Più petrolio da sabbie bituminose che prodotti alimentari, più parmesan a basso costo che formaggio nostrano di pregio, più acciaio e alluminio che macchinari o derivati del comparto forestale canadese. In attesa di una ratifica dell’accordo commerciale bilaterale CETA (basterebbe il rifiuto di un solo Paese della Ue per decretarne la bocciatura), Europa e Canada fanno i conti. E valutano i primi due anni di vita del trattato, svolti in regime ridotto e provvisorio ...

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