La storia della Mag4 tratta da

Mag4 Mag6, Il denaro come se la gente contasse qualcosa

L'obiezione monetaria nacque dopo il 68, a partire dal nord Europa, stimolata da movimenti ispiratori di altre "obiezioni" (obiezione di coscienza al servizio e alle spese militari, movimenti di disobbedienza civile, ecc.). In Italia sorse quando vennero alla luce negli anni 70 alcuni grandi scandali finanziari, i rapporti tra banche e criminalità, i finanziamenti di attività illecite e di regimi razzisti e dittatoriali (es. San Paolo/Sudafrica, B.N.L./Iraq, ecc.). Furono sempre di più le persone che contestarono sia la contraddizione tra l'impegno quotidiano nel sociale e la mancanza di controllo sull'utilizzo del proprio denaro sia l'inaccettabilità del tacito rapporto speculativo tra banca e cliente.
In questo panorama, nel 1978 nasce a Verona la prima Mag italiana (Mutua Auto Gestione) sulla base della legge del 1886 relativa alle Società di Mutuo Soccorso.

A partire dal 1978, altre città seguono l'esempio di Mag Verona.
"Cari amici, vorremmo darvi una notizia: abbiamo costituito a Torino, nel 1987, una singolare cooperativa".
Così iniziava la lettera di presentazione dei soci fondatori della MAG4 Piemonte, nomi ben conosciuti nella società civile piemontese che dovevano dare credibilità e visibilità iniziale alla quarta Mag italiana. Due anni di articolati ed accesi dibattiti negli ambienti del mondo pacifista e nonviolento e della cooperazione sociale riuscirono a coagulare il comitato promotore che ne definì i principi ispiratori.
Sedici soci, meno di un milione di capitale furono sufficienti per iniziare la scommessa. Un inizio che più adagio non si può: il volontariato sul quale si basava ha impedito di fatto nei primi tre anni un'operatività significativa, consentendo però di imparare il difficile mestiere, di cominciare a relazionarsi col mondo del non-profit, di impostare il lavoro e la struttura.
A fine 1990 i soci superano il centinaio con circa 200 milioni di raccolta tutti impiegati, ma è con l'assunzione nel 1991 di due dei soci fondatori che la cooperativa comincia a crescere e consolidarsi sul serio: in due anni la promozione "porta a porta" fa lievitare geometricamente soci, raccolta e riserve: alla vigilia degli accadimenti rivoluzionari per l'intero settore finanziario tradizionale italiano del 1993-94 i soci sono più di 600, la massa amministrata sfiora i 2 miliardi e mezzo.