Le istituzioni finanziarie hanno assicurato oltre 820 miliardi di dollari alle aziende che producono armi nucleari. Un valore cresciuto negli ultimi due anni per via della guerra in Ucraina e del falso mito della deterrenza. Ma il numero di soggetti coinvolti è calato, ricostruisce il report “Don’t bank on the bomb”. Il ruolo delle banche italiane. Le aziende coinvolte nella produzione di ordigni nucleari come detto sono 24 e hanno sede in Cina, Francia, India, Italia, Paesi Bassi, Russia e Stati Uniti ...

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