La crisi dell'Occidente
La crisi non ha sorprendentemente, almeno sino ad oggi, un nome “ufficiale” e riconosciuto. Se ti interessano i segnali economico-finanziari, sempre più evidenti, di questa crisi ...
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Yellen e gli altri, il fallimento delle banche centrali
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I banchieri centrali hanno ormai un ruolo di ultima istanza e questo non solo nel campo monetario. Ma con quali risultati? Spesso i loro interventi possano essere non solo inefficaci, ma anche, per diversi aspetti, piuttosto dannosi. Mohamed A. El-Erian, un economista già attivo nel settore dei fondi di investimento, consigliere di Obama e di alcune importanti istituzioni economiche, nella sua ultima opera sottolinea autorevolmente una constatazione che si va facendo strada da tempo ...
TTIP. L'assurdo silenzio dei parlamentari italiani
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Silenzio assoluto - paradossale come sempre - sul dodicesimo roud di negoziati appena concluso a Bruxelles tra Stati Uniti e Ue sul Transatlantic Trade and Investment Partnership (Ttip), il Trattato transatlantico sulla liberalizzazione del commercio e delle garanzie per investimenti. Il Ttip riguarda 850 milioni di abitanti fra il Nordamerica e l'Europa, che insieme rappresentano il 45 per cento del Pil mondiale. Il commercio transatlantico che verrebbe influenzato dalle nuove regole del Ttip ...
L’evoluzione tecnologica cinese
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La riduzione nei ritmi di sviluppo cinesi eccitano oltre misura gli animi di molti. Ma dietro a questi cori si nasconde una realtà che raggiunge risultati sempre più importanti. La Cina non ha mai goduto di buona stampa in occidente. Già nel 1901 un economista francese, E. Théry, inventava l’espressione “il pericolo giallo”, quando in realtà solo pochi decenni prima i paesi europei, con Gran Bretagna e Francia in testa, il vero flagello del mondo di allora, avevano fatto scempio del paese asiatico ...
Contratti derivati, un segreto di Stato
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Il Ministero dell’Economia ha negato la consegna dei contratti derivati tra lo Stato e alcune banche internazionali. Eppure la tutela del cliente richiederebbe il controllo della Consob sui contratti. In queste settimane di turbolenze bancarie appare evidente che il governo ha qualche problema a confrontarsi in maniera adeguata con il settore e i temi finanziari. Può essere utile, a questo proposito, ricordare un altro episodio che rimonta a sole alcune settimane fa e che è passato quasi inosservato ...
Il segreto di Bankitalia
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I dipendenti di via Nazionale che gestiscono la crisi di un istituto di credito e riscontrano dei reati sono tenuti alla discrezione. Il dl 180/2015 stabilisce che siano "vincolati dal segreto d’ufficio", aggiungendo: "hanno l’obbligo di riferire esclusivamente al Direttorio le irregolarità constatate", anche se queste avrebbero rilievo penale. Come potrà perciò collaborare attivamente l’istituto di via Nazionale ai lavori di un’eventuale “commissione d’inchiesta”, anche se dotata di poteri d’indagine? ...
L'Europa, le regole e le banche
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La crisi degli istituti di credito dell'inverno 2015-2016 è legata alle "sofferenze", crediti difficilmente recuperabili, così come lo era stata nell'estate 2007, l'anno dei mutui subprime, cioè spacchettati e cartolarizzati. La rigidità della regolamentazione oggi imposta in Europa dalla BCE e dalla direttiva Basilea IV, però, potrebbe portare a impatti negativi sul debito pubblico dei Paesi più esposti, come l'Italia ...
Petroeuro, moneta-debito, crisi bancaria, economia reale: dieci anni per segnare le sorti di un sistema economico-finanziario
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Esattamente dieci anni fa, nell’ultimo numero del febbraio 2006 che avvertiva sull’imminente scoppio di una « crisi sistemica globale », il GEAB individuava due segnali forti: la fine della pubblicazione dell’indicatore di massa monetario M3 (che suggeriva l’inusuale messa in atto della famosa « moneta stampata » di cui da allora se ne è sentito parlare di continuo); e il lancio da parte dell’Iran – non ancora soggetto a sanzioni internazionali – di una borsa del petrolio in euro ...
Cronache tedesche
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Nonostante i buoni risultati economici del momento, l’economia tedesca presenta in prospettiva diversi problemi politici – tra i quali quello della stabilità interna e dell’impasse della costruzione europea- e economici. Sono stati divulgati i dati relativi all’andamento dell’economia tedesca per il 2015 ed essi appaiono per molti aspetti positivi. La crescita del pil ha raggiunto l’1,7%, la cifra più elevata degli ultimi cinque anni e superiore alle previsioni di molti, compreso di chi scrive queste note ...
Hillary è il candidato della Macchina da Guerra
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Non ci sono dubbi che Hillary sia la candidata di Wall Street. Tuttavia anche più pericoloso è che sia il candidato del complesso industriale-militare. Ed è sbagliato pensare che sia inadatta sulle questioni delle multinazionali ma abile per quanto riguarda la sicurezza nazionale. La sua cosiddetta “esperienza” in politica estera è stata quella di appoggiare tutte le guerre che sono state richieste dallo stato di sicurezza totale statunitense, gestito dall’apparato militare e dalla CIA ...
Banche da paura/3
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L’avvio dell’unione bancaria è stata stimolata a suo tempo dalla consapevolezza della debolezza delle banche europee e dalla volontà di spezzare il legame tra debito pubblico e difficoltà bancarie. L’operazione doveva consistere in tre capitoli: un sistema di supervisione delle banche affidato alla Bce; una procedura comune di gestione e risoluzione delle crisi; un sistema, infine, ancora comune di assicurazioni dei depositi. Ma grazie soprattutto all’ opposizione tedesca il progetto è stato ridimensionato ...
Il mondo dopo il mercato
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Ho letto su Comune l’articolo di Franco Berardi Bifo, Slump. La crescita non tornerà mai più (molto letto, condiviso e discusso in rete, ndr), e ne condivido tutte le considerazioni, in particolare che il tempo della crescita è finito e che di occupazione, intesa alla sua maniera, questo sistema non ne crescerà più. Nel contempo, però, dobbiamo stare attenti a non convalidare questo sistema né dare l’impressione che anche noi ci aggiungiamo all’esercito di Tina, There is no alternative ...
Slump. La crescita non tornerà mai più
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Stanno suonando le trombe del giudizio? L’orizzonte economico che si presenta nel primo scorcio dell’anno 2016 suscita vivo sgomento negli osservatori. Mario Draghi ripete l’esorcismo estremo: «Whatever it takes». Ma il pericolo attuale non è più quello di un collasso finanziario come nel 2008. Il pericolo è quello di una crisi di sovrapproduzione globale, e di una stagnazione di lungo periodo. Il crollo delle borse non è che un segnale. Da sei anni le banche centrali prestano denaro a costo zero ...
Banche, l'ennesima cartolarizzazione
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La soluzione immaginata dal governo e dalla Banca centrale europea per affrontare il problema dei crediti in sofferenza degli istituti di credito italiani prevede la creazione di nuovi titoli di debito: obbligazioni da vendere sul mercato, ma garantite dallo Stato. Un meccanismo complesso e articolato, che presenta alcuni rischi. Il governo italiano e la Commissione europea hanno raggiunto un accordo importante in materia di banche ...
Banche da paura/2
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Le difficoltà delle banche sono state scaricate, negli scorsi anni, da una parte sulle casse statali, dall’altra sui lavoratori del settore, mentre i dirigenti delle grandi istituzioni, responsabili della gran parte dei guai, sono usciti sostanzialmente indenni; qualcuno di essi, al massimo, è stato congedato dal suo incarico, ma con liquidazioni milionarie. Intanto il sistema degli incentivi, a suo tempo così perverso, è lungi dall’essere stato ridisegnato come conviene ...
Un’altra guerra
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Siamo alla vigilia di un’altra guerra contro la Libia, “a guida italiana” questa volta. Sembra ormai assodato che le forze speciali SAS sono già in Libia, per preparare l’arrivo di mille soldati britannici. L’operazione complessiva, capitanata dall’Italia, dovrebbe coinvolgere seimila soldati statunitensi ed europei per bloccare i cinquemila soldati dell’Isis. Il tutto verrà sdoganato come “un’operazione di peacekeeping e umanitaria”. L’Italia, dal canto suo, ...
Saldi per gli immobili pubblici
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Parte la svendita del patrimonio immobiliare statale tramite i nuovi vertici della Cassa depositi e prestiti. Senza patrimonio un popolo perde la sovranità: allo scellerato disegno del governo è ora di opporre un progetto di pari sistematicità che metta al centro dell’agenda politica la difesa dei beni pubblici. Per acquistare a poco prezzo il patrimonio immobiliare della Grecia i circoli finanziari europei hanno imposto il durissimo intervento del governo europeo e della Bce ...
Banche impopolari d’Italia
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Lo ha detto pochi giorni fa il nostro presidente del consiglio: il sistema bancario italiano è solido e sicuro, migliore di quello tedesco! E ha aggiunto che la strada intrapresa è quella giusta: ottenere un panorama fatto di poche banche, grandi e solide. Via insomma quei piccoli istituti che lavoravano localmente, fatti di relazioni con il tessuto produttivo del territorio e contiguità con i risparmiatori. Meglio pochi azionisti solidi, prodotti standardizzati e poche regole e chiare che governino tutti ...
Banche da paura
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I problemi posti dal sistema bancario dopo la crisi del 2008, le recenti vicende del sistema finanziario italiano, l’evoluzione tecnologica che rischia di sconvolgere gli equilibri del settore, l’avvio tormentato dell’unione bancaria europea, sono alcuni dei fattori che ci spingono a cercare di fare il punto su di un’attività che è sotto i riflettori dell’opinione pubblica. Gli articoli che seguono cercano di analizzare in particolare la situazione e le prospettive del sistema bancario occidentale ...
L’economia delle diseguaglianze
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Sessantadue persone sono più ricche di 3,6 miliardi di esseri umani. Sessantadue persone che in cinque anni hanno visto la propria ricchezza crescere del 44%, oltre 500miliardi, mentre la metà più povera del pianeta si impoveriva del 41%. I dati divulgati da Oxfam sono un affronto e una vergogna dal punto di vista della giustizia. Quando il movimento Occupy Wall Street lanciò lo slogan “siamo il 99%” probabilmente non immaginava che solamente pochi anni dopo quel 99% sarebbe realmente stato la parte più povera del pianeta ...
Pochi, ma sempre più ricchi
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Trentaquattro milioni di persone detengono il 45% della ricchezza globale, e gli 80 miliardari più ricchi del Pianeta dispongono di risorse pari a quelle del 50% più povero della popolazione mondiale. Una fotografia della disuguaglianza. Il professor Anthony B. Atkinson, autore di “Disuguaglianza. Che cosa si può fare?", spiega ad Ae: "Io sono convinto che la lotta alla povertà debba avere la priorità". In un mondo dove non fa quasi notizia che un calciatore acquisti un jet privato per la modica cifra di 19 milioni di dollari ...
2016 - Allarme dollaro, crisi finanziaria, petrolio, banche … Grande ripiegamento strategico mondiale di fronte all’”hard landing” imminente
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Secondo il nostro team, il 2016 sarà un anno all’insegna del « grande ripiegamento strategico », un ripiegamento che influenzerà tutti i livelli di organizzazione sociale, cominciando naturalmente da quelli nazionali, ma non solo. Questo ripiegamento nel 2016 non significherà la fine della mobilità mondiale, degli scambi internazionali o di Internet, e anche quest’anno il mondo rimarrà un villaggio globale, ma verranno eretti dei muri, si imporranno i regolamenti, si controlleranno i flussi, si rafforzeranno gli eserciti, si frammenteranno i mercati …
Banche, come sopravvivere alle nuove regole europee
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Con il cosiddetto bail-in, in caso di crisi bancaria gli azionisti, poi gli obbligazionisti e quindi i clienti con conti sopra i 100.000 euro potrebbero dovere sostenere le perdite. Come facciamo a capire quanto è solida la nostra banca? Il treno su cui viaggiate deraglia. In quanto passeggero, siete chiamato a ripagare i danni. Prima di comprare il biglietto avreste dovuto controllare l’affidabilità del capotreno e la manutenzione di locomotiva e vagoni ...
2016, quali prospettive per l’economia mondiale
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Nonostante il rallentamento la Cina resta il paese che ha maggiore influenza sullo sviluppo mondiale; nei prossimi anni probabilmente peserà tra un terzo e la metà della crescita globale del reddito. Il 2016 non si apre sotto i migliori auspici. Una situazione politica incerta su diversi fronti, i problemi dell’emigrazione in Europa, il terrorismo, le apparenti sbandate della Cina, un livello di indebitamento molto rilevante in diverse aree del mondo, sembrano essere alcuni dei fattori negativi ...
Cronache di un mondo indebitato
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Da dove vengono le risorse che alimentano il debito? Tra le principali fonti di “produzione” del denaro ci sono i surplus delle bilance commerciali di paesi come la Cina e la Germania. La terza puntata della nostra inchiesta. Appare ora opportuno fare dei riferimenti ai punti di origine delle risorse che alimentano poi i circuiti finanziari mondiali e in specifico quelli del debito. Bisogna sottolineare, in effetti, che a fronte del rilevante volume di indebitamento in essere a livello mondiale ...
Le banche, lo Stato e le regole
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Era il 1874 quando il varo della prima legge bancaria italiana fu determinato dalla necessità di procedere a vari salvataggi. La disponibilità della politica di cambiare le regole per trovare le risorse necessarie a evitare bancarotte, nel nome dell'interesse generale, è parte della storia degli istituti di credito del nostro Paese. Un meccanismo oggi acuito dagli "azzardi" frutto dell’affermarsi della “turbofinanza” ...
I bilanci in paradiso
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A un anno dallo scandalo “LuxLeaks”, e mentre in Italia fa discutere l'annunciato accordo tra Apple e Agenzia delle Entrate, l’iniquità fiscale dell’Unione europea a favore delle imprese multinazionali non è stata risolta. Anche Fiat Chrysler Automobiles (FCA) -oggi Ferrari si quota in Borsa a Milano- sotto la lente. Lunedì 16 novembre, nel pomeriggio, Sergio Marchionne non era a Bruxelles. L’amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles (FCA) avrebbe dovuto partecipare ...
Anglo-America, UE, Occidente: una prognosi
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Grazie, cari studenti di Oxford, per il regalo di Natale, sfidare il culto di Cecil Rhodes – colonialista, classista, razzista. Era anche un cultore della supremazia ariana come Hitler ma nella variante anglosassone, contro quella tedesca (e sovente criticata in questi editoriali). La targa commemorativa è stata tolta. Può far seguito la statua. E magari anche la ‘borsa di studio Rhodes’, quale ‘certificato d’eccellenza?’ Molto unirà Cecil Rhodes a un altro razzista ...
Come si uccide la democrazia
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Il 28 novembre 2015, più di 5.000 manifestanti campani hanno partecipato a un’imponente manifestazione nel centro di Napoli. Si trattava di attivisti per il diritto all’acqua pubblica, ambientalisti, sindacalisti e lavoratori di Napoli Abc (l‘azienda idrica pubblica Napoli Acqua Bene Comune). Essi volevano esprimere dissenso su di una legge recentemente promulgata dalla Regione Campania mirante a centralizzare il management delle risorse idriche locali e a porre le basi per la loro futura privatizzazione ...
L’albero marcio della finanza
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C’è un piccolo paese dell’entroterra toscano, in cui un’intera comunità di trecento famiglie si è trovata in una notte con i risparmi di una vita totalmente azzerati. E con la drammatica scoperta che quel funzionario di quell’unica banca che incontravano tutti i giorni – che nella comunità locale era uno dei punti di riferimento cui affidarsi – li aveva coinvolti in un giro di investimenti ad alto rischio, finito nel peggiore dei modi ...
Cronache di un mondo indebitato
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Tra paesi ricchi e paesi emergenti, una cartografia del mondo indebitato. La seconda puntata della nostra inchiesta. Prima di esaminare analiticamente la situazione delle due principali categorie di paesi, quelli ricchi e quelli emergenti, appare opportuno sottolineare intanto che non tutti i debiti sono uguali. Bisogna infatti distinguere tra i vari casi facendo riferimento sia agli scopi per i quali le risorse verranno usate sia alle condizioni che favoriranno o meno la restituzione ...
La finanza al potere e l’Europa contromano
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Con la Capital market union saranno adottate misure per espandere il sistema bancario ombra. Lo stesso finito sotto accusa solo pochi anni fa come uno dei principali responsabili della crisi. Se c’è un ambito in cui l’UE procede invece a gonfie vele verso una completa unione, questo è proprio il mercato finanziario e dei capitali. La novità più rilevante del documento dei 5 presidenti è probabilmente il lancio dell’unione dei mercati dei capitali – Capital Markets Union o CMU ...
GEAB 100 - Sommario - Il grande ritorno dell’Europa nera
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Molto tempo fa, nel 1998, Franck Biancheri, il nostro compianto direttore di studi, scrisse un articolo di anticipazione intitolato: « 2009, quando i nipoti di Hitler, Pétain, Mussolini… prenderanno il controllo dell’Unione. » È infatti quello che aveva anticipato per l’Unione se non fosse riuscita a democratizzarsi. È ovvio che non ci sta riuscendo. E il processo è stato innescato. Come abbiamo affermato recentemente, nel 2015 l’ondata di immigrati, seguita dagli attacchi terroristi ...
Salva banche: mele marce in albero sano?
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C’è un piccolo paese dell’entroterra toscano, in cui un’intera comunità di 300 famiglie si è trovata in una notte con i risparmi di una vita totalmente azzerati. E con la drammatica scoperta che quel funzionario di quell’unica banca che incontravano tutti i giorni -che nella comunità locale era uno dei punti di riferimento cui affidarsi- li aveva coinvolti in un giro di investimenti ad alto rischio, finito nel peggiore dei modi. Naturalmente, quel funzionario non era diventato improvvisamente malvagio ...
Wto, vent’anni e sentirli tutti
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La Wto è in crisi strutturale: Usa e Ue vorrebbero fargli il funerale per fare spazio ai trattati-capestro come T-tip, Ceta, Tisa e Tpp. È vero: come i movimenti chiedono da molti anni, è il momento di riprendere le redini del commercio globale. Lontano da Ginevra, ma più vicino ai diritti di tutti e tutte. Dal 15 al 18 dicembre si tiene a Nairobi la decima Assemblea dei ministri del commercio dei Paesi membri dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) ...
La posta spedita in Borsa
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Il prossimo 15 dicembre Poste Italiane spa e il ministero dello Sviluppo economico firmeranno il Contratto di servizio, in base al quale tra il 2016 e il 2019 lo Stato garantità all'azienda -recentemenre quotata a Milano- un finanziamento di oltre un miliardo di euro per garantire la continuità del "servizio pubblico". La nostra analisi (da Ae 176) dell’"operazione Piazza Affari", che non ha ridotto il debito pubblico: il nodo dei lavoratori e delle proprietà immobiliari ...
Cambiare tutto per non cambiare nulla
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Si è aperta la seconda settimana di negoziato alla Cop21 di Parigi, la Conferenza delle Parti dell’Onu sul cambiamento climatico. L’Ad Hoc Working Group on the Durban Platform for Enhanced Action (Adp) è nato a Durban con l’obiettivo di accompagnare il percorso verso Parigi sia per l’accordo post 2020, sia per gli impegni pre 2020. All’ultima sessione di Bonn nell’ottobre scorso, i due co-chair presentarono un “non paper”, una prima bozza, definita da Cina e G77 come inaccettabile ...
COP21: come l’UE favorisce i soliti noti
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“Alla COP21 non si parli di commercio internazionale”: il diktat UE ai negoziatori in un documento europeo sottratto al segreto negoziale. Fairwatch: “ancora una volta l’ipocrisia europea favorisce gli interessi dei soliti noti”. “Non si faccia nessuna menzione specifica su questioni inerenti al commercio e alla proprietà intellettuale” nei negoziati sul clima e ogni tentativo di inserire questi temi nella discussione della COP21 di Parigi non potrà essere accettato ...
Banche, chi non è stato salvato
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Domenica 22 novembre, il Governo è intervenuto per “risanare” e “risolvere” le crisi di quattro banche: CariFerrara, Banca Etruria, Banca Marche e CariChieti. L’ha fatto attraverso un “fondo di risoluzione” istituito da Banca d'Italia cui hanno concorso tutti gli istituti di credito italiano, compresa Banca Etica. Che denuncia: “risorse importanti vengono sottratte allo sviluppo sostenibile e all'economia sociale per salvare quattro banche mal gestite” ...
Il clima e la bolla finanziaria
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Chi investe ancora sui combustibili fossili nonostante il cambiamento climatico sta rischiando circa 2mila miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. Un rapporto del think tank "Carbon Tracker" fa i conti in tasca alle imprese del settore energetico. E l'Italia è tra i primi 15 Paesi al mondo più esposti. La transizione energetica è in corso, e la direzione di marcia imposta dal cambiamento climatico punta lontano dai combustibili fossili ...
Quattro domande sulla privatizzazione di Fs
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Il governo ha annunciato la cessione del 40% delle azioni del gruppo Ferrovie dello Stato. Il cda della holding si è dimesso. Dall'eventuale scorporo della "rete" agli investimenti programmati, dal finanziamento al trasporto regionale allo sviluppo immobiliare degli scali dismessi (che occupano almeno 5 milioni di metri quadrati), alcune questioni aperte e capaci di cambiare il senso dell'operazione ...