costata già un miliardo di euro. La Francia, intanto, ha annunciato una “pausa di riflessione”. Altreconomia ha incontrato Alberto Poggio, ingegnere, membro della Commissione Tecnica a supporto dei Comuni dell’Unione Montana Valle Susa, Torino, Venaria Reale e del Movimento No Tav (circa 1 milione di cittadini rappresentati) per fare il punto sullo stato dei lavori ...
Quel che racconta la crisi idrica
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Erano gli ultimi anni del secolo scorso, quando in Italia i grandi sostenitori dell’inarrestabile processo di privatizzazione dell’acqua pubblica hanno cambiato marcia. La propaganda mediatica sventolava le grandi opportunità che l’apporto di capitali freschi e inumiditi avrebbe consentito di aprire alle vecchie gestioni obsolete. Avremmo finalmente avuto servizi efficienti, reti messe a punto e modernizzate, impianti di depurazione, fine degli sprechi. Il mercato e la sana competizione ...
I complici europei del glifosato
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L’intero impianto internazionale della regolamentazione dei pesticidi è palesemente inadeguato di fronte ai dati che vengono costantemente riportati da studi scientifici ed epidemiologici indipendenti e ci rammenta quanto sia necessario osservare, individuare e denunciare i conflitti di interesse e le interferenze dovute ad attività di lobbying da parte delle aziende produttrici nei confronti di enti ed istituzioni ...
F-35, costi in aumento del 7% e occupati metà del previsto
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I responsabili del programma JSF F-35 (il Joint Program Office) e l’azienda produttrice Lockheed Martin dichiarano che il costo unitario medio di questi aerei continua a diminuire e presto scenderà sotto la soglia dei 100 milioni di dollari a velivolo. Un dato definitivamente smentito dal Selected Acquisition Report 2016 del Pentagono recentemente trasmesso al Congresso americano mostra che il costo medio di ogni F-35 continua invece a crescere (+7% nell’ultimo anno) e ha raggiunto i 164,6 milioni di dollari ...
La grande truffa dei salvataggi bancari
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Naturalmente, dicono di farlo per l’interesse generale. In realtà, i cosiddetti salvataggi delle banche che vengono lasciate spolpare e poi, una volta arrivate vicino alla bancarotta, sono un furto con destrezza fatto per arricchire pochi a danno dei soldi tutti. Un furto di massa, perpetrato dai professionisti della politica a beneficio dei banditi dell’economia attraverso le banche. L’operazione avviene ogni volta con forme di aiuto diverse ...
F35 e TAP, la democrazia delle multinazionali
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Anche se ci illudiamo di essere un paese democratico tra paesi democratici (in Occidente almeno), mentre polemizziamo e ci dividiamo su temi di bandiera, subiamo gli effetti di decisioni importanti, prese non tanto da istituzioni politiche sovranazionali, come l’Unione Europea, quanto da grandi aziende multinazionali. Di queste decisioni ci rendiamo conto solo quando sono già realizzate e ci colpiscono direttamente. Tra le aziende multinazionali che decidono per noi ce ne sono alcune ...
La nostra economia dell’obsolescenza
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La costante sostituzione di merci utili per nessun altro motivo che la “modernità” è piuttosto evidente nell’industria dell’abbigliamento, nota come industria della “moda”. Ma l’obsolescenza programmata e sua sorella la pubblicità restano forze particolarmente potenti prima di tutto nell’alta tecnologia. Per questo dalla base non solo si moltiplicano ovunque le proposte per leggi sul diritto alla riparazione e campagne contro i Trattati di liberalizzazione del “libero scambio” ...
Parlamento approva nuovi fondi alla Difesa per 12,8 miliardi, due terzi per armamenti
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Tra il 5 e l’11 luglio, le commissioni Bilancio di Senato e Camera hanno dato parere favorevole al decreto della Presidenza del Consiglio, firmato da Gentiloni lo scorso 29 maggio, che destina alla Difesa 12,8 miliardi (non 10 come sembrava inizialmente) dei 46 miliardi di euro complessivi del “fondo investimenti” quindicennale inserito nella legge di Bilancio 2017. Fondi destinati in gran parte, 8,2 miliardi (non 5,4 come pareva all’inizio) all’acquisizione di nuovi armamenti ...
Banche e Stato, cronaca di una secolare dipendenza
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Dopo il testo unico del 1993, gli istituti di credito italiani hanno cessato sulla carta di essere “pubblici”, ma hanno continuato a gravare in maniera significativa sulle risorse pubbliche. Dimostrando una capacità molto limitata di stare sul mercato. Ormai è chiaro che il sistema bancario italiano ha avuto e avrà un costo non banale per i contribuenti del nostro Paese. Tale costo si articola in più voci, alcune direttamente riconducibili agli interventi dello Stato ...
G20, energia. Trump e gli altri ipocriti
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Ad Amburgo, al vertice dei G20, la situazione si fa incandescente. Ad accendere la miccia, però, non sono state certo le proteste. L’atteggiamento irresponsabile dei leader mondiali è impressionante. Sul piano ambientale lo testimoniano in primo luogo le cifre. Gli Stati, a cominciare da quelli europei, pronti alla levata di scudi sul mancato rispetto degli impegni sul riscaldamento del pianeta da parte di Trump, continuano a destinare come nulla fosse fiumi di denaro per l’estrazione di petrolio, gas e carbone ...
Le vie delle bombe italiane sono infinite
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Il misterioso viaggio di un carico della Rwm Italia di Domusnovas, in Sardegna, l’azienda che produce le bombe serie MK che da due anni fanno strage di civili nello Yemen. L’intervento lungo il percorso del Ministero della Difesa italiano, rivelato dalla compagnia Moby, proprietaria del cargo che trasportava la merce da Olbia a Piombino, copre una commessa degli Stati Uniti destinata a Camp Darby, la limitrofa base logistica dello U.S. Army, che rifornisce le forze terrestri e aeree Usa ...
Il debito pubblico è come il colesterolo
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Sono decenni che i governi italiani dichiarano con solennità di voler abbattere il debito. Poi però, con puntualità svizzera, si tolgono di mezzo lasciando un debito più alto. Questa bizzarra consuetudine non si verifica perché la gente scialacqua, come ci fanno credere, ma perché siamo divorati dagli interessi. Lo Stato ha rinunciato al potere di stampare moneta, così ogni volta che deve spendere più di quel che incassa chiede denaro al sistema finanziario privato ...
Silenzio e complici assenze sul Ceta
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La commissione esteri del Senato ha detto: signorsì. L’interesse strategico superiore dell’export liberista non può essere messo in discussione da alcuna documentazione sulle sue rovinose conseguenze nè dal parere delle opposizioni sociali. La Santa Alleanza capeggiata dal Partito Democratico e da Forza Italia, con la complice assenza – e il relativo silenzio – del Mdp, consegna all’Aula parlamentare con un leggiadro via libera la ratifica del Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA) ...
Miliardi alle banche, briciole per il reddito
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Il Consiglio dei ministri ha varato domenica 25 giugno 2017 in una riunione durata appena venti minuti il piano di salvataggio delle banche venete, Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, di fatto in fallimento dopo la pessima e truffaldina gestione dei potentati economici locali (Zonin in testa), nonostante il ricorso al Fondo Atlante. Per la cifra simbolica di 1 euro, Banca Intesa San Paolo ha così acquistato le due banche. In tal modo, la banca torinese si troverà a disporre di ...
Unicredit e le altre. La finanza e il clima
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Sì, c’è anche Unicredit, sebbene al trentesimo posto, molto indietro ai colossi di Bank of China, China Construction Bank e JP Morgan Chase, nella classifica mondiale delle banche nemiche del clima che finanziano come nulla fosse il settore dei combustibili fossili. Nel triennio 2014-2016, hanno concesso oltre duemila miliardi (290 per progetti legati agli extreme fossil fuels), Dopo gli accordi di Parigi, Unicredit ha quasi raddoppiato anziché diminuire i suoi investimenti ...
Il genere umano nel 2050 - Un ambiente per sviluppare la pace
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A Ovest di Jondal c’è Torsnes, così chiamata in riferimento a Thor con il suo Martello, il dio nordico della guerra, che è stata un centro dell’era vichinga dall’800 al 1050, 250 anni soltanto. Come mai un periodo così breve? Vittoriosa nelle incursioni e nella colonizzazione – Gardarike in Russia, Islanda, Groenlandia, Vineland in Canada. E poi: finito. Perché? Perché non avevano futuro. Il malvagio Loki aveva ucciso Baldur il Buono – vicino a Torsnes c’è Belsnes=Baldursnes. Erano condannati ...
Italia firma accordo per acquisto di nuovi F-35
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La scorsa settimana i rappresentanti di undici Paesi, tra cui l’Italia, hanno sottoscritto a Baltimore, negli Stati Uniti, un accordo preliminare (Memorandum of Understanding) per l’acquisto, nei prossimi 3 anni (2018-2020), di 440 cacciabombardieri F-35 per un valore di almeno 37 miliardi di dollari (oltre 33 miliardi di euro). Oltre all’Italia, erano presenti rappresentanti di Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia, Danimarca, Israele, Giappone, Olanda, Norvegia, Turchia e Corea del Sud ...
Greenfel Tower, il profitto fa stragi
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L’incendio alla Greenfel Tower di Londra, con le sue decine di morti, è un esempio lampante di omicidio di classe. L’accidentalità che ha innescato il fuoco non deve offuscare neanche per un secondo il fatto che i rivestimenti del grattacielo fossero stati realizzati con materiali scadenti e non idonei. E tutto ciò, nelle nostre ridenti e virtuose economie di mercato, non avviene per ingenuità o dimenticanza di sorta, bensì avviene come conseguenza di scelte economiche compiute al fine di realizzare più profitto ...