C’è un filo rosso che lega il regime di Erdogan, il teatrino elettorale francese, la vicenda dei vaccini, la crisi della cooperazione internazionale, ma perfino la diffusione di importanti esperienze non statali che ripensano l’educazione? Forse sì, dice Enrico Euli: in modo diverso e limitato mostrano come si esprime la violenza degli Stati e dei mercati, il loro legame, ma anche le resistenze, spesso contraddittorie, di tanti e tante. Lo ha spiegato qualche tempo fa ...