Il 6 dicembre 2007 abbiamo detto tutti che non avremmo dimenticato la tragedia della ThyssenKrupp e che il dolore e lo sdegno si sarebbero tradotti in atti efficaci a debellare lo stillicidio di morti bianche sui luoghi di lavoro e a bonificare la ferita aperta da quella fabbrica dismessa nel corpo della città. Le indagini dell’ARPA, dell’ASL, dello SPRESAL dimostrano che da 16 anni quel cadavere industriale inquina l’atmosfera, contamina il suolo, avvelena la falda idrica con cromo esavalente, cancerogeno ...

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