È solo per fare l’Italia “più solida nel mondo”, che è volato a rendere omaggio al sanguinario tiranno della monarchia saudita e al suo cantiere della nuova metropolitana di Riyad. Ad accompagnarlo, in questo prestigioso viaggio di politica estera post-ideologica, c’erano gli amministratori delegati di Eni e Finemeccanica. Il premier italiano, in visita in Arabia Saudita, ha ormai condotto l’Italia fuori dalla crisi ma non è uomo da cullarsi sugli allori, quindi pigia l’acceleratore intensificando gli affari redditizi ...