Nelle assemblee dei soci degli ultimi anni uno dei problemi che si cercava di risolvere è che si raccoglieva risparmio più di quanto si riusciva a finanziare, con conseguente accumulo di denaro inutilizzato. Un paradosso per una realtà come la MAG.

Oggi la situazione è esattamente l'opposto: la raccolta del risparmio è diminuita e negli ultimi mesi ci sono arrivate richieste di finanziamento per un totale di ben 400.000 euro.

Questa è una bella notizia perché vuol dire che abbiamo utilizzato tutto ciò che abbiamo raccolto. Però per poter finanziare stiamo cercando di raccogliere risparmio sotto forma di capitale e di libretti.

Anche perché la raccolta del risparmio sotto forma di libretti è diminuita parecchio nell'ultimo anno a causa di grossi prelievi da parte del Gruppo MAG non preventivati ad inizio anno. Alcune cooperative hanno fatto dei grossi investimenti come l'acquisto del negozio (Cooperativa Il Ponte), trasferimento della sede (Coop. Quetzal di Alba). La cooperativa San Donato ha invece avuto bisogno di liquidità a causa di ritardi di pagamenti degli enti pubblici con cui lavora.

Il primo passo che abbiamo fatto è stato quello di chiedere alle cooperative del Gruppo Mag di versare da noi la loro raccolta e ai nostri soci di sottoscrivere altre quote di capitale sociale, in base naturalmente alle proprie disponibilità.

La risposta di alcuni soci è stata immediata e in giro di poche settimane abbiamo raccolto ben 40.000 euro dai soci persone fisiche. E' stato un bel risultato, segno che i soci Mag ci sono!!

Un ringraziamento a quei soci che hanno versato nuove quote di capitale sociale.

Anche le cooperative del Gruppo Mag hanno risposto immediatamente e nel giro di pochi giorni hanno versato quanto potevano.

Anche se il risultato delle prime azioni è stato molto buono, da un'analisi svolta nell'ultimo di Consiglio di Amministrazione ci servivano ancora 200.000 euro per poter erogare i finanziamenti accordati a due grosse realtà e per avere un cosiddetto polmone che ci permetta di vivere sogni tranquilli e rispondere alle esigenze di liquidità delle cooperative del Gruppo Mag.

Nel medesimo Consiglio di amministrazione di ottobre si sono deliberati una serie di interventi per far fronte a questa esigenza urgente di liquidità:
a) ricontattare i soci;
b) cercare nuovi soci nelle reti Desto e Destovest;
c) ricontattare le cooperative del Gruppo Mag e capire le loro ulteriori disponibilità;
d) contattare altre cooperative ed associazioni per verificare la loro disponibilità ad aprire un libretto presso di noi;
e) se questi interventi non risultassero sufficienti per raggiungere quanto necessario, chiedere un prestito alle altre Mag e se neanche loro avessero disponibilità allora, si dovrà richiedere un prestito ad altri soggetti. (Banca Etica e Banca di Credito Cooperativo di Casalgrasso e Sant'Albano Stura).

Con il secondo contatto dei soci, sono arrivati altri 20.000 euro da persone fisiche e 50.000 euro come versamento su un libretto. Con il secondo contatto con le cooperative del Gruppo Mag, due di esse, sono riuscite ancora a versare 45.000 euro.

Mancano quindi ancora 25.000 euro. La ricerca continua, non solo per trovare quanto manca, ma anche e soprattutto per poter continuare a finanziare in futuro. Quindi se avete ancora disponibilità....

E' importante sottolineare il fatto che superata questa mancanza di liquidità si dovrebbe rientrare nella norma grazie al rientro consueto dei finanziamenti. Il problema è sorto per i grossi prelevi effettuati da alcune cooperative del Gruppo Mag, e quindi ora ci si ritrova senza quella liquidità necessaria per erogare i finanziamenti e rispondere ad eventuali richieste delle cooperative del Gruppo Mag.

Naturalmente, non si finanzierà più fino a quando non si rientrerà abbastanza per garantire una certa stabilità della Mag4 e delle cooperative del Gruppo Mag.

Una cara socia ci ha scritto queste parole allegate al modulo di sottoscrizione di altre quote sociale:
“... Il mio piccolo contributo serve anche a dire “Continuiamo, resistiamo!” e non solo con la Mag, ma a tutto campo perché c'è da essere preoccupati prima di tutto per la democrazia in Italia e poi per tutte le prospettive e i progetti orientati verso un futuro diverso possibile, diverso da questo pensiero-sistema unico dominante, che non può che procurare danni a tutti. Io ne sono convinta e spero che questi diventi un tema centrale in tutte le analisi delle nostre variegate realtà.”