La crisi dell'Occidente
La crisi non ha sorprendentemente, almeno sino ad oggi, un nome “ufficiale” e riconosciuto. Se ti interessano i segnali economico-finanziari, sempre più evidenti, di questa crisi ...
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La Germania dubita
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La frenata dell’economia tedesca dipende solo in parte dalla situazione congiunturale della guerra dei dazi Usa-Cina. Serpeggia in Germania un diffuso disagio e anche un fermento politico che mette in dubbio i dogmi dell’austerity. Coma ha sottolineato di recente, tra gli altri, anche il Financial Times (The Editorial Board, 2019), negli ultimi 15 anni la Germania è stata il motore della più o meno elevata crescita europea ...
Export armi 2019: dimezzate autorizzazioni, costante la vendita effettiva ...
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Finalmente pubblica la Relazione al Parlamento prevista dalla legge 185/90: l’export militare italiano si attesta su 5,2 miliardi di € di autorizzazioni e 2,5 mld€ di trasferimenti definitivi nel corso dell’anno 2018. Oltre il 70% delle licenze singole finisce a Stati non EU e non NATO: ai vertici della classifica dei Paesi destinatari troviamo Qatar, Pakistan, Turchia, Emirati Arabi Uniti. Germania e Regno Unito ai vertici della classifica dei trasferimenti, ma anche Arabia Saudita, Qatar e Turchia ...
Come si piega la forza lavoro. Il caso Fiat-Fca
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Le multinazionali sfruttano le differenze di regolamentazione dei Paesi per realizzare strategie di investimento e localizzazione della produzione. A farne le spese sono i lavoratori. Finché non è sparita dentro la nuova FCA nel 2014, la Fiat è stata considerata come una grande multinazionale sin dal suo nascere, come la grande multinazionale italiana. Ma in effetti la Fiat si può considerare come una vera multinazionale solo dagli anni ’50 in poi ...
L’asse del mondo si va spostando in silenzio
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L’asse economico, politico, tecnologico, del globo si va spostando verso Oriente: negli ultimi anni sono i paesi emergenti a contribuire per circa i tre quarti alla crescita globale e così per i consumi. Viviamo in un’epoca che registra almeno tre grandissime trasformazioni: la prima riguarda la crisi ambientale, la seconda le grandi conseguenze portate dalle innovazioni tecnologiche, la terza, infine, il quasi repentino spostamento in atto degli equilibri di potere tra le grandi regioni del globo ...
Il debito? Un accordo tra gentiluomini
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Il ministro delle Finanze argentino recentemente ha definito l’accordo raggiunto tra le compagnie monopolistiche e il governo, per congelare i prezzi di 60 prodotti del paniere di base per 6 mesi, “un gentlemen’s agreement”. C’è molto da ragionare su quell’”accordo tra gentiluomini”, una proposta patriarcale per “risolvere” la crisi. Intanto la disobbedienza finanziaria non smette di germogliare ...
Finanza e disastro climatico
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Le banche sono contro il clima e determinano le migrazioni epocali forzate. Questo è l’incipit del grande spartito che dovremmo imparare, pena la dissoluzione del genere umano e del pianeta, per come lo conosciamo. Volete le prove? Il Gruppo intergovernativo sul clima Change (IPCC) ha pubblicato un rapporto che fa riflettere sui devastanti impatti che il nostro mondo dovrà affrontare con il riscaldamento climatico ...
La Germania e l’Europa: intervista a Achim Truger
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Gli errori dell’Europa, una Germania con l’economia che rallenta e fatica a cambiare modello, il ritardo dell’Italia. Achim Truger è dall’aprile 2019 professore di finanza pubblica presso l’istituto di socio-economia dell’università di Duisburg-Essen ed è membro del consiglio di esperti economici del governo tedesco. Si occupa di politiche fiscali ed è stato un critico dell’austerità in Europa e dei limiti alla spesa pubblica in Germania ...
CETA: la Corte UE promuove il tribunale delle multinazionali
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Secondo la Corte europea di giustizia il meccanismo ISDS/ICS è compatibile con le regole dell’Europa. Per noi rimane inaccettabile. La Campagna Stop TTIP/CETA chiede al Parlamento italiano di rispettare gli impegni: “Bocciate il CETA al più presto per riaprire in Europa un dibattito sul commercio senza regole”. Questa mattina la Corte di giustizia dell’Unione europea ha decretato che il sistema di protezione degli investimenti inserito nel trattato di liberalizzazione commerciale UE-Canada (CETA) ...
Il diritto del finanzcapitalismo
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La perdita di ruolo dei Parlamenti come fonti del diritto sta creando un dis-ordine giuridico dove dilaga il fatto giuridico – il contratto, la sua forma tipica – basato sull’effettività, riflesso della nuda materialità di rapporti di forza. A questa “governance”, si contrappone il diritto teso alla limitazione del potere e all’emancipazione del costituzionalismo. L’incipit del XXI secolo restituisce sempre più nitida l’immagine di un diritto in trasformazione. È in atto una lotta sul e per il diritto ...
Unicredit e il destino delle banche europee
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Il destino di Unicredit, unica banca-sistema dal respiro internazionale, si lega ora alla crisi delle tedesche Commerzbank e Deutsche Bank e alla possibile fusione con la francese Société Générale. La punta dell’iceberg del riassetto del sistema bancario europeo e mondiale. Non capita di frequente che delle banche italiane si parli con molto rilievo nella stampa internazionale, se non in occasione di possibili crisi delle stesse. Ma in queste settimane le vicende di Unicredit ...
Il fisco europeo non va in paradiso
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Lo sanno tutti: i paradisi fiscali sono una piaga globale che consente a chi li utilizza, ma soprattutto ai colossi multinazionali di eludere tasse per centinaia di miliardi di euro ogni anno. Non tutti sanno però, o almeno fingono di non sapere, che non c’è bisogno di rivolgersi alle Isole Vergini o a Trinidad per nascondere il proprio denaro. Nel marzo scorso il parlamento di Strasburgo ha ammesso per la prima volta che anche in Europa ci sono almeno cinque paesi membri dell’Unione che sono paradisi del fisco a tutti gli effetti ...
Il nuovo TTIP parte con l’ok dell’Italia
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Ieri, 15 aprile, tutti i governi dell’Unione – eccetto la Francia, contraria, e il Belgio, astenuto – hanno dato il via libera ai mandati chiesti dalla Commissione europea per negoziare un nuovo accordo transatlantico di liberalizzazione del commercio con gli Stati Uniti. Una nuova versione del TTIP, anche se a Bruxelles ci tengono a non usare acronimi diventati “piuttosto tossici”, come ha avuto a dire la Commissaria al commercio Cecilia Malmstrom ...
Flussi migratori: le sfide di una diminuzione
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Può sembrare azzardato affermare che le grandi «invasioni» migratorie non fanno parte del futuro dell’Europa nel momento in cui il «blocco libico» dolorosamente chiuso a seguito della caduta di Kaddhafi è sul punto di saltare di nuovo. Abbiamo pertanto degli argomenti che dimostrano che a breve-medio termine una serie di tendenze assicura un riflusso degli spostamenti migratori in particolare in direzione dell’Europa. Questa inversione di tendenza (o percezione di tendenza) ...
L’economia cinese, nonostante tutto, va
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Lo sviluppo cinese contro i profeti di sventura è ripreso e vari studiosi valutano per il 2019 un aumento del Pil del 6,0-6,5%, nonostante i dazi di Trump. Pesano sempre più i consumi interni e l’export verso altri paesi asiatici. Come è largamente noto, è stato un discorso di Deng Tsiao Ping del 1978 ad avere dato il via al grande processo di crescita dell’economia cinese, che sta persino contribuendo in misura rilevante ad un probabile spostamento dell’asso economico e politico mondiale dall’Occidente all’Oriente ...
Armi italiane non solo in Yemen
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L’Italia ha firmato una cinquantina di accordi di cooperazione militare bilaterale anche con Paesi non Nato o non Ue, alcuni in guerra o che non rispettano i diritti umani, dieci a gennaio da questo governo. Così si facilita l’export di armi aggirando la normativa 185 e la trasparenza. Gli accordi di cooperazione militare bilaterale sono strumenti di politica internazionale che i governi adottano con altri Paesi nel campo della difesa per realizzare intese collaborative ...
Basta con l’Alitalia
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L’ultimo salvataggio è costato allo Stato 900 milioni di euro di prestito, ma la compagnia di bandiera ha di nuovo il fiato corto. Mentre soci (Easyjet) si sfilano o non si impegnano (Delta), il governo vuole buttare nel braciere Fs, forse in attesa dell’arrivo dei cinesi. Continua sino ad esaurimento delle scorte la liquidazione a favore dello straniero del patrimonio industriale italiano. Ora sono sul mercato soprattutto la FCA (la preda più grossa, in cui l’antipasto è stato ...
La crisi economica e le banche centrali
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Gli elementi di una nuova crisi finanziaria internazionale sono tutti presenti; non si sa quando essa scoppierà ma quando accadrà il suo effetto su tutto il pianeta sarà importante. I principali fattori di crisi sono: da una parte l’aumento ingente dei debiti privati delle imprese, dall’altra la bolla speculativa sui prezzi degli attivi finanziari: borse valori, prezzi dei titoli del debito, e, in certi paesi (Stati Uniti, Cina …), di nuovo il settore immobiliare ...
Il Parlamento europeo riconosce l'esistenza di 5 paradisi fiscali all'interno dell'UE
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Il 7 marzo scorso è stato pubblicato un rapporto di Oxfam sui paradisi fiscali. In particolare, viene denunciato come i criteri utilizzati dall'Unione Europea per determinare se uno Stato possa essere considerato o meno un paradiso fiscale, non solo sono deboli, ma di fatto escludono a prescindere, eventuali responsabilità dei paesi membri dell'UE. Martedì scorso, la questione è stata discussa in Parlamento Europeo e per la prima volta in Europa, un'istituzione europea ha riconosciuto che 5 paesi membri dell'Unione sono effettivamente dei paradisi fiscali ...
Direttiva copyright: ecco perché hanno vinto Google e Facebook
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Il 26 marzo scorso il Parlamento europeo ha approvato una nuova versione rivista della proposta fatta nel 2016 dalla Commissione. Presentato come anticamera della censura, il testo è in realtà un passo indietro rispetto alla responsabilizzazione dei colossi della Rete. Che ne temevano i riflessi sui bilanci. Il voto del 26 marzo del Parlamento europeo sulla proposta di direttiva sul “copyright” ha segnato il trionfo delle multinazionali statunitensi della Rete, Google e Facebook in testa ...
Acqua pubblica, la Lega contro la legge Daga
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Una proposta di legge pentastellata per ripubblicizzare l’acqua avrebbe dovuto iniziare l’iter parlamentare il 25 marzo, invece è slittata sine die, bersagliata da 240 emendamenti e soprattutto dall’ostilità della Lega. Nel 2007, attraverso un’ampia consultazione portata avanti da associazioni nazionali, comitati locali, pezzi del sindacato, esperti e singoli cittadini, fu predisposta una proposta di legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua ...
Italia favorevole al nuovo TTIP: entro due settimane i mandati all’UE
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Il Governo italiano non ha fatto nulla per impedire il riavvio dei negoziati tra Unione europea e Stati Uniti per approvare una nuova versione del TTIP, il controverso accordo commerciale transatlantico già rigettato da milioni di cittadini europei e centinaia di organizzazioni sindacali, ambientaliste e della società civile in tutti gli Stati membri. Il Consiglio europeo conclusosi ieri ha prodotto una dichiarazione che esorta la Commissione a procedere con i negoziati ...
Le vie del cemento sono la nuova seta
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Si è parlato tanto nelle ultime due settimane dell’adesione italiana al progetto cinese di promozione delle Nuove Vie della Seta, meglio noto a livello internazionale come la Belt and Road Initiative. Un piano faraonico di strade, ferrovie, hub logistici (la strada – road) e autostrade del mare con porti e loro connessioni a terra (la cintura – belt) che connetterebbe Asia ed Europa, ma anche il Medio Oriente e l’Africa, al fine di rilanciare gli scambi commerciali e gli investimenti tra i due blocchi ...
GAFAM – Stati lillipuziani contro i colossi del digitale
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Una delle grandi sfide del prossimo decennio saranno sicuramente le relazioni tra i grandi gruppi del digitale, a volte chiamati GAFAM (Google, Amazon, Facebook, Apple e Microsoft) e gli Stati. Tali aziende stanno infatti assumendo grande importanza nell’economia mondiale diventando entità in grado di impressionare e competere con gli Stati. Il fatturato accumulato per il 2018 ha raggiunto i 645 miliardi di dollari, cifra vicina al PIL svizzero, con un utile netto di 130 miliardi di dollari ...
Neoliberismo, l’ideologia alla base di tutti i nostri problemi
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Immaginiamo se la gente dell’Unione Sovietica non avesse mai sentito parlare di comunismo. L’ideologia che domina la nostra vita non ha nome, per i più fra noi. Citatela nella conversazione e otterrete una scrollata di spalle. Se anche chi vi ascolta ha già sentito il termine, faticherà a definirlo. Neoliberismo: sapete che cos’è? Il suo anonimato è sia sintomo sia causa del suo potere. Ha avuto un ruolo importante in una gran varietà di crisi ...
Il mondo non smette di armarsi. Dagli Stati Uniti all’Iraq
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Nell’ultimo quinquennio, il volume dei trasferimenti di armi è cresciuto del 7,8% rispetto al periodo 2009-2013 e del 23% rispetto al 2004-2008. A trainare l’incremento è il Medio Oriente. Stati Uniti, Russia, Francia, Germania e Cina sono i principali esportatori. L’Italia rallenta ma si afferma nel mercato turco. In testa agli importatori, invece, si conferma l’Arabia Saudita. Sconvolge il dato dell’Iraq, in netta crescita rispetto al passato ...
Tecnologie e lavoro: alcuni sviluppi recenti
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Impiegare sulle linee produttive robot è ormai più economico che utilizzarvi persone e questo anche nei Paesi dove il costo del lavoro è estremamente basso. Le novità nel dibattito sull’influenza dell’innovazione digitale nella divisione del lavoro. Il dibattito contemporaneo sull’influenza dell’innovazione digitale in atto sul mondo del lavoro appare abbondante e presenta molte novità nel tempo ...
Quando le banche sono il lupo
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Solo la tenacia e la perseveranza dei pastori sardi è stata in grado di svelare all’opinione pubblica – oramai lobotomizzata dal mantra neoliberista “il mercato regola tutto “ – come il pecorino romano, fonte indispensabile per gricie, matriciane, cacio&pepe, carbonare, è prodotto con latte che viene pagato ai produttori sotto i 60 centesimi al litro. Ad un valore cioè inferiore al costo di produzione. I cartelli della Grande Distribuzione Organizzata, regolatori del prezzo di mercato, taglieggiano ...
Huawei, Cina, Usa e la lotta per il primato tecnologico
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La disputa tra Cina e Stati Uniti, e l’accordo commerciale che si sta discutendo, a partire dal primato della compagnia Huawei nella tecnologia G5. Con l’Europa in ordine sparso. Ma delle 20 più grandi imprese nelle tecnologie avanzate, 11 sono statunitensi e 9 cinesi. Nessuna europea. Intorno ai casi di Huawei, la grande compagnia di telecomunicazioni cinese, si vanno sviluppando da qualche mese molte questioni e diversi interrogativi, insieme a parecchia confusione ...
Accordo UE-Singapore: il voto degli eurodeputati
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Lo scorso 13 febbraio il Parlamento Europeo ha dato il via libera a due trattati tossici con Singapore. Uno dei due contiene il pericoloso arbitrato ISDS a favore di investitori stranieri e multinazionali. Gli eurodeputati si sono trovati a votare un accordo unico, scisso in due parti. Spacchettando il negoziato, Bruxelles deve sottoporre alla ratifica dei Parlamenti nazionali solo il secondo dei due trattati, dal momento che gli investimenti sono materia di competenza ...
Crisi sistemica globale: un atto di fede
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La graduale scomparsa dei vari vincoli di stabilità del mondo di ieri (organizzazioni internazionali, trattati, alleanze, regolamentazioni…) è preoccupante. Questa paura farà da stimolo oppure finirà per essere cattiva consigliera? Alla fine è qui il nocciolo della questione: certo, il sistema internazionale (finanziario, monetario, di governance, democratico, ecc.) va cambiato, ma nel processo di trasformazione, il mondo si trova ad un punto di svolta dove non può fare altro che chiudere gli occhi e saltare ...
Diseguaglianze negli Usa, politiche fiscali e senso comune
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I sondaggi recenti mostrano che gli americani sono in misura preponderante per una trasformazione radicale del sistema di tassazione diretta, che aumenti moltissimo il carico sui più ricchi. Dopo il piano lanciato da Alexandria Ocasio-Cortez, è possibile che la campagna del 2020 verta sulla redistribuzione. Le tendenze relative all’andamento di alcune fondamentali variabili economiche e sociali negli USA sono note da tempo. Le ricordiamo ai lettori in termini estremamente sintetici ...
Tax me, if you can
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Quali ostacoli alla riforma del sistema fiscale nell’Ue? E alla tassazione delle piattaforme? Se ne è discusso in un convegno alla Berlin School of Economics con Fabio De Masi, deputato italo-tedesco, vice presidente della Linke: i nodi del “profit shifting” e del dumping fiscale. Le basse imposte pagate dalle società multinazionali rivelate dai Luxembourg Leaks e da numerose altre inchieste giornalistiche hanno avanzato seri dubbi sull’efficacia del sistema internazionale di tassazione ...
Agente provocatore alla World Bank
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La Banca Mondiale ha un nuovo presidente. Lo ha nominato, come vuole la consolidata tradizione, il presidente degli Stati Uniti. Dopo aver ricoperto incarichi di un certo rilievo nelle amministrazioni Reagan e Bush, David Malpass era fino ad oggi il sottosegretario al Tesoro di Donald Trump, postazione da cui aveva criticato con asprezza l’Istituzione che va a presiedere – la cui mission ufficiale (non ridete!) è di metter fine alla povertà estrema nel pianeta – perché “intrusiva” ..
Cambiamento climatico e trappola del debito
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Nonostante l'evidenza quotidiana, le ricadute ambientali legate al cambiamento climatico e le ricadute legate alla trappola del debito continuano ad essere considerate separatamente, come temi specifici e raramente interconnessi. Eppure, basterebbe leggere il report “Don’t owe, shouldn’t pay” pubblicato dalla “Jubilee Debt Campaign” in occasione della Cop24 del dicembre scorso a Katowice, per rendersi conto dei nessi. Focus della ricerca è la situazione in cui si trovano 29 Paesi ...
Un nuovo spettro tormenta l’Europa
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Dopo la sconfitta di Teresa May al parlamento britannico è chiaro che un nuovo spettro tormenta l’Europa. Non più lo spettro del comunismo, che apre il Manifesto di Marx del 1848, ma lo spettro del fallimento della globalizzazione neoliberista, che ha regnato incontrastata in seguito al crollo del Muro di Berlino fino alla crisi finanziaria del 2009 [sic]. Nel 2008, i governi spesero la somma sbalorditiva di 62 trilioni di dollari per salvare il sistema finanziario, e quasi quella somma nel 2009 ...
Torino-Lione: buchi nei monti, buchi nei conti
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Grandi opere senza programmazione. Facciamo il punto sulla Tav, dati e documenti ufficiali alla mano: vicenda iniziata trent’anni fa. I lasciti di Berlusconi e il promesso Piano generale dei trasporti e della logistica di cui non si hanno più notizie. Nel 1983, scrivendo su Casabella, Guglielmo Zambrini intitolava “Buchi nei conti, buchi nei tubi, buchi nei monti” un suo famoso articolo in cui commentava lo stretto legame tra le politiche di rilancio di grandi infrastrutture (allora autostradali) ...
Un treno lanciato contro i Maya
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Un progetto tanto ambizioso e suggestivo quanto malsano, quello del governo del presidente messicano Andrés Manuel López Obrador: un treno “maya” per trasportare merci e fiumi di turisti dalle spiagge di Cancún alle rovine di Palenque e altri siti archeologici. Malgrado l’enorme portata propagandistica dell’effetto annuncio, la sostanza dell’articolazione del progetto viene per ora tenuta molto riservata ma di certo si tratta di un percorso di oltre 1500 km attraverso 5 stati messicani ...
«19 alti & 17 bassi»: le 36 tendenze del 2019
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Come ogni anno, il LEAP vi offre un panorama sintetico dei grandi «alti e bassi» del nuovo anno. Il fallimento sempre più evidente del sistema finanziario classico nel servire il potenziale e il fabbisogno di crescita economica ha provocato e comportato una complessità tale che non ci capisce niente nessuno. Finché le cose sono pressoché funzionate, la «fede» in questo sistema ha potuto perdurare; bisogna però ammettere che i continui fallimenti vanno a minare questa fede ...
Ttip, pensavamo che il trattato Usa-Ue fosse archiviato. Invece la realtà è un’altra
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Il Ttip, trattato di liberalizzazione degli scambi e delle regole di produzione e distribuzione tra Europa e Usa, è morto con l’elezione di Donald Trump. E non sfiorerà la nostra agricoltura. Così all’elezione del presidente americano si assicurava da Bruxelles agli Stati membri, dopo la massiccia opposizione manifestatasi in tutti i Paesi dell’Unione. Ma la realtà oggi è un’altra: la Commissione Ue continua a trattare con gli Stati Uniti di Trump, stando solo più attenta a far filtrare meno dettagli possibile ...
La poltrona aggiusta… La sconfitta della democrazia in Brasile all’inizio dell’era Bolsonaro
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Nel 1933 Adolf Hitler raggiunse il potere in Germania con un voto democratico. A fine 2018 l’ex capitano dell’esercito Jair Bolsonaro è stato eletto presidente del Brasile, ottenendo 57,4 milioni di voti, su 147 milioni di elettori. L’avversario nel secondo turno, rappresentante del PT (Partito dei Lavoratori), ex-ministro dell’educazione, ex-sindaco di San Paolo, nonché professore universitario, Fernando Haddad, ha ricevuto 47 milioni di voti ...