La crisi non ha sorprendentemente, almeno sino ad oggi, un nome “ufficiale” e riconosciuto. Se ti interessano i segnali economico-finanziari, sempre più evidenti, di questa crisi ...

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L’asse Mosca-Pechino a tutta velocità contro il dollaro

Se c’è l’intento occidentale di spingere la Russia e la Cina, una superpotenza delle risorse naturali (anche se “un po’ usurata”) e l’altra superpotenza del capitale fisso/lavoro produttivo (ance se “con capitale sbilanciato e credito gonfiato”) a marginalizzare il dollaro e incoraggiare l’uso di rublo e renminbi nel commercio bilaterale, allora le cose vanno sicuramente “secondo i piani” ...

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La maggioranza delle rivoluzioni ha avuto come origine il peso del debito come detonatore

Sì, la storia è piena di questi episodi. La maggioranza delle rivoluzioni, che molte volte passano come culturali o religiose, ha avuto l’oppressione del Debito come detonatore. Figure storiche e leaders religiosi come Gesù hanno lottato contro le disuguaglianze che causano il debito, che alcune volte si conclude con la schiavitù di alcuni componenti della famiglia al fine di saldarlo ...

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GEAB 83 - Sommario - La risposta degli Stati Uniti sale d'intensità: scatenare una guerra fredda per meglio annettersi l'Europa

Quando, nel Novembre del 2013, la Russia chiese all’UE dei negoziati a tre – in materia di accordi di libero scambio fra l'Ucraina e i suoi due vicini [Russia e UE], per trovare un’intesa che fosse accettabile da tutte le parti interessate – [la Russia] riconosceva la stabilità, l'integrità e l'indipendenza dell'Ucraina, che avrebbe conservato [senza obiezioni] il suo ruolo di collegamento fra Europa e Russia ...

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L’utopia delle multinazionali

Fino ad oggi le grandi imprese sono state costrette a influenzare stati e media per spremere i cittadini e convincerli di essere soltanto dei consumatori. Se venisse approvato il Transatlantic Trade and Investment Partnership (T-Tip, imposto dagli Usa all’Ue), hanno svelato in queste settimane i movimenti antiliberisti, di fatto il totale protagonismo politico delle grandi multinazionali sarebbe diretto e ancora più aggressivo ...

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La bolla a orologeria della finanza

Che si guardi sul lungo, sul medio o sul breve periodo, emerge l’ipetrofia di una finanza sempre più scollegata dai fondamentali dell’economia. Ma per le istituzioni il problema sono i debiti pubblici, non della finanza privata e siamo noi a dovere accettare misure di austerità. Una bolla finanziaria è uno scollamento tra il valore effettivo degli strumenti finanziari e quello che dovrebbe risultare dai fondamentali dell’economia. Come osservare se ci troviamo in presenza di una tale situazione? ...

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"Taglio" degli F-35: in Italia si dubita, negli USA si fa

Mentre il Governo Renzi non sceglie ancora una strada di riduzione delle spese militari, negli Usa si riducono gli ordini di F-35. Che continuano a sperimentare problemi tecnici importanti che causano ulteriori ritardi e costi. Su quanto è accaduto in questi giorni relativamente all'ipotizzato, e poi non annunciato, taglio dei caccia F-35 italiani si può (quasi) scomodare il grande Bardo (William Shakespeare): poco rumore per nulla ...

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Londra, è in arrivo una nuova bolla finanziaria?

Sono ormai mesi che a Londra si parla di una nuova bolla immobiliare, ed in effetti i dati lasciano pochi dubbi: mese su mese, l’aumento dei prezzi delle case è stato dell’1.1% a Londra, mentre quello annuale è di oltre il 15% (9.4% a livello nazionale), il tutto mentre i salari crescono circa dell’1% annuo. Una salita vertiginosa ma non certo estemporanea – ed anzi in linea con la storia degli ultimi trent’anni ...

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La guerra sporca agli enti locali

La querelle nata in questi mesi – e divenuta drammatica in questi giorni- intorno al decreto cosiddetto “Salva Roma”, dimostra come uno dei nodi cruciali della guerra alla società, dichiarata dalle lobby finanziarie con la trappola della crisi del debito pubblico, veda da subito al centro gli enti locali, i loro beni e servizi, il loro ruolo ...

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Roma è salva, l'Italia dei Comuni ha perso

Il "Salva Roma" è legge, e costerà al Paese 570 milioni di euro. Il default era da scongiurare, ma quanto deciso impone una riflessione: le risorse stanziate, infatti, peseranno sui saldi dei trasferimenti dallo Stato agli altri Comuni italiani, danneggiando così i contribuenti degli enti virtuosi. Dopo due tentativi andati a vuoto, alla fine il decreto “Salva Roma” ha preso corpo e rappresenta un’indubbia sconfitta ...

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Bad bank: chi rimane con il cerino in mano?

Una “bad bank” per fare ripartire il credito e l'economia, togliendo buona parte dei crediti deteriorati dai bilanci delle banche. Bella l'idea di levarli da lì. Ma malgrado i giochi di prestigio a cui ci ha abituato la “finanza creativa”, è difficile nascondere sotto il tappeto 150 o forse 300 miliardi di euro. 150 miliardi di euro di sofferenze, 300 miliardi di crediti deteriorati. Questa la situazione delle banche italiane ...

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Il colpo di teatro

Messi all’angolo dal Patto di stabilità, gli enti locali cedono a un fondo ad hoc di Cassa depositi e prestiti i propri immobili di pregio: accade tutto in un mese, e i rogiti vengono registrati tra Natale e Capodanno. Un intervento da 190 milioni. Il caso Venezia: il Comune vende l'ex Ospedale a Mare del Lido, compreso il padiglione Marinoni, al centro di un progetto di riqualificazione autogestita ...

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Una Nato nel commercio

Dal 10 al 14 marzo i negoziatori delle sue sponde dell’Oceano Atlantico si incontreranno per spingere sulla svendita nei nostri diritti. In Italia è partita da qualche mese una mobilitazione  contro il Trattato di liberalizzazione degli scambi e degli investimenti tra Europa e Stati uniti (T-Tio). Pubblichiamo un articolo di Alex Zanotelli sulle conseguenze della “più grande ‘Statua Imperiale’ mai eretta” ...

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F35: i numeri di un programma sbagliato

Nuovo rapporto sul programma Joint Strike Fighter della campagna "Taglia le ali alle armi". L'Italia ha già speso 721 milioni di euro nelle fasi di acquisto, e se verrà confermato l'impegno per 90 cacciabombardieri investirà -in tutto- oltre 60 miliardi di euro.  "Taglia le ali alle armi" è una campagna che, dal 2009, dice no all'acquisto dei cacciabombardieri F-35. Nei giorni scorsi, ha presentato un nuovo rapporto sul programma Joint Strike Fighter (che potete leggere in allegato) ...

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GEAB 82 - Sommario - 2014: la crisi sistemica globale riprende il suo corso "normale"

La valanga di liquidità che la Fed ha emesso nel 2013 attraverso il Quantitative Easing [QE], ha permesso il risveglio delle logiche del “mondo di prima”: il debito, le bolle, la globalizzazione, la finanziarizzazione ... ma è stato sufficiente un lieve rallentamento nell’astronomica quantità di denaro creata ogni mese dalla Banca Centrale degli Stati Uniti perché la crisi, sepolta sotto cumuli di liquidità, abbia ripreso vigore ...

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Banche da legare

L'Europa impone durissimi piani di austerità a Stati e imprese, mentre la Bce presta oltre mille miliardi di euro all'1 per cento alle banche private. Dobbiamo riportare la finanza al servizio dell'economia. Il Parlamento europeo che uscirà dalle elezioni di maggio dovrà darsi parecchio da fare per invertire la rotta. «È l'Europa delle banche». Uno slogan che riassume un sentimento sempre più diffuso. L'Europa del Fiscal Compact, del Two Pack, del Six Pack, dei vincoli di bilancio ...

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La povertà in Gran Bretagna e i suoi nemici

La cultura neoliberista dominante, per rendere più digeribile il fenomeno della crisi alle masse, cerca da tempo di far passare dei segnali  tranquillizzanti e distensivi sulla questione. Così un primo messaggio diffuso da tempo è quello che si tratta di un fenomeno naturale e che, come in tutti i fenomeni naturali, la colpa delle difficoltà non è di nessuno e, d’altro canto, non di si può fare niente per farlo passare ...

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Caccia alla notizia

Dagli Stati Uniti d'America all'Italia, le informazioni sul programma F-35 si rincorrono con dubbia attendibilità, complice anche la scarsa trasparenza del ministero della Difesa. Una sola cosa è certa: è sempre più chiara la mancanza di senso per l'acquisto dei caccia. La storia degli F-35 è tormentata, e garantisce ogni giorno nuovi colpi di scena, favoriti soprattutto dall'opacità della comunicazione da parte dei funzionari della Difesa ...

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Una risposta al comunicato di Bankitalia

Dopo il nostro articolo sulla "privatizzazione del signoraggio", l'Istituto di via Nazionale smentisce che la rivalutazione del suo capitale sia un regalo alle banche. Ma se l’attività della Banca è una funzione pubblica per quale ragione allora le banche pretendono di vantare un diritto di partecipazione ai suoi utili? Per quanto il documento della Banca d’Italia sviluppi molte considerazioni note e condivisibili non contiene una risposta convincente alla questione cruciale ...

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L'economia brasiliana a un bivio

Nonostante la diminuzione del tasso di crescita del Pil, il livello di disoccupazione nel paese scende mentre i salari crescono ad un ritmo abbastanza sostenuto. Chi si è occupato in qualche modo dello sviluppo dell’economia brasiliana in questi ultimi anni non può non essere rimasto colpito dal netto contrasto registrabile, da una parte, tra una riduzione significativa nei tassi di sviluppo recenti dell’economia del paese e invece, dall’altra, dall’andamento ancora molto favorevole, a tutti i livelli, del suo mercato del lavoro ...

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Banca d'Italia: un regalo per le banche

Le azioni di Bankitalia spa valgono 7,5 miliardi di euro. Ma fino al 23 dicembre, quando è stato modificato lo statuto, il capitale in mano a una sessantina di soggetti era "quotato" 156mila euro. Dopo la conversione in legge del dl 133/2013, due soci dovranno dismettere quote: sono Unicredit e Intesa Sanpaolo, che dall'operazione incasseranno plusvalenze miliardarie. Mentre l’Italia fa i conti con le “sofferenze” degli istituti di credito ...

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F-35: il ritardo è servito

In anteprima per Altreconomia l'analisi del documento del Pentagono che analizza le problematiche del programma degli F-35 e lancia un forte allarme sui rischi di ritardo. L'Italia potrebbe aver iniziato ad acquistare velivoli che non hanno raggiunto le caratteristiche e specifiche tecniche previste dal contratto. Continuereste a dire di sì ad un progetto problematico, sia dal punto di vista tecnico che dei costi, senza metterlo davvero e sensatamente in discussione? Probabilmente no ...

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Il trattato intrattabile

Dopo lunghe e segrete trattative, l'accordo transatlantico tra Usa e Ue per la liberalizzazione di commercio e investimenti è in dirittura di arrivo. È stato chiamato la Nato del commercio, spalanca le porte alla deregulation e lascia mani libere alle multinazionali. A Marzo a Bruxelles, poco prima delle elezioni europee di maggio dove c’è il rischio di un’impennata dei partiti euro-scettici, si aprirà il quarto round del mega-negoziato Usa-Ue ...

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La linea Lione-Torino è una follia

Il traffico di passeggeri e merci è in calo e i ricavi dell’alta velocità sotto le Alpi copriranno meno del 10 per cento dei costi. La Francia e l’Italia si preparano a spendere più di 26 miliardi di euro per una linea ferroviaria ad alta velocità che collega Lione e Torino, con un tunnel lungo cinquanta chilometri. Si stenta a crederlo. Tutti gli studi indipendenti hanno dimostrato che questo progetto faraonico è una follia ...

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L'eta della crescita è finita

La crisi pare infinita, e anche l'ex Segretario Usa al Tesoro parla di "Grande stagnazione". La proposta degli economisti ortodossi resta quella di promuovere la ripresa della crescita imponendo investimenti in tecnologia -come i Google Glass-, non necessariamente produttivi. Una sorta di "keynesismo terminale" che non tiene conto dei limiti del Pianeta. Il 14 novembre scorso - davanti alla platea degli esperti del Fondo Monetario Internazionale ...

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Lockheed Martin e occupati dagli F-35: i conti non tornano

Uno studio pubblicato negli USA dimostra come la stime di ritorno occupazionale per il Joint Strike Fighter sarebbero state gonfiate. E rilancia le critiche ai dati utilizzati anche in Italia per giustificare questo acquisto miliardario. Lockheed Martin ha probabilmente sovrastimato (raddoppiandoli!) i posti di lavoro generati dal programma Joint Strike Fighter di produzione dei cacciabombardieri F-35. E' quanto emerge da un nuovo report ...

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Tutto quel che (non) ci ha insegnato la crisi

La crisi scoppiata ufficialmente nel 2007-2008 ci ha insegnato molte cose. Tra l’altro, essa ci ha svelato chiaramente la reale struttura del potere esistente nelle società occidentali, che è apparso molto concentrato in una ristretta oligarchia politico-industrial-finanziaria; ci ha mostrato anche, altrettanto chiaramente, le crescenti differenziazioni di reddito e di ricchezza che tale struttura genera nei vari paesi ...

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GEAB 81 - Sommario - Caos politico mondiale, "smog" statistico, rischio di esplosione del mondo finanziario ...

Nei primi mesi del 2014, tutti i proiettori saranno puntati sull’Eurozona, sulla Cina, sulla Russia e sui BRICS dove, con incredibile rapidità, vengono progettati gli strumenti per modellare il “mondo del dopo”, cui il "mondo di prima” sta passando la mano. Permane, tuttavia, il rischio di un’esplosione, dovuta al surriscaldamento del mondo finanziario, provocato dagli incredibili squilibri americani ...

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Stop TTIP

Il 13 febbraio 2013, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama e i leader dell’Unione Europea si sono impegnati ad avviare negoziati per unaccordo transatlantico per il libero commercio e la libertà degli investimenti (TTIP). Come sempre, i negoziati vengono tenuti segreti all’opinione pubblica, mentre vi sono direttamente coinvolti oltre 600 rappresentanti delle multinazionali. Si tratta del tentativo di costituire la zona più grande di libero scambio sull’intero pianeta ...

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Tre accordi storici (e discutibili)

Dall'intesa sull'unione bancaria siglata a Bruxelles alla Volcker rule, varata negli Usa, per il controllo del sistema finanziario. Cronaca di tre accordi a perdere. Se dovessero dar retta a tanti politici e a tanti media in giro per il mondo, gli studiosi dei prossimi decenni avrebbero moltissimo lavoro da svolgere per raccontare adeguatamente dei tanti accordi presunti “storici” che si vanno concludendo negli ultimi tempi nel mondo occidentale ...

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La natura dell'inganno e la cecità del potere

Le condanne nei confronti del sistema bancario responsabile di manipolare i tassi Euribor e Tibor dimostrano nuovamente che il mercato non è in grado di controllare e regolare meccanismi che portano ad imbrogliare. Lo sappiamo, ma non tendiamo a non accettarlo. Finché non lo faremo, però, non saremo in grado di proteggerci dagli effetti nocivi di un'economia sfrenatamente egotista ...

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Storia di un secolo (e quasi due)

La produzione mondiale, il commercio globale e la rete di Internet che avviluppa tutto. I rapporti tra i Sud e i Nord del pianeta nel rapporto del Programma per lo sviluppo umano delle Nazioni Unite. Lo sviluppo umano passa attraverso l’ascesa del Sud. E anche il nostro futuro muove da lì. Sono passati molti mesi da quando il 14 marzo a Città del Messico è stato presentato il Rapporto dell’Undp (Rapporto del Programma per lo sviluppo umano delle Nazioni unite) per il 2013 ...

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Reazione 005 su esito Emendamento TTF nella Legge di Stabilità

“La difficoltà di accesso ad occupazione e sane attività produttive sta portandoci pericolosamente verso l’illusione che la scorciatoia dell’azzardo, della scommessa sportiva e della speculazione può risolvere i nostri problemi. La timidezza del Governo verso queste realtà con l’accantonamento dell’emendamento alla  Tassa sulle Transazioni Finanziarie non inverte questa tendenza” è questa la reazione della Campagna ZeroZeroCinque di fronte al ritiro dell’emendamento 1.866 ...

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GEAB 80 - Sommario - Le valute, la geopolitica, l’immobiliare, la finanza … 2014: la “grande ritirata” americana

Il 2013 termina su un “mondo del passato” dalle mura totalmente fessurate. Il 2014 sarà spietato, e di quel mondo non resteranno che delle rovine. Seppur in pieno caos, tuttavia, il “mondo del futuro” sta già muovendo i suoi primi passi. Le “potenze del futuro” riempiranno rapidamente il vuoto lasciato dalle “potenze geopolitiche del passato” ...

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Dalle piazze dei forconi ad una strategia per il cambiamento

La grande crisi sistemica globale che ci coinvolge tutti quanti, in forme diverse, su scala mondiale, continua ad avanzare inesorabilmente producendo decine di migliaia di rivolte un po’ ovunque (Grecia, Spagna, primavere arabe, India, Cina, Brasile, Occupy negli USA, ecc.) e quella dei “forconi” è solo l’ultimo degli esempi, che colpisce in questi giorni l’Italia. Questa crisi globale è prodotta dall’incompatibilità del modello di economia capitalista neoliberista con ...

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Le ragioni finanziarie della crisi dell’euro

Secondo alcune stime le necessità di ricapitalizzazione del sistema bancario europeo possano essere valutate tra 1,0 e 2,6 trilioni di euro, una somma colossale. Per valutare cosa si possa fare in concreto per risolvere la crisi dell’euro e dell’eurozona, bisogna analizzare le vere ragioni delle difficoltà presenti. L’analisi appare complessa ed a noi pare che le motivazioni della crisi debbano essere analizzate ad almeno cinque livelli contemporaneamente ...

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Dove va l’economia globale?

Guardiamo i BRICS, 45% della popolazione mondiale, 25% del Prodotto Mondiale Lordo (PML). NO alla diseguaglianza e allo sgocciolamento dall’alto: il Brasile con Lula-Rousseff, la Russia con la rivoluzione, la Cina che innalza i ceti bassi, il SudAfrica che spezza l’apartheid. L’India ha un po’ di sgocciolamento, ma muri sociali troppo forti da abbattere. L’Indice di Protezione Sociale della Banca dello Sviluppo Asiatica è tre volte più alto in Cina che in India ...

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Detroit, la bancarotta del sistema

Con una sentenza interamente politica e dalle chiarissime connotazioni di classe, un giudice fallimentare americano nella giornata di martedì ha stabilito la legittimità della procedura di bancarotta presentata da Detroit, dando di fatto il via libera all’assalto alle pensioni di decine di migliaia di ex dipendenti pubblici e alla liquidazione dei rimanenti beni cittadini. Quello della metropoli del Michigan è il fallimento municipale più importante della storia degli Stati Uniti ...

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Politica al servizio della finanza?

Prima Chiamparino alla Fondazione Sanpaolo, ora Fassino e Saitta alla Cassa Depositi e Prestiti. Al sindaco e al presidente della Provincia chiediamo di non prestarsi a rompere quello che è ormai rimasto l'ultimo grande salvadanaio del nostro paese. Apprendiamo della nomina di Piero Fassino nel Consiglio di Amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti, sindaco del Comune più indebitato d'Italia e Presidente  dell’Associazione Nazionale Comuni  Italiani ...

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La crisi e il ruolo delle banche centrali

In un periodo di basso sviluppo economico e di basso livello di inflazione, in cui la politica è sostanzialmente assente, le banche centrali si sono viste affidare obiettivi sempe più ampi. Due articoli recenti scritti da due dei più noti esperti e divulgatori di cose finanziarie a livello internazionale ci possono aiutare a riflettere in generale sulla situazione attuale delle banche centrali, almeno in occidente, e sulle politiche che in particolare dovrebbe seguire oggi la Bce ...

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Il compleanno amaro di Cassa depositi e prestiti

A dieci anni dalla trasformazione in società per azioni, Cdp si scopre profondamente cambiata. Da "banca" degli enti locali è diventata una holding  vocata al profitto. Nel libro "La posta in gioco" -di cui pubblichiamo l'introduzione- gli autori ne raccontano mosse e investimenti, proponendo di cambiarli. Perché i soldi per uscire dalla crisi ci sono, e la 'posta in gioco' è il futuro del nostro Paese ...

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