106? 111? TUB? Operatori di Finanza Mutualistica e Solidale... dal 2010 abbiamo scritto su tutti i MAGazine la telenovela infinita delle modifiche della normativa del settore bancario e le pesanti conseguenze sulle MAG.
Siamo riusciti, insieme alle altre MAG, a raggiungere l'importante traguardo del riconoscimento ufficiale della Finanza Mutualistica e Solidale all'interno delle normativa ma è un riconoscimento esclusivamente formale e che non ci permetterebbe di continuare a lavorare nei modi che abbiamo usato finora.
Come spiegato nelle varie comunicazioni e all'interno dell'ultima assemblea la nuova normativa prevede limiti molto stringenti e nel lungo periodo si potrebbe mettere seriamente a repentaglio la vita della struttura.
Abbiamo continuano a fare pressione a livello parlamentare, ministeriale e nei confronti di Banca d'Italia ma abbiamo continuato anche a studiare, ad approfondire e finalmente ci sembra di aver trovato un'altra strada non considerata finora e quindi non presentata nell'ultima assemblea.
La nuova ipotesi è quella della finanziaria infragruppo ovvero una finanziaria che opera esclusivamente fra soci e finanzia solo ed esclusivamente cooperative e associazioni, ovvero quello che facciamo noi!
La finanziaria infragruppo non operando con il pubblico può non iscriversi né nei 106 né nel nuovo albo 111 operatori di microcredito permettendoci quindi di continuare ad operare con le caratteristiche avute sinora senza limiti di importo e senza limiti dimensionali dei soggetti finanziati.
Ma come mai questa ipotesi è stata scoperta solo ora?
La normativa bancaria non è così semplice e immediata da capire e ci sono una serie di combinati disposti che sono fini da cogliere ed interpretare…
Infatti, la definizione di “intermediari non operanti nei confronti del pubblico” è cambiata negli anni e in quella vigente il nostro schema di funzionamento con la raccolta di prestito sociale e il finanziamento esclusivo a cooperative e associazioni socie rientra in questa definizione.
Fino al 2009 vi era però un vincolo relativo al numero di soci ovvero sopra i 50 soci veniva comunque considerata operatività nei confronti del pubblico e quindi necessitava di iscrizione negli appositi albi vigilati da Banca d'Italia. Dal 2009 questo limite è stato tolto, ma noi lo abbiamo notato solo ora nello studio più approfondito della normativa e non è mai risultato nei numerosi scambi ed incontri avvenuti con il Ministero e con Banca d'Italia. Ricordiamo che nel dicembre 2014 siamo stati oggetto di una revisione da parte di Banca d'Italia che non ha mai rilevato questa peculiarità.
Dopo attento studio ed analisi abbiamo quindi inviato a metà novembre richiesta formale a Banca d'Italia per avere conferma ufficiale del nostro studio. Al momento della redazione di MAGazine non abbiamo ricevuto ancora risposta ma riceviamo conferme da scambi con esperti che hanno studiato la normativa e dalla presenza in Italia di altre due grosse strutture simili a noi che operano in tal modo (CGM Finance http://www.cgmfinance.it/ e CCFS http://www.ccfs.it/).
Questa è senz'altro la miglior strada possibile per la nostra struttura perché è la definizione chiara di quello che facciamo da tempo, una finanziaria che raccoglie da soci in particolare da soggetti dell'economia solidale per finanziare esclusivamente soggetti di natura cooperativa e associativa.
Cosa varierà nella nostra operatività? Nulla se non il fatto di avere parecchi adempimenti burocratici in meno con la possibilità quindi di liberare del tempo da poter dedicare ad altre attività. Non potremmo più usare il termine Finanza Mutualistica e Solidale perché sarà una prerogativa per i soggetti iscritti in apposito albo previsti dall'art. 16 del Regolamento 111. Le altre MAG stanno continuando a percorre questa strada perché la loro operatività è diversa dalla nostra e la loro tipologia di finanziamenti li fa rientrare come operatività nei confronti del pubblico.
Quali modifiche sarebbero necessarie?
Nel caso di risposta affermativa l'assemblea straordinaria convocata in questo MAGazine per effettuare le modifiche statutarie salterà e rimarrà solo l'Assemblea ordinaria dove speriamo di poter festeggiare e deliberare il passaggio. Nell'Assemblea ordinaria sarà necessario variare il Regolamento Interno andando a togliere tutti i riferimenti rispetto all'albo intermediari finanziari 106 (dove attualmente siamo iscritti).
Poco prima dell'assemblea invieremo, con una comunicazione specifica, la nuova versione del regolamento interno che proporremo durante l'assemblea ordinaria di gennaio. Coglieremo l'occasione anche per una revisione più ampia del regolamento interno, che per la MAG4 regola prevalentemente il prestito sociale e necessitava di un aggiornamento; sono state meglio esplicitate delle frasi ritenute poco chiare nella precedente stesura e sono stati variati i termini di preavviso per 'maxi prelievi' da libretti indicati all'articolo 14 del regolamento.
Il vecchio regolamento indica per prelievi da 25.000,00 a 100.000,00 mila euro un preavviso di 7giorni, e per prelievi sopra i 100.000,00 euro la programmazione della restituzione va concordata con la MAG4 alla luce delle esigenze del settore finanziamenti e della disponibilità di liquidità. Il nuovo regolamento indica per prelievi inferiori a 50.000,00 euro un preavviso di 7 giorni, e per prelievi superiori a questa soglia vale quanto valeva precedentemente sopra i 100.000,00 mila, ovvero da concordare.