Anche il destino della Cavallerizza è segnato dal Piano regolatore della Città di Torino del 1995. La Sindaca Appendino lo conferma con la sua Revisione: poche regole, tanta flessibilità, molta “semplificazione”: in sostanza ancor meno “lacci e lacciuoli” urbanistici, così da consegnare la città fisica, del tutto indifesa, agli interessi speculativi, fondiari e immobiliari. Come non definire menzogneri gli impegni elettorali della candidata Appendino che prometteva ...

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