Dopo la riscrittura e la condivisione della carta del Distretto, il gruppo Promotore si sta preparando ad individuare i soggetti che potranno far parte del DesTo e le loro caratteristiche, così da definire quali potrebbero essere i criteri di appartenenza al distretto.

Distretto di Economia Solidale di TOrino Le riflessioni partono dall'esistente, ovvero da quelle categorie che attualmente ruotano intorno al Distretto :

i soggetti che partecipano al distretto che mettono a disposizione del tavolo promotore risorse, progettualità, idee e fanno proposte in vista dei progetti che il DesTo stesso porterà avanti;
i soggetti che non partecipano al distretto in senso stretto, ma possono acquistare beni e/o servizi in virtù del fatto che si intende allargare il più possibile lo spazio dell'economia alternativa;
i soggetti partner, ossia quei soggetti che collaborano alla realizzazione di progetti, in termini di finanziamenti o di partecipazione.

Si stanno definendo anche tre livelli di criteri: minimi necessari, potenziali e auspicabili.

I criteri minimi individuati per il momento sono: la sottoscrizione della Carta dei principi, la territorialità, la trasparenza dei processi e disponibilità a fornire dati. Riguardo alla tipologia organizzativa, possono sicuramente partecipare al distretto Cooperative, Cooperative sociali, Associazioni, Gruppi di acquisto collettivi e Società di Mutuo Soccorso. Uno degli argomenti aperti alla discussione è se per territorialità si intenda solo avere la sede operativa nei confini della Provincia, o se si ritiene importante il fatto che sia l'atto economico ad interessare il nostro territorio. Un altro dibattito si apre sulla tipologia organizzativa, se e come possono partecipare al distretto società di persone, ditte individuali, associazioni di categoria e singoli.

Si sente, inoltre, la necessità di stabilire altri criteri, che occorre però specificare ulteriormente e/o scorporare, per poterli verificare più facilmente come la democrazia interna, la redistribuzione degli utili all'interno del Distretto, la mutualità tra soggetti appartenenti al DesTo o la disponibilità ad usare la moneta locale.

La MAG4 ha partecipato ad alcuni degli incontri attraverso soci volontari. Si è resa conto però che per poter contribuire in modo significativo alla realizzazione del Distretto occorrerebbero forze costanti e competenti che siano in grado di supportare e orientare il dibattito propositivamente. La riflessione spinge dunque un'altra volta all'interno: da quali forze la MAG può attingere per essere presente ai processi di cambiamento che le interessano e che le riguardano? La direzione decisa nella programmazione triennale, di promuovere una rete di Economia Solidale, va portata avanti ma occorre trovare nuove energie. Inoltre dal Distretto di Torino si stanno formando gruppi che vorrebbero operare sul proprio territorio a Rivalta, Pinerolo, Chieri. Anche in questo caso la difficoltà sta nelle energie e nella modalità di partecipazione: come singoli e soci ma senza impegno, come MAG4 con una strategia condivisa. La rete dei soci della Mag4 desidera una MAG creativa, capace di seguire i cambiamenti che interessano tutto il terzo settore (dal verbale dell'assemblea di giugno 2009), in grado di stimolare e proporre concretezze da contrapporre al sistema logoro e in declino in cui non crediamo più da tanto tempo. Quali soluzioni? Bisogna ridimensionare gli obiettivi? Bisogna prendere nuove energie dai settori operativi MAG? Ci assumiamo come soci volontari questa responsabilità? Al momento non riusciamo a dare risposta.