La crisi dell’Europa, il solipsismo degli Stati Uniti e le fragilità irrisolte dei Paesi emergenti consegnano il primato a Pechino, divenuto il più grande attrattore di risorse dalle altre parti del Pianeta. In Europa è in corso una dura stagione elettorale, destinata a rivelarsi cruciale per il futuro del Vecchio Continente e animata da toni decisamente ruvidi. Questa asprezza è resa ancora più accentuata dalle conseguenze della Brexit che sta assumendo, sempre più, i caratteri della resa dei conti ...

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