Il Senato ha approvato in aula il 21 febbraio 2024 il disegno di legge che mira a cancellare i meccanismi di trasparenza e controllo parlamentare sul commercio e le esportazioni di armi e sulle banche che finanziano tali operazioni.

Con una fretta inconsueta e degna di miglior causa e approfittando della distrazione della stampa e dell’opinione pubblica, il disegno di legge è stato approvato in tempi record prima in commissione e poi in aula al Senato, dove sono stati bocciati tutti gli emendamenti che tentavano di mitigare gli effetti più nefasti del disegno di legge in esame. 

Il provvedimento è ora all’esame della Camera. Sarà esaminato prima dalle commissioni riunite Esteri e Difesa e si prevede che arriverà in aula a maggio: chiediamo ai deputati di approvare modifiche alla norma per ripristinare il controllo del Parlamento sull’export di armi e sulle banche che fanno affari con tali operazioni. 

L’importanza della legge 185/1990
La legge 185/1990 sull’export di armi – che ora si vuole smantellare in nome della rapidità nelle operazioni militari e della sburocratizzazione – poneva l’Italia all’avanguardia, con una forte attenzione verso il rispetto delle convenzioni internazionali specialmente per quanto riguarda le vendite a Paesi in conflitto o che violano i diritti umani, e imponeva alle banche di rendere noti al Parlamento i finanziamenti e i servizi che rendono tali operazioni possibili. 

La Cooperativa MAG4 Piemonte nasce 37 anni fa dai movimenti per l'obiezione di coscienza alle spese militari. L'obiettivo allora come adesso è promuovere una finanza che rifiuta di fare affari con chi produce strumenti di morte. Una finanzia etica, mutualistica e solidale. Mai avremmo pensato di tornare indietro di 30 anni.

Per fermare lo svuotamento della Legge 185, un coordinamento composto da Gruppo Banca Etica, Rete Pace e Disarmo e Libera contro le Mafie insieme ad altre organizzazioni della società civile, tra cui le MAG, chiedono di mobilitarsi per dire no all’approvazione definitiva delle modifiche che cancellerebbero ogni forma di trasparenza e di controllo da parte del Parlamento, dei cittadini e dei risparmiatori sugli affari delle industrie belliche e delle banche che le affiancano.

La mobilitazione per fermare gli affari che alimentano guerra e insicurezza
Non vogliamo rassegnarci al fatto che sia solo il profitto di pochi a dover guidare le scelte sull’export di armi e invitiamo tutte e tutti di agire al nostro fianco per fermare lo svuotamento della Legge 185/90.

Cosa puoi fare tu: 
>> sottoscrivi la petizione popolare lanciata da Rete Pace Disarmo per fermare lo svuotamento della Legge 185/90 e chiedere un maggiore controllo sull’export di armi italiane

 >> fai aderire la tua Organizzazione (Associazione, Sindacato, Parrocchia, Circolo,…) al documento di richieste della Rete (fai mandare l’adesione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. trovi qui la lista aggiornata delle adesioni)

>>promuovi presso il tuo Comune l’adozione di una Mozione in difesa della Legge 185/90 e per lo stop ad una modifica normativa che favorirà esportazioni irresponsabili di armi, che alimentano guerra e insicurezza

>> contatta i Deputati della tua Circoscrizione elettorale per evidenziare il grave pericolo che si profila all’orizzonte qualora venisse approvato il DDL, esprimendo il sostegno alle richieste di modifica avanzate da Rete Pace Disarmo con questa mobilitazione (qui una bozza di lettera da utilizzare)

>> rilancia la nostra mobilitazione sui social media, in particolare facendo un “tag” ai profili social di MAG4, Rete Pace Disarmo, della Camera dei Deputati e dei partiti politici o parlamentari che ritieni più opportuno sollecitare

firma ora