La crisi dell'Occidente
La crisi non ha sorprendentemente, almeno sino ad oggi, un nome “ufficiale” e riconosciuto. Se ti interessano i segnali economico-finanziari, sempre più evidenti, di questa crisi ...
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Quando un europarlamentare chiede di esautorare un Parlamento nazionale
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“Chi si professa europeista convinto non può, allo stesso tempo, reclamare un potere di veto da parte dei parlamenti nazionali”. Ipsa dixit: Alessia Mosca, europarlamentare PD tra i maggiori sostenitori della causa TTIP e CETA, invia una lettera al Consiglio Europeo assieme ad altri sui colleghi (come David Sassoli, Mercedes Bresso, Nicola Danti e altri) per chiedere che il CETA venga approvato provvisoriamente, quindi prima della ratifica dei Parlamenti nazionali ...
Grande isolamento USA: quando ci si mette anche la finanza mondiale, si è sull’orlo del precipizio
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Fino ad oggi, il grande isolamento volontario degli Stati Uniti attualmente in atto verso il resto del mondo, come abbiamo più volte analizzato in queste pagine, è stato soprattutto geopolitico, un isolamento che non può che peggiorare qualsiasi risultato delle presidenziali (per Trump con l’assenza di una politica estera; per Clinton con la violenza della stessa). A tale dimensione politica si aggiunge adesso un campo che finora è stato risparmiato ...
L'orientalizzazione del mondo
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Lo straordinario sviluppo asiatico degli ultimi anni mostra come la dominazione occidentale sugli affari del mondo sia alla fine. In una sua opera a suo tempo famosa, Orientalismo, pubblicata nel 1978 (Said, 1978) e solo tardivamente tradotta in italiano, Edward Said registrava l’esistenza di un legame profondo tra l’insegnamento accademico e il pensiero occidentale da una parte e il progetto colonialista dall’altra ...
Costituzione, la riforma dell’1%
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La riforma costituzionale di Renzi non solo punta ad accentrare le decisioni a livello nazionale ma anche a spostare l’asse del potere dal Parlamento al governo. Sulle ragioni per cui la riforma della Costituzione sarebbe ormai diventata una questione di vita o di morte, se ne sono sentite di tutti i colori. Da chi la vuole per risparmiare sui costi della politica, a chi la pretende per essere al passo coi tempi. Come se concetti come democrazia, sovranità parlamentare, partecipazione ...
Che accordi “armati” ha discusso il ministro Pinotti in Arabia Saudita?
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Il ministro della Difesa italiano ha incontro il re saudita e il vice principe ereditario, e suo omologo. Durante gli incontri sarebbero stati discussi “contratti navali”, che è da ritenere siano di tipo militare. Un comunicato spiega che il governo italiano “guarda con grande interesse al ruolo del Paese, per la stabilità della regione, e al rafforzamento dei rapporti bilaterali”. Eppure i sauditi guidano la coalizione che bombarda lo Yemen ...
Clima: al via l’Accordo di Parigi. Ecco come CETA e TTIP ostacoleranno la lotta al climate change
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Come ufficialmente notificato dalle Nazioni Unite, lo scorso 5 ottobre con la 74a firma depositata prende il via l’Accordo di Parigi per la lotta al cambiamento climatico, che entrerà formalmente in vigore il 4 novembre prossimo. Un risultato importante, anche se per ora parziale: impegni volontari, tempi lunghi e poche risorse economiche per adattamento e mitigazione dei gas, insomma la strada per mantenere la temperatura entro un intervallo sostenibile risulta ancora molto ardua ...
I segni invisibili della crisi
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Senso di colpa, impotenza, indifferenza. Il tracollo economico, sociale e finanziario iniziato dieci anni fa ha lasciato sul campo conseguenze -anche esistenziali- che non devono essere sottovalutate. Perché condizionano i nostri comportamenti, perché da lì si potrebbe ripartire. Quasi dieci anni fa scoppiava la crisi dei mutui subprime negli Usa. Il re era nudo: il ruolo nefasto della finanza era ormai evidente al grande pubblico ...
Venti potenze in declino e senza un’idea etica di “sviluppo”
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La globalizzazione come l’abbiamo conosciuta sembra giunta al termine. Che cosa la rimpiazzerà? All’ultimo G20 si è parlato di un “modello cinese”, un’economia che può tranquillamente fare a meno della democrazia. Il sontuoso summit G20 si è tenuto il 4 e 5 settembre 2016 a Hangzhou, megalopoli costiera cinese con quasi 7 milioni di abitanti. È stato il più costoso della storia (anche se non è dato sapere quanto sia stato speso con precisione) ...
CETA: il cavallo di Troia
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Mentre il TTIP sembra in netta difficoltà (ma massima attenzione ai colpi di coda di una sua approvazione “light”- ministro Calenda lancia in resta- nel prossimo incontro del 3 ottobre a New York), diventa sempre più concreto il “piano B” delle grandi multinazionali e delle lobby finanziarie per far rientrare dalla finestra quello che per ora, grazie alla straordinaria mobilitazione internazionale, sembra faticare ad entrare dalla porta. Stiamo parlando del CETA ...
Il declino dei banchieri centrali
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Quelli che venivano considerati sino a non molto tempo fa come i veri padroni del mondo devono ormai sottostare ad analisi mediatiche poco riverenti. Le vacanze estive, ormai comunque passate da qualche tempo, non sembrano avere prodotto delle novità positive di qualche rilievo per quanto riguarda l’economia dei paesi occidentali e dell’Europa in particolare, come sottolinea, tra l’altro, ad esempio, l’ultimo rapporto OCSE (OECD, 2016) ...
Il presidente nuovo sarà quello vecchio
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A differenza che nella “spettacolare” competizione per essere eletti primo cittadino degli Stati Uniti, per diventare presidente della Banca Mondiale c’è un solo candidato. La sua nomination ha come sponsor, tuttavia, proprio il governo di Washington. Il nuovo presidente sarà quello vecchio: Jim Yong Kim. Sebbene il suo attuale mandato venga considerato fallimentare da più parti, il dottor Kim, cittadino Usa con origini sudcoreane ...
TiSA Leaks, nuove rivelazioni sull’accordo più segreto del mondo
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Le peggiori preoccupazioni della società civile vedono ancora una volta una drammatica conferma grazie alle rivelazioni di stamattina ad opera di Greenpeace Olanda, che ha desecretato alcuni testi consolidati del TiSA, l’accordo segreto per la liberalizzazione dei servizi che coinvolge Unione Europea, Stati Uniti e altri 21 Paesi del mondo. In totale, oltre 2 miliardi di persone subiranno gli impatti di questo immenso accordo ...
Elezioni americane - Brexit - TTIP - Sanzioni russe
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Il GEAB, da quando esiste, ha in particolare avuto la tendenza ad avvertire l’opinione pubblica e i decisori europei che l’immensa riconfigurazione geopolitica globale impone necessariamente all’UE un profondo cambiamento. Al centro della crisi sistemica globale, la trasformazione del ruolo e del posto degli Stati Uniti nel mondo, membri strutturali del progetto comunitario dall’origine ma soprattutto dalla caduta del Muro di Berlino, accentua l’imperativo di adattamento ...
UE, le barriere economico-sociali
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L’erezione di muri e barriere non ha un carattere transitorio ma tende ad assumere una durevole estensione temporale, accompagnando il protrarsi della stagnazione economica. Una tendenza separante ed escludente sembra affermarsi nel secondo decennio del duemila, caratterizzando non solo il problema delle migrazioni ma molti eventi politici recenti. Compresi quelli che stanno incidendo sulla struttura stessa dell’Unità Europea ...
Bill Gates, Microsoft e la filantropia che arriva dall’Irlanda
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Intervistato dal Corriere della Sera, il fondatore della multinazionale ha dichiarato di voler “restituire” il 95% della propria ricchezza alla collettività. Nel racconto dell’“innovatore radicale”, però, manca un dettaglio. E questo dettaglio -com’è prassi per i colossi digitali e più in generale i grandi soggetti trasnazionali- si chiama “tassazione”. Una leva che per soggetti del genere opera in maniera diseguale, con strategiche operazioni che vedono al centro Paesi a fiscalità agevolata ...
Cina e Stati Uniti nella corsa tecnologica
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In Cina il livello delle spese per la ricerca, il numero delle pubblicazioni scientifiche, quello dei brevetti presentati, si stanno rapidamente accostando a quelli Usa. La Cina, dopo aver ottenuto diversi anni fa il primato negli scambi commerciali a livello mondiale, nel 2014 ha raggiunto anche quello del pil complessivo, almeno usando il criterio della parità dei poteri d’acquisto. Le previsioni dell’IMF valutano così che nel 2016 il pil del paese asiatico ...
La mela di Apple e il veleno d’Irlanda
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In Italia lo scorso anno ha ottenuto una generosa transazione per due terzi della sua evasione fiscale, andata avanti dal 2008 al 2013, pagando all’erario solo 318 milioni di euro. La Commissione Europea, invece, commina una sanzione di 13 miliardi per aver imboscato nella filiale irlandese proprio il frutto di quanto “risparmiato” altrove. Quello della Apple non è un vizietto occasionale ma il cardine di una politica aziendale che considera l’accumulazione di utili una variabile indipendente ...
Il “caso” Barroso: dall’Europa a Goldman Sachs
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Fino a ottobre 2014 è stato presidente della Commissione europea: da luglio è il nuovo presidente della banca d’affari. La rete ALTER-EU, con una lettera aperta che è possibile firmare on line, riporta l’attenzione sui potenziali conflitti d’interesse della “revolving door” tra pubblico e privato. Serve una maggiore regolamentazione per gli ex commissari. Il portoghese Manuel Barroso, per dieci anni ai vertici della Commissione europea ...
Lo squilibrio del potere globale
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Questo editoriale 444 – numero che richiama l’attenzione – è dedicato a una visione d’insieme globale, il mondo “oggi”, con squilibri ovunque, così instabile che quello che stiamo vivendo sono continui cambiamenti e transizioni. Incominciamo con due relazioni fondamentali: natura-essere umano, USA-Resto del mondo. Osserviamo il rapporto tra gli esseri umani e la natura. Siamo abituati a stare al vertice, uccidiamo e sottomettiamo gli animali ...
Medio Oriente, un secolo di conseguenze
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Sono trascorsi 100 anni dall’accordo tra Francia e Regno Unito per spartirsi il Medio Oriente. Una scelta che pesa ancora oggi sulle vite delle persone. Come dimostra l’indifferenza internazionale verso la guerra in Siria. Le decisioni e gli accordi, le scelte e i tentennamenti, le azioni e le omissioni che compiamo -singolarmente, comunitariamente- possono avere conseguenze durature, e cambiare la storia ...
Tra il fisco e le multinazionali della Rete nulla è cambiato
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Il 29 agosto il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il fondatore di Facebook Marc Zuckerberg hanno pranzato in occasione della visita romana del secondo. Ma l’irrisolta questione fiscale che permette (anche) al primo social network di abbattere le imposte non sembra esser in agenda. Tra le multinazionali della Rete e il fisco italiano non è cambiato nulla, nonostante gli annunci di un’imminente (e impropriamente detta) “web-tax”. Lo dimostrano i bilanci 2015 ...
Brasile, così le élite finanziarie hanno rovesciato Dilma Rousseff
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Il 25 agosto si terrà la sessione finale del Senato brasiliano sulla destituzione della presidente Dilma Rousseff. Nel maggio scorso, la presidente della Repubblica -al secondo mandato- è stata sospesa dall’incarico e messa in stato d’accusa. Ecco chi ha organizzato e sostenuto la sua caduta, tra politici sotto inchiesta e lobbisti. Orientarsi tra le contrastanti ricostruzioni della crisi politica brasiliana e della rimozione forzata della sua presidente ...
Ecco come la crisi economica ha anticipato il picco dei minerali
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“Rosso record per Bhp Billiton. È il peggior risultato di sempre”. Titola Il Sole 24 Ore mercoledì 17 agosto a proposito dei conti di uno dei quattro colossi mondiali delle materie prime, che ha chiuso l'esercizio con 6,4 miliardi di dollari di perdita. È la spia del picco dei minerali, come bauxite, ferro o rame. Il mercato, infatti, vive un declino causato dalla sovrapproduzione, mentre in tutto il mondo la domanda sta calando ...
Il rebus delle banche
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Una conseguenza poco piacevole del referendum britannico è stata quella di un nuovo attacco dei mercati finanziari ai titoli bancari italiani. I problemi del sistema bancario italiano riguardano la debole dinamica del nostro sistema economico, oltre al tema dei crediti in sofferenza e dell’inadeguata capacità di gestione degli istituti ...
Una crisi da leggere in profondità
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Le immagini e i segnali di un Venezuela al collasso sono chiari, evidenti. Il Paese ha vissuto per quasi un secolo di petrolio. Inoltre, a differenza di quanto è stato spesso sostenuto in modo confuso, a Caracas non c’è stata alcuna rivoluzione: le classi sociali sono ancora lì e la crisi le colpisce in modo molto differente, c’è un enorme squilibrio tra quartieri ricchi e zone povere. Eppure, al di là del destino immediato di un governo più che vacillante che non fa alcuna autocritica, c’è una società venezuelana molto viva ...
Genova: 15 anni dopo le grandi manifestazioni ...
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A Genova, la scorsa settimana si celebrava il ricordo delle azioni che hanno segnato il vertice del G8 (USA, Russia, Regno Unito, Germania, Italia, Francia, Giappone, Canada) che si è tenuto qui, esattamente 15 anni fa. Il 19 luglio, il CADTM (Comitato per l’Abolizione dei debiti illegittimi) organizzava, insieme con la Fondazione Palazzo Ducale di Genova, ATTAC, Pax Christi, e il Comitato Piazza Carlo Giuliani, un incontro di un giorno dedicato alla lotta per l’annullamento dei debiti illegittimi ...
Banche, piramidi rovesciate
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Bisognerebbe contare il numero di volte in cui politici e media hanno annunciato di avere varato la soluzione definitiva per mettere al sicuro il sistema bancario. E il numero di volte in cui poco dopo, puntualmente, si è ripresentata una situazione di emergenza, una crisi, un possibile disastro. Quei fondi che non bastano mai. In Italia il fondo Atlante era stato presentato come la soluzione ai problemi dei nostri istituti di credito. Pochi giorni dopo la Brexit “tsunami” sui mercati ...
ENAV, l'Italia privatizza la sicurezza nei cieli
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Il ministero dell'Economia colloca in Borsa l'Ente nazionale assistenza al volo, cioè la società che in regime di monopolio controlla gli aeri che sorvolano il territorio italiano e si occupa di guidare gli aeromobili negli scali. Verranno incassati al massimo 800 milioni di euro, ma lo Stato dovrà continuare a finanziare gli investimenti necessari a garantire un servizio efficiente. Secondo Andrea Boitani, economista dell'Università Cattolica, siamo di fronte all'ennesima privatizzazione il cui unico obiettivo è "fare cassa" ...
La fabbrica Fiat in Serbia e il senso per gli affari di Sergio Marchionne
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Viaggio a Kragujevac, nello stabilimento della 500L. Avrebbe dovuto produrre 300mila auto, ma nel 2015 dalle linee ne sono uscite meno di 92mila. Intanto l’azienda, che è diventata FCA, ha spostato in Turchia i nuovi modelli, come la Tipo, e annunciato nuovi licenziamenti. Una Fiat Punto percorre in retromarcia il ponte che collega la città serba di Kragujevac -170mila abitanti, 140 chilometri a Sud della capitale Belgrado-, allo stabilimento della “FCA Serbia d.o.o. Kragujevac” ...
La nuova offensiva cinese
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Gli investimenti diretti cinesi all’estero, in particolare sotto forma di tentativi di acquisizione di imprese e di attività in altri paesi, valgono 121 miliardi nei primi mesi del 2016. È da qualche tempo che gli investimenti diretti cinesi all’estero, in particolare sotto forma di tentativi di acquisizione di imprese e di attività in altri paesi, dominano le cronache finanziarie. Da un punto di vista territoriale, l’offensiva sembra principalmente rivolta da una parte verso i temi e i paesi dell’OBOR ...
Il TTIP contribuisce allo sviluppo sostenibile? Certo, come no
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C’è voluto l’ennesimo documento leaked per smascherare ancora una volta la retorica della Commissione Europea sulla presunta sostenibilità del TTIP. Grazie alla pubblicazione da parte del Guardian del testo della proposta europea del capitolo su materie prime ed energia (proposta eu energia) diventa ancor più evidente come la lotta al cambiamento climatico, e soprattutto il rispetto degli obiettivi dell’Onu sul clima, rischino di diventare carta straccia davanti alle direttive del Trattato ...
Cina, la nuova internazionalizzazione
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Tra i cambiamenti in corso, tra diverse difficoltà, nel modello di sviluppo cinese uno dei più rilevanti riguarda la grandi trasformazioni nei processi di internazionalizzazione. Un paese che si è affidato con successo, in passato, soprattutto al commercio estero ha dovuto rilevare, ad un certo punto, che la situazione interna e quella del mondo apparivano molto cambiate anche grazie al suo stesso sviluppo ed è stato così spinto a rinnovare il suo modus operandi ...
Patagonia. Il filo di lana e quello spinato
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Da venticinque anni la famiglia Benetton è il più grande latifondista straniero della Patagonia e dell’Argentina. Ha comprato un territorio immenso, quasi alla fine del mondo, per soli cinquanta milioni di dollari. Non è mai riuscita a comprare, però, la gente che lo abita da secoli. I Mapuche hanno resistito ai conquistadores spagnoli, all’esercito argentino deciso ad impadronirsi del “deserto” e oggi resistono al colonialismo di imprese multinazionali insaziabili ...
I profitti armati lungo le frontiere dell'Europa
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La crescente militarizzazione dei confini dell'Unione europea ha alimentato i ricavi delle principali aziende di armamenti, da Airbus a Leonardo-Finmeccanica. Le stesse che sono impegnate nella vendita di sistemi militari in Medio Oriente. È il paradosso rivelato dal report "Frontiera di guerra. Come i produttori di armamenti traggono profitto dalla tragedia dei rifugiati in Europa" promosso dalla ong “Stop Wapenhandel” ...
Caro Del Rio ma quale low cost …
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L’annuncio del ministro Del Rio “Cambia la tratta italiana della Tav: costerà 2,6 miliardi in meno” ha fatto andare in fibrillazione le penne di molti giornalisti e siti online, che hanno iniziato a raccontarci di una (perchè per loro è sempre femminile singolare) Tav low cost, meno impattante, e pure simpatica perchè no! Diciamo subito che questa è un’abile operazione di propaganda utile a confondere la situazione, e in seguito spieghiamo perché ...
I mercati “bruciano” miliardi, ma è l’Europa che va a fuoco
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Dopo la Brexit ancora una volta parliamo di come salvare il sistema finanziario da se stesso. Servirebbe uno sforzo culturale per riconsiderare la finanza per quello che è: uno strumento al servizio dell’economia. Terremoto Brexit in Borsa”. “Brexit, i mercati bruciano 4.000 miliardi”. A Piazza Affari hanno impilato 4.000 miliardi in banconote e dato loro fuoco, mentre qualcuno preparava le bruschette da cuocere sul barbecue? Che significa “bruciati”? ...
Brexit, così sia; e poi che sarà?
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Il voto è risultato come i due referendum tenuti in Norvegia nel 1972 e nel 1994. E anche molto per la stessa ragione: rottura protestante con Roma – cattolica, imperiale – per cui Enrico VIII si fece capo della chiesa anglicana nel 1534. La religione non è stata l’unica ragione, ci sono membri protestanti nordici dell’UE, più vicini al continente e alla Russia. [È una piega della] storia mondiale, poco dopo lo storico rammendo di papa Francesco e del patriarca Kirill ...
Le industrie d'armi e il paradiso olandese
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Sei delle prime dieci multinazionali che producono armamenti hanno sede legale o struttura societaria in Olanda. Un atteggiamento “cinico” secondo i curatori del report Tax evasion and weapon production, in un contesto dove la tassazione dei profitti è compresa tra l’8 e il 20%. E dove sono tra le 12.500 e le 20mila le imprese domiciliate che per il 90% dei casi restano solo sulla carta. L’Olanda è la casa delle più importanti industrie belliche mondiali ...
Sharing economy, alcune conseguenze
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Lo sviluppo recente della cosiddetta economia della condivisione (sharing economy), ancor più se collegata alla più generale spinta verso la numerizzazione del sistema economico, pone dei problemi su diversi fronti. In questo articolo vengono affrontati soprattutto quelli relativi alla possibile modifica nella struttura dei mercati. Si possono delineare in questo senso almeno sei principali tendenze ...
Esclusivo: StopTTIP Italia pubblica la lettera di Calenda su CETA
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La Campagna Stop TTIP Italia è riuscita a ottenere la lettera inviata dal Ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda alla Commissione Europea, dove conferma la disponibilità dell’Italia a esautorare il suo Parlamento gli altri in Europa dal loro potere di ratifica dei trattati commerciali nel caso dell’accordo di liberalizzazione Europa-Canada (CETA). La posizione italiana rompe l’unanimità richiesta tra i Paesi europei per rigettare la richiesta della Commissione ...