Non si può trattare la guerra come un’emergenza intermittente, alla quale guardare di volta in volta con orrore sui diversi scenari, perché è ormai un dato permanente e globale del nostro tempo che, come nella distopia di Orwell, si va intensificando anno dopo anno. Ce lo dice da tempo papa Francesco con la sua intuizione lungimirante: siamo all’interno di una guerra mondiale a pezzetti che si vanno, ma mano, rinsaldando; ce lo dice il Conflict data program dell’Università di Uppsala: ci sono sul pianeta 170 conflitti armati ...

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