C’è un nesso forte tra commercio di armi e migrazioni forzate, e le ricadute degli affari condotti dagli Stati dell’Unione europea in zone di conflitto sono evidenti. La denuncia nel report “Smoking guns” a cura di Tni. Le armi esportate dai Paesi dell’Unione europea verso il Nord Africa e il Medio Oriente costringono milioni di persone a lasciare le proprie case. L’industria degli armamenti, con enormi profitti, da un lato favorisce le migrazioni forzate e dall’altro investe sulla militarizzazione delle frontiere ...