All'interno del panorama finanziario e bancario esistono due diverse realtà assimilabili alla definizione di Social Banking, ognuna delle quali riferita ad un particolare ambito di intervento e con diverse funzioni e finalità.

La prima ci riporta alla finanza etica, alla responsabilità sociale e alla sostenibilità economica ed ambientale.

Questa concezione di banca riscuote un notevole successo ormai da lungo tempo, ma è in particolar modo con la crisi finanziaria degli ultimi anni che la necessità di un sistema bancario più equo, trasparente e maggiormente responsabile si è fatta sentire con maggiore forza.

La totale deregolamentazione del sistema bancario e finanziario ha infatti dimostrato tutti i suoi limiti e la mancanza di responsabilità da parte degli istituti bancari ha creato danni incalcolabili, ricaduti perlopiù sui ceti medi e le fasce di popolazione più fragili ed economicamente più esposte.

Il social banking si pone come obiettivo principale quello di garantire la fornitura di servizi bancari a tutte le fasce economiche, anche a quelle a basso reddito e maggiormente svantaggiate.

L'attività degli istituti attivi in questo settore si distingue inoltre per il rispetto delle regole e dei principi etici nonchè per la promozione della sostenibilità economica e del rispetto dell'ambiente.

L'elemento che maggiormente differenzia queste realtà dal panorama bancario tradizionale è però la ferma convinzione che si debba riformare il rapporto che intercorre tra banca e cliente; stabilire un corretto equilibrio tra i due soggetti, instaurando una rapporto paritario, co-dipendente, che elimini la consuetudine secondo la quale il cliente è semplice strumento e mezzo di profitto per la banca.

Gli istituti bancari e di credito devono tornare, o forse iniziare, a focalizzare la propria attività nel servizio al cliente e nel garantirgli la massima disponibilità in termini di consulenza e assistenza.

Anche la concezione del denaro stesso è, per queste realtà, soggetta a rivalutazione e trasformazione: deve essere concepito come mezzo necessario per il funzionamento dell'economia e non come fine ultimo di arricchimebnto e speculazione.

La proposta del Social Banking non è il sovvertimento di un intero sistema, ma semplicemente un riequilibio dei rapporti che in esso intercorrono, una maggiore trasparenza e rispetto delle regole.

Per quel che riguarda invece la seconda definizione di Social Banking, questa rispecchia una realtà completamente diversa rispetto alla precedente e fa riferimento all'influenza che i Social Network (Facebook, Twitter, Google+, ecc) hanno avuto negli ultimi anni sui servizi forniti dalle banche ed il loro rapporto con i clienti.

L'importanza dei Social Network e la forte diffusione che questi hanno ottenuto negli ultimi anni ha fatto in modo che anche le banche, come altre realtà, guardassero con attenzione al modello sociale, comunicativo e mediatico da essi proposto.

Sono ormai diverse infatti gli istituti che in tutto il mondo propongono e garantiscono servizi bancari e finanziari online.

È ormai evidente, soprattutto per quel che riguarda i servizi di routine e di minore complessità (prelievi, pagamenti, preventivi, assistenza, ecc), una tendenza a spostare il baricentro della banca verso il web.

Questo permette evidentemente una maggiore accessibilità alla banca, che di conseguenza può essere contattata e "raggiunta" per godere dei propri servizi in qualunque luogo e momento.

I benefici di questo sistema non hanno effetto ovviamente solo sulla qualità ma anche e soprattutto sulla possibilità di differenziazione del servizio e dei prodotti proposti ai clienti.

Paypal

Una delle prime ad aver adottato questo sistema è stata nel 1998 Paypal, un sistema di pagamento che funziona esclusivamente online e non dispone di alcuna sede fisica alla quale ci si possa rivolgere per accedere ai suoi servizi.

In alcuni casi ci si è spinti ancora oltre il semplice servizio di pagamento online.

 


Social lending: ZOPA / Smartika, delle esperienze da seguire?

Noto anche come P2P (Peer to peer) lending, il social lending si basa sulla creazione di una comunità nella quale i richiedenti e i prestatori di denaro possono interagire direttamente tra di loro, senza ricorre a intermediari, in modo da ottenere condizioni migliori per entrambi: tassi più bassi per chi ottiene il prestito e interessi più alti per chi presta denaro.

Creata nel 2005, in Gran Bretagna, Zopa Ltd è stata il primo mercato di social lending online del mondo. Questo esperimento è diventato in pochi anni un modello finanziario alternativo che funziona su larga scala. Oltre a Zopa, altri marketplace di social lending hanno avuto successo come per esempio Prosper e LendingClub negli USA e Smava in Germania.

Più che della trasparenza, il principio predominante di questa esperienza è il pecunia non olet (i soldi non hanno odore)