“Quale mondo dobbiamo aspettarci una volta passata l’emergenza sanitaria globale? Abbiamo bisogno, prima di tutto, di demolire la narrazione secondo cui le epidemie sarebbero eventi casuali e di riconoscere le trappole del capitalismo green. Non ci rimane che fare da soli…” – scrive Paolo Cacciari nel libro Ombre verdi pubblicato da Altreconomia, di cui potete trovare ampi stralci nell'articolo di Comune Info.

In questo libro Cacciari cerca di individuare delle vie di uscita che ci potrebbero evitare di finire sotto le macerie e aiutare a ricostruire una nuova casa comune, recuperando tutto il materiale recuperabile e i saperi accumulati, ma cambiando progetto e architetti.


Per realizzare una profonda conversione ecologica e solidale degli apparati produttivi e dei comportamenti di consumo c’è bisogno di una condizione di partenza: una immissione massiccia – nelle nostre vite e nel sistema socio-politico – di razionalità e di senso etico. Due ordini di valori che il capitalismo ha perduto per strada, nella sua corsa suicida verso il baratro della in-sostenibilità ambientale e della in-tollerabilità sociale.

Serve un cambiamento radicale, un salto di paradigma sostanziale, abbandonare il sistema capitalistico che ci trascinerà verso il disastro. Porre piccole correzioni non serve. Tra le singole azioni quotidiane possibili, troviamo anche il pensare a dove vanno a finire i propri risparmi e quali conseguenze ha la loro gestione sull’ambiente e sulla società.

Nel mondo finanziario ci sono anche delle realtà che non stanno cambiando operatività e che non si stanno improvvisamente agitando e preoccupando per il cambiamento climatico semplicemente perché se occupano da sempre. Da quando sono nate hanno nei loro statuti parole come “tutela del territorio e rinnovabilità delle risorse”. Tra queste troviamo le MAG, che cercano di ripensare uno stile di vita, una finanza e una moneta al servizio della comunità.

Uno dei gesti più comuni al giorno d'oggi nel nostro paese e nel mondo consiste nel depositare i propri risparmi in un istituto di credito, proviamo a ripensarlo in un modo rivoluzionario.