Per rilanciare la narrazione del Ponte, scrive Antonio Mazzeo su Pagine Esteri, si sfruttano la crisi socio-economica, gli alti tassi di disoccupazione generale, la precarietà delle vite di milioni di persone. Si tace sul fatto che la politica delle Grandi Opere è stata ed è caratterizzata in larga misura da progetti senza opera, senza cantieri, senza lavoratori. Pur consapevoli loro stessi che il Ponte è e sarà un Mito per i secoli venturi, i Padrini e i Signori del Ponte promuovono e finanziano campagne ...

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