Non si parla che di Piano nazionale di ripresa e resilienza e transizione ecologica: al bar, al lavoro, al Tg, in ospedale, nei bus e pure dal benzinaio. Da un lato è cosa buona che le parole “verdi” si diffondano, dall’altro è legittimo chiedersi se abbiamo gli strumenti per capire e distinguere. Sia i proponenti (loro) sia i riceventi (noi). Non vorrei mai che questa transizione si rivelasse una grande macchina trita-concetti.

La parola green, ad esempio, la mettiamo davanti a tutto con una disinvoltura da paura. Un pass sanitario oggi è un super green pass. Ma che cosa ha di verde? Molte economie si auto proclamano green economy e noi subito pensiamo siano amiche dell’ambiente. Ma è così? La parola “sostenibilità” è ovunque.

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