La crisi dell'Occidente
La crisi non ha sorprendentemente, almeno sino ad oggi, un nome “ufficiale” e riconosciuto. Se ti interessano i segnali economico-finanziari, sempre più evidenti, di questa crisi ...
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Quando la banca chiama
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Dopo aver gridato che i governi precedenti “erano al soldo delle banche”, con la pessima vicenda della Cassa di Risparmio di Genova, anche per il governo del “cambiamento” un altro nodo è venuto al pettine: è arrivato il momento di soccorrere con i soldi di tutti un istituto privato messo in ginocchio da un disegno criminale che serviva solo ad arricchire i vertici dell’istituto ligure. Naturalmente, l’Unione europea non ha nulla da obiettare ...
La poltrona aggiusta… La sconfitta della democrazia in Brasile all’inizio dell’era Bolsonaro
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Nel 1933 Adolf Hitler raggiunse il potere in Germania con un voto democratico. A fine 2018 l’ex capitano dell’esercito Jair Bolsonaro è stato eletto presidente del Brasile, ottenendo 57,4 milioni di voti, su 147 milioni di elettori. L’avversario nel secondo turno, rappresentante del PT (Partito dei Lavoratori), ex-ministro dell’educazione, ex-sindaco di San Paolo, nonché professore universitario, Fernando Haddad, ha ricevuto 47 milioni di voti ...
Le sfide del 2019 per l’Italia e l’Europa
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La debolezza del dollaro, la guerra commerciale tra Usa e Cina, le spinte populiste in Europa. Tanti elementi critici per l’economia che non promettono nulla di buono. Di fronte ad una possibile recessione non si può governare pensando solo agli umori istintivi degli elettori. I segnali delle ultime settimane fanno presagire che il 2019 sarà un anno duro. La vigilia di Natale ha registrato il peggior tonfo dei listini di New York, in grado di trascinarsi dietro le borse mondiali ...
Sovranisti e no. Tutti d’accordo
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Qualcuno, tra i più creduloni, se ne potrà stupire, ma quando si tratta di spianare la strada alla “libera” circolazione delle merci, la difesa dei “nostri” interessi, dei prodotti del “suolo patrio”, della salute degli italiani e dei diritti di chi lavora, si piegano ancora come canne al vento. A metà dicembre, il Parlamento europeo – con i voti di M5S, Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e di gran parte del Pd – ha dato il via libera allo Jefta, l’accordo di libero scambio tra Ue e Giappone ...
L'Europa sulla nuova Via della Seta
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Il progetto di Nuova via della Seta lanciato dal presidente della Repubblica popolare Xi Jinping nel 2013, prevede, tra le rotte terrestri, anche una rete di trasporti che arriva direttamente in Europa (in Germania e via Duisburg in Gran Bretagna e Spagna). Pechino ha bisogno di investire, e lo ha fatto attraverso acquisizioni, investimenti, non ultimo il porto nord europeo belga di Zeebrugge dopo quello del Pireo, e di rapporti diplomatici, oltre che economici, capaci di consolidare le relazioni tra Cina ed Europa ...
F-35: il governo celebra l’ottima tecnologia nell’anno più buio per i cacciabombardieri
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Il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo (M5s) ha promosso pubblicamente il discusso (e miliardario) programma di armamento “JOINT STRIKE FIGHTER”. “Un’affermazione al buio, senza alcun elemento a riprova”, secondo la Rete disarmo, che elenca i punti deboli della maxi-commessa. “Da tanti anni noi abbiamo parlato di questi F-35, credo anche in Italia in maniera spesso distorta. Invece bisogna realmente conoscere e valutare le informazioni. È un aereo che ha sicuramente un’ottima tecnologia ...
Primo semestre 2019 – Collera dei popoli, Balcani, fine del QE, Società veicolo, Brexit, elezioni… Europa: è iniziato il conto alla rovescia!
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Gilet gialli (Francia), manifestazioni pro e anti Brexit (Regno Unito), crisi politica tedesca (Germania), indipendentismo catalano (Spagna), battaglia sul bilancio (Italia), riforma della legge sul lavoro (Ungheria), patto di Marrakech e rimpasto di governo (Belgio)… la dimensione europea delle crisi sempre più violente che alimentano l’attualità dei paesi è impressionante. Da due anni, la crisi europea espressa e accelerata dalla conclusione del referendum britannico impone una vasta rifondazione del progetto europeo ...
Douce France
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La ribellione dei gilets jaunes nasce dal costo del carburante ma guardando il film di Agnés Varda sembra di vedere il prequel di questo racconto di una umanità radunata di sabato in sabato nei round-point della Francia per avere un ascolto, esistere, persone che si sentono esposte e non protette, immigrati inclusi. Dopo aver visto (al cinema) Visages villages di Agnés Varda e JR sapevo che non poteva finire così. Credo proprio che i Gilets Jaunes (GJ) siano il secondo tempo di quel film ...
Tanto tuonò che non piovve
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Le farsesca pantomima di questi due mesi mostra infine tutta la finzione, mediatica e politica, di un duello rusticano fra l’establishment europeo, avvinghiato al fiscal compact e al pareggio di bilancio, e le forze variamente populiste, sovraniste e nazionaliste che vi si contrappongono. Quel che unisce saldamente i contendenti è la persistenza delle politiche liberiste e di austerità e mentre il conflitto si riduce ai luoghi del comando da cui realizzarle ...
Un clima di grande ingiustizia
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Dopo due secoli di ingiustizie climatiche, è tempo che i paesi ricchi facciano spazio per i miliardi di persone che nel Sud del mondo non hanno ancora accesso ai servizi fondamentali sanciti dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile formulati dall’ONU nel 2015. L’idea che i paesi poveri possano seguire la stessa traiettoria di industrializzazione tracciata dall’Occidente così che un giorno tutto il mondo possa avere lo stesso attuale stile di vita dell’europeo medio dimostra la follia del nostro presente sistema economico ...
Alta velocità, “illusione” di un successo. I casi di Italia e Spagna
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Infrastrutture progettate in maniera “eccessiva e ridondante”, con costi altissimi per nuove stazioni “monumentali” e in alcuni casi la tendenza a sovrastimare la domanda. Uno studio scientifico ha messo a confronto i due “mega-progetti”, tra luci e ombre. Intervista al professor Paolo Beria, uno dei curatori. I progetti di rete dell’Alta velocità dell’Italia e della Spagna sono un plastico esempio di “illusione di successo”, perché ...
Gli effetti dei cambiamenti climatici sull’indebitamento degli Stati. Il caso delle “piccole isole”
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I micro-Stati insulari si trovano in una situazione paradossale: il loro stile di vita ha un impatto trascurabile sulle emissioni responsabili del climate change. Eppure, non solo ne pagano le conseguenze dirette, ma sono costretti a indebitarsi ulteriormente per ripagarne i danni. La denuncia di Jubilee Debt Campaign in occasione della Cop24 riguarda la situazione in cui si trovano 29 Paesi che rientrano sotto la categoria di Small Island Developing States ...
I costi dell’austerity. Lezione greca
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“Ce l’avete fatta! Congratulazioni alla Grecia e al suo popolo per aver concluso il programma di assistenza finanziaria. Con grandi sforzi e con la solidarietà dell’Europa avete colto il momento”. Con questo tweet il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha festeggiato la fine ufficiale del terzo programma di aggiustamento strutturale il 20 agosto 2018. Ma mentre l’era dell’austerity della Grecia è consegnata alla storia, le cicatrici di otto anni di tagli feroci ai salari, ai redditi e alla spesa sociale ...
La decrescita necessaria
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Da molti decenni il divario economico tra ricchi e poveri dilaga tra i continenti come all’interno di ogni nazione. I dati macroscopici, oltre 4 miliardi di persone vivono con niente e una decina di nababbi possiede la ricchezza di mezzo pianeta, sono tanto noti quanto ignorati nei fatti. La sola strategia per ridurre la povertà attuata da chi detiene il potere di decidere è aumentare la crescita del Pil, ma i suoi rendimenti sono distribuiti in modo che il 60% più povero dell’umanità riceva solo il 5% ...
Torino: il Comune rinegozia i mutui e paga 52 milioni di interessi in piu' alle banche
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L’Assessore al Bilancio chiede al Consiglio Comunale di Torino di accettare le nuove condizioni finanziarie sul debito, proposte dalle banche, per allentare di poco la corda al collo del Comune rappresentata dal suo debito. E lunedì prossimo il Consiglio voterà due delibere melliflue e fuorvianti, che da un lato trattano con stile mieloso un problema drammatico qual è quello del debito pubblico e dall’altro danno l’idea di un ruolo attivo del Comune che invece è di acquiescenza al volere delle banche ...
Europa dei popoli o delle banche
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Dieci anni fa la peggiore crisi finanziaria della storia recente raggiungeva il suo culmine, con il fallimento della Lehman Brothers. Una crisi esplosa negli USA ma che ha rapidamente contagiato l'intero pianeta, e l'Europa in particolare. Politici e istituzioni di tutto il mondo dichiararono all'unisono che le cose sarebbero cambiate, con un impegno a chiudere una volta per tutte il casinò finanziario. Dieci anni dopo, a che punto siamo? Non solo le promesse sono state disattese, ma ...
Geopolitica delle religioni – 2020: lo scontro dei mostri di Frankenstein
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I milioni di dollari riversati in America meridionale dalla chiesa evangelica stanno per far pagare la propria parte all’ottava potenza economica mondiale (Brasile) visto che la prima (USA) lo ha già fatto. In Africa sono i pentecostali a diffondere il loro odio verso l’altro tentando di mettere gli aficionados ai governi. La sesta potenza mondiale (l’India) e la sua enorme diaspora rivela, dal canto suo, un radicalismo indù in nome del quale cristiani e musulmani vengono sacrificati per poco ...
Big Pharma e la privatizzazione del Ssn
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Dal 1978 al 2018: 40 anni di storia del farmaco. E la vera storia del Sovaldi risolutivo contro l’epatite C: un caso destinato a ripetersi se non si immagina una negoziazione dei prezzi economicamente sostenibile per la collettività. Se è vero che le parole recano spesso tracce di altri significati, la storia del farmaco negli ultimi quarant’anni racconta di tradimenti. Possiamo dire che la parola farmaco è divenuta nel tempo paradigma di un’ambivalenza semantica che ...
Precisazione sul Programma F-35: ad oggi nessun dimezzamento confermato
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In queste ore viene diffuso un articolo online secondo il quale il Governo avrebbe deciso di “rinunciare a metà dei caccia F-35”. Allo stato attuale degli atti politici e tecnici e dei documenti ufficiali che risultano al nostro Osservatorio Mil€x non ci pare di poter confermare come reale una tale notizia. L’articolo in italiano sembra infatti travisare di molto quella che è la fonte originale della notizia (Defense News di quattro giorni fa) ...
L’Argentina aspetta la tempesta e il G20
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L’Argentina è di nuovo sull’orlo di una crisi economica e politica tremenda, che potrebbe essere perfino più devastante di quella del 2001. Il peso è in caduta libera rispetto al dollaro, le speculazioni finanziarie dilagano e il governo del saccheggio di Mauricio Macri raccoglie quel che ha seminato, ma annuncia misure ancor più draconiane dopo aver ottenuto dal Fmi un prestito record di oltre 57 miliardi dollari. Oltre un terzo della popolazione vive intanto già in povertà ...
Se il Sistema Torino deve difendersi
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La manifestazione sitav è andata come doveva andare: numeri alti come annunciato, cronache giornalistiche cotonate, un’ora di discorsi mirabolanti e tutto nei tempi prestabiliti, dalle 11 alle 12 e poi tutti a casa belli soddisfatti. Dal Pd a Forza Italia, passando dai sindacati a Forza Nuova, con lo sponsor esplicito di tutti i quotidiani (Repubblica menzione speciale) e di associazioni di imprenditori della Torino bene hanno riempito la piazza ...
Audizioni Utilitalia e gestori: quante mistificazioni sulla legge per l'acqua
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Martedì 6 e mercoledì 7 novembre presso la Commissione Ambiente della Camera si sono svolte le audizioni di Utilitalia e di diversi gestori in merito alla legge “Disposizioni in materia di gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque”. Intendiamo denunciare la mistificazione che è stata fatta nel corso delle audizioni. In primis, è evidente che l’attuale assetto di gestione non è assolutamente in linea con l’esito referendario del 2011 ...
Referendum Atac, le favole del Sì
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I nostri amici del Coordinamento romano Acqua Pubblica hanno preparato un sintetico e brillante vademecum per ricordare le ragioni del No al referendum dell’11 novembre sul trasporto cittadino. Lo presentano così: “Ci sono favole a lieto fine, e favole inventate per mala fede, o mala informazione, o per speculare sui servizi pubblici. A noi piacciono le prime e intendiamo raccontarle con chiarezza, come abbiamo fatto nel Referendum 2011 contro la messa a gara dei servizi pubblici locali ...
Debito pubblico e politica: una lunga relazione pericolosa
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Dall’unificazione nazionale agli effetti delle politiche monetarie di Ronald Reagan. Passando per la Francia di Napoleone III, Giolitti, Mussolini e Ciampi. Ecco quando e perché il debito ha condizionato la politica e la politica (ora più che mai) ha condizionato il debito. Il debito pubblico ha sempre avuto, nella storia italiana, un fortissimo peso politico, condizionando le scelte di governi e parlamenti. Già negli anni successivi all’unificazione nazionale, la presenza di un forte debito ...
Sì dell’Italia all’accordo UE-Vietnam. Il governo tradisce (ancora) le promesse
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Dopo gli inspiegabili sì ai trattati di libero scambio Unione europea-Giappone (JEFTA) e Unione europea-Singapore, venerdì il Ministero dello Sviluppo Economico ha nuovamente stupito le tante organizzazioni della società civile che si aspettavano un cambio di rotta. Il Sottosegretario con delega al commercio estero, Michele Geraci, ha dato infatti il via libera per l’Italia alla firma europea dell’accordo Ue-Vietnam. E di bocciare il CETA non si parla più ...
Brasile all’estrema destra, una vendetta di classe
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Il Brasile, sesta economia al mondo, in mano a un presidente come Bolsonaro, sodale di Bannon, nostalgico della dittatura. Ma non è su corruzione e sicurezza che la classe media l’ha scelto, è per paura di perdere i “lussi”. E i ricchi per privatizzare terre e servizi. Il Brasile, la sesta economia del mondo, ha votato e nel secondo turno delle presidenziali di domenica 28 ottobre non ha invertito la rotta che sembra portarlo – e di corsa – verso una democrazia censuaria nel migliore dei casi ...
Il grande business del debito italiano
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Fa scandalo la richiesta del governo di portare il rapporto deficit/pil al 2,4% e così si alimenta una campagna mediatica – a destra come a sinistra – che mira a spianare la strada alla speculazione finanziaria. In base ai nudi dati economici, l’Italia non è affatto a rischio di insolvenza. All’elevato debito pubblico, infatti, fa da contraltare uno dei più bassi valori del debito delle famiglie e delle imprese. Se poi aggiungiamo il surplus commerciale l’allarme lanciato ...
Fine 2018: Il momento della verità… o come l’ASEAN salverà il mondo
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Rafforzamento della relazione transatlantica, manipolazioni da una parte all’altra, schermaglie tra unità navali cinesi e americane nel Mare della Cina, guerra commerciale, presa di potere di estreme destre rigide, grossi campanelli d’allarme sui mercati finanziari … Sembra proprio che il mondo sia sul punto di cambiare in qualcosa di radicalmente nuovo: esplosione dei mercati? Guerra fredda? Guerra calda?… O il travaglio del parto?
Quanto potranno inquinare le auto?
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Il futuro dell’auto è segnato da incertezze su tecnologie, mercati e sui vincoli che verranno per le emissioni inquinanti. La Germania spinge l’Europa a rallentare i cambiamenti in programma. Certamente, come è del resto ampiamente noto, oggi l’industria dell’auto è soggetta a dei cambiamenti molto accentuati e molto rapidi. Da una parte si assiste a una continua accelerazione nella crisi della motorizzazione diesel e a progressi altrettanto veloci nel decollo dell’auto elettrica ...
La guerra occultata dell’estrattivismo
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Difendere la terra, a cominciare da quella dei territori in cui si vive, proteggere le relazioni sociali e con la natura non assoggettate alle insaziabili esigenze di estrazione del valore, ovunque e a qualsiasi prezzo, è da tempo un atto di resistenza a una guerra. Una guerra non apertamente dichiarata ma violenta e implacabile, come dimostra il livello di repressione messo in atto dagli apparati degli Stati quando si tratta di proteggere gli interessi dell’industria mineraria in Perù ...
“Visti d’oro”: ecco come l’Europa apre le porte a corrotti e a criminali
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Da Malta alla Spagna, numerosi Paesi Ue vendono passaporti o permessi di soggiorno a stranieri facoltosi in cambio di investimenti: un mercato che negli ultimi dieci anni ha sfiorato i 25 miliardi di euro. Transparency International e Global Witness hanno messo in fila le falle dei “Golden visas”, evidenziando scarse procedure di verifica e altissimo rischio corruzione. “Le porte dell’Europa sono aperte ai criminali e ai corrotti grazie all’opaco e mal gestito schema dei ‘visti d’oro'” ...
Genova e la storia di una privatizzazione
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Storia dell'ingegner Morandi, della Gronda, di una città spaccata e di una privatizzazione. Perché per la manutenzione ordinaria del ponte Polcevera sono stati spesi 24 milioni di euro dal 1982 ai nostri giorni: il 98% prima del 1999, quando le autostrade erano pubbliche. Il nuovissimo cavalcavia sul Polcevera fu inaugurato a Genova il 31 luglio 1967. Da Saragat. Sei mesi prima, in gennaio, era crollato il famoso ponte di Ariccia, cittadina presso Roma, sull’Appia ...
Società in crisi
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Le politiche neo-liberiste hanno implicato, da questo punto di vista, una colossale regressione. Vi siamo tuttora immersi, con l’aggravante che le forze politiche che avevano sostenuto le lotte di classe per i diritti di cittadinanza, da quelli politici a quelli economici e sociali, sono diventate inconsistenti o sono state assimilate dall’ideologia dominante. Il neo-liberismo è stato il tentativo di risolvere in modo illiberale la crisi dell’accumulazione capitalistica ...
Il doppio regalo che riceveranno i ricchi
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Natale non è poi così lontano, perché non pensare a un bel dono per i ricchi? Abbassare le tasse sui redditi alti e finanziare le spese sociali a debito è il doppio regalo che prepara il governo del “cambiamento”. Il primo, c’è chi lo chiama flat tax, è un sistema fiscale piatto, che in sostanza evita di far pagare di più a chi più ha. Il secondo regalo, all’insegna della spesa sociale a debito, fa crescere i portafogli già colmi con gli interessi riscossi sui prestiti che lo Stato deve chiedere per ...
Quanto ci è costata fino ad oggi la guerra in Afghanistan?
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Afghanistan. Un territorio che, dal 2001, è teatro di numerosi conflitti. Una guerra in cui anche l’Italia ha preso parte e prende parte. Ma quanto è costato alle casse del nostro paese imbracciare armi e fucili? Milex – Osservatorio sulle Spese Militari ha provato a dare una risposta a questa domanda tracciando un quadro generale sull’argomento. Nel rapporto “Afghanistan. Sedici anni dopo”, pubblicato nell’ottobre 2017, si legge infatti: «Partiamo dalla premessa che calcolare in modo preciso ed esaustivo ...
Lo stato delle cose nel Messico in rovina
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Il Messico è stato condotto per decenni letteralmente alla rovina. Oggi, perché i capitali finanziari realizzino profitti straordinari e si mantenga l’equilibrio macroeconomico che esige il FMI, gran parte della gente deve (e dovrà) lottare per la sopravvivenza. Milioni di persone sono dovute fuggire per andare a cercare di rifarsi una vita altrove. La corruzione e la violenza che devastano il paese non riguardano soltanto i vertici. Sono partite da lì, ma adesso investono la società intera ...
La capitale mondiale dei droni
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Oltre cinquecentocinquanta attacchi con missili a guida laser e Gps; centinaia di omicidi extragiudiziali di presunti “combattenti Isis”; top secret il numero delle “vittime collaterali”, donne, bambini, anziani rei di essersi trovati nel luogo sbagliato al momento sbagliato. Questo il bilancio ufficiale delle operazioni in Libia condotte dal 2011 dalle forze armate Usa con l’utilizzo dei droni killer buona parte dei quali decollati dalla base aerea siciliana di Sigonella (Siracusa), ormai nota in ambito militare come la “capitale mondiale dei droni” ...
I (brutti) fratelli del CETA: conoscerli per evitarli
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Non c’è soltanto il CETA a richiedere la massima attenzione del governo italiano. La Commissione europea sta infatti portando avanti una pletora di accordi di libero scambio con paesi o blocchi di paesi di tutto il mondo. L’impianto generale è sostanzialmente lo stesso del trattato tossico Ue-Canada, così come i tanti potenziali effetti negativi. Per offrire un quadro completo ai cittadini e alle istituzioni, la Campagna Stop TTIP Italia lancia oggi “Dalle dichiarazioni ai fatti: perché dobbiamo fermare il CETA e tutti i suoi (brutti) fratelli“ ...
A cosa assomiglierà la relazione transatlantica che sta preparando Donald Trump?
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Attualmente, la multipolarizzazione del pianeta passa per la fase di bipolarizzazione anticipata dal 2009 qualora l’Europa non riuscisse a riposizionarsi in modo intelligente nella chiara consapevolezza della grande riconfigurazione geopolitica globale. Dopo essersi occupati del Medio Oriente (al momento senza successo poiché il regime iraniano non ha ancora ceduto – anche se le sanzioni cominceranno a essere messe in pratica a novembre), gli Stati Uniti di Trump hanno cominciato seriamente ...
Tap, l’analisi costi-benefici non esiste
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Ricordate la recente lettera al governo del Movimento No Tav, che ha svelato come lavori e burocrazie per la Torino-Lione siano molto attivi, nonostante diversi annunci? In Salento, fanno sapere i No Tap, pare che le cose non siano molto differenti. Intanto per i “grandi” media non ci sono dubbi: i vantaggi dell’opera sono certi, peccato che, ora è ufficiale, l’approvazione dell’opera Tap sia avvenuta senza attivare alcuna analisi, documentabile e verificabile, degli effettivi benefici ...