Abbiamo bisogno di resistere alla prepotenza del mercato globale, di ripartire dal territorio e dall’agricoltura. Si tratta di liberare la terra dall’abbandono e dal cemento per riconnettere agricoltura e comunità, città e campagna. La crisi non è soltanto economica, né finanziaria, ma è crisi di valori e di ideali, assenza di orizzonti futuri, dissoluzione delle strutture sociali, cannibalizzazione degli strumenti della democrazia, mancanza di visioni teoriche realmente alternative ...
Ripartire da territori e comunità
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