Cari soci,
come leggerete dagli articoli relativi all'assemblea di bilancio appena trascorsa, la Mag è nuovamente in un momento eccezionale della sua vita. Facciamo un mestiere un po' strano, il mondo che ci circonda è ancora più incomprensibile e trovare una soluzione in mezzo a prospettive poco o per nulla chiare è per tutti difficile.

La situazione attuale di semideflazione (vedi Magazine di giugno) non ci permette di ragionare come normalmente siamo abituati, e dobbiamo quindi provare ad anticipare ogni mossa possibile, consapevoli che essendo una piccola struttura tutte le misure correttive o idee creative che metteremo in atto avranno un'inerzia che durerà anni.
Nella scorsa assemblea ne abbiamo immaginata qualcuna, che però vedrà le sue ricadute prevalentemente il prossimo anno e negli anni a seguire.
Siamo obbligati a 'diminuire le entrate' costituite dagli interessi sui finanziamewww.pixabay.comnti perché per contratto essi sono agganciati all'andamento dell'inflazione, quindi avremo meno ricavi. Una prima decisione di 'riduzione dei costi' è stata quella di ridurre a zero il tasso base dei libretti di prestito sociale (vedi verbale assemblea in prima pagina); grazie a questa misura la differenza tra costi e ricavi (forbice) sarà meno ampia ma questa novità riguarderà solo i soci che hanno presso la Mag un libretto di prestito sociale. Per quanto riguarda il capitale sociale, che coinvolge tutti i soci, per ora non sono state proposte azioni: il capitale sociale infatti può essere svalutato solo se la cooperativa chiude in perdita, cosa che si sta cercando di evitare, ragion per cui il coinvolgimento 'obbligatorio' dei soci con solo capitale sociale resta escluso da queste misure.
Per questo motivo l'assemblea stessa ha pensato di chiedere a tutti i soci qualcosa che esula dalla normale attività e relazioni in corso, alla luce di un momento di difficoltà: le misure decise avranno ricadute più significative dal 2016 ma ancora non sufficienti e quindi per entrambi gli anni è necessario pensare altro.
Scriviamo per riportare una decisione presa, ovvero proporre a ciascun socio di versare un contributo a fondo perduto da destinare alla Mag in forma libera: è un invito che l'assemblea fa a tutti i soci della cooperativa proprio perché non era possibile decidere misure obbligatorie relative al capitale sociale, se non con ricadute che al momento non si vogliono prendere in considerazione.
Il dibattito sull'opportunità e potenzialità di questa proposta è stato ampio, sono state portate anche esperienze di realtà in difficoltà che chiedendo piccoli contributi a molti soggetti hanno avuto la possibilità di superare un periodo eccezionale in modo da avere più tempo per fare ragionamenti di prospettiva. Inoltre è da considerare che questa difficoltà non è data da motivi interni alla cooperativa ma da un andamento poco prevedibile dell'inflazione e di quanto ne consegue. Oltre tutto le nuove norme definite dal Testo Unico Bancario impongono restrizioni all’agire degli operatori della finanza mutualistica (vincoli vari e limitazioni alla possibilità di fare
prestiti), al punto che la Mag si troverà in forti difficoltà nel proseguire la sua attività continuando ad affidare il proprio sostentamento ai soli tassi d’interesse così come è stato sinora.
Anche in questo caso, le liberalità dei soci verso Mag 4 possono quindi contribuire in maniera significativa ad arginare gli effetti devastanti di una politica miope ormai lontana dalle persone e dai loro bisogni.
Siamo consapevoli che chiedere contributi in un momento in cui la Mag non è certo l'unico soggetto in difficoltà è una grande sfida, ma crediamo che i nostri soci non guardino solo i propri interessi individuali, ma abbiano a cuore la costruzione di un mondo diverso che può solo partire da quello in cui fermamente si crede.
Del mondo che abbiamo attorno portiamo la responsabilità, e anche solo mettere qualche piccolo granellino di sabbia negli ingranaggi di questo sistema (per esempio, appunto, dando credibilità e aiutando chi “viaggia in direzione ostinata e contraria” rispetto alle logiche del profitto), dà respiro e forza a chi non si rassegna al “pensiero unico”.
Tornando all'assemblea, dopo alcuni interventi in cui diversi soci si sono detti interessati a contribuire in forma libera, l'assemblea ha ufficializzato la decisione e questa è la prima occasione per sottolinearlo anche a chi non avesse partecipato all'assemblea.
Ciascuno può contribuire con la somma che desidera, questa è una proposta di sostegno alla cooperativa e nessuno è obbligato ad accoglierla, ma tanta è la fiducia che nutriamo verso i nostri oltre 1000 soci e siamo fiduciosi che qualcosa di buono raccoglieremo; versare liberalità a favore della sostenibilità economica della cooperativa svincolandola dal tasso di interesse sui prestiti significa, prima di tutto, favorire la nascita o lo sviluppo di progettualità, e chi riesce a guardare al futuro con forza e serenità certamente è agevolato nell'immaginare il mondo che verrà.

Per chi volesse versare un contributo
Causale: liberalità
Banca BCC di Casalgrasso ag. Torino
IBAN: IT09 V 08833 01000 000130107022