Nel 2014 si è concluso l’iter normativo che ha modificato parti del Testo Unico Bancario (TUB).
A dicembre 2014, con l’introduzione dell’art 16 nel Regolamento degli operatori di microcredito (art. 111 del TUB) è stata riconosciuta formalmente l'esistenza di soggetti che si occupano di Finanza Mutualistica e Solidale, così come definita dal manifesto scritto proprio dalle MAG. Un bel riconoscimento formale, ma, guardando oltre l'apparenza, il Testo Unico Bancario ingabbia comunque le MAG con limiti tali da metterne a serio rischio la sopravvivenza e il fondamentale ruolo per l'economia solidale e no profit: sono concessi solo finanziamenti di importo non superiore a 75 mila euro, rivolti a realtà appena nate o molto piccole e per limitate destinazioni del prestito.

Iniziato nel 2007, finalmente anche questo iter normativo finisce: le disposizioni entrano in vigore il 10 luglio 2015, e il CdA di MAG4 prosegue lo studio per finalizzare l’iscrizione all’albo 111 per operatori di Finanza Mutualistica e Solidale. Rimanere iscritti all’albo 106 per gli intermediari finanziari risulterebbe impossibile per la mole di nuovi adempimenti previsti, che snaturerebbero totalmente l’operatività e la gestione caratteristiche della Finanza Mutualistica e Solidale.

Rimane la consapevolezza che il riconoscimento formale nella normativa della Finanza Mutualistica e Solidale non trova riscontro in un riconoscimento sostanziale e operativo della stessa.

Ogni MAG, dopo un confronto al proprio interno e insieme alle altre MAG, ha scelto quale strada percorrere: alcune MAG si sono iscritte all’albo degli operatori FMS (art 111), altre hanno iniziato una fase di riorganizzazione interna, perché anche questa normativa influisce molto sull’operatività.

La Mag4, dopo un ulteriore studio della complessa normativa che ci norma, ha trovato una soluzione alternativa all’iscrizione all’albo 111 degli operatori di finanza mutualistica e solidale: la forma di finanziaria infragruppo!