È ormai da molti anni che la dinamica distruttiva del capitale ha accentuato il suo carattere dispotico. Il suo dominio non viene esercitato solo sui singoli individui ma soprattutto sulla cooperazione che li connette. La cultura dominante non può tollerare un’organizzazione diversa del modo di vivere e utilizza ogni mezzo per ridurre all’omologazione o cancellare ogni espressione di una diversità che resiste e cerca di autodeterminarsi. Le resistenze e le ribellioni esistono, in forme diverse e non sempre visibili ...

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