Primo confronto tra partecipanti
verbale del quarto incontro di un ponte sul distretto
L'incontro è suddiviso in tre momenti:
- presentazione tra i partecipanti
- fotografia delle risposte tratte dai questionari
- descrizione e presentazione di realtà interessate a partecipare al DesTo e che sono rappresentate direttamente o indirettamente dai partecipanti
- raccolta di desideri e aspettative
Dalla presentazione dei partecipanti emerge una cospicua presenza di G.A.S. della città e della provincia di Torino. Vi sono inoltre rappresentanti di alcune realtà associative o che si occupano di ambiti diversi tra loro:
associazione Arci “Case Matte”, Banca del Tempo, Bilanci di Giustizia, Bottega del commercio equo e solidale, Cooperativa Biloba, Cooperativa I.So.La., Legambiente. MAG, Manitese, Movimento Non Violento, Progetto “Da Consumatore a Cittadino”, rete Decrescita, rete Lilliput, Rivalta sostenibile, Società di Mutuo Soccorso.
Dall’analisi dei questionari ricevuti (33) emerge la fotografia di ciò che i partecipanti si aspettano e attraverso quali strade pensano di ottenerlo. Le risposte sono state aggregate per aree (si veda il documento specifico).
Dall’analisi della domanda 8 (“Perché hai deciso di iscriverti a questo percorso?”) si rileva che il fine è simile tra tutti i partecipanti, ovvero agire per concretizzare una reale alternativa all'economia di mercato, agendo su due piani: da un lato aumentando le proprie conoscenze, dall'altro si ritiene importante iniziare a riflettere su azioni molto concrete, primi passi verso il distretto di economia solidale.
Dall’analisi della domanda 9 (“Cosa ti aspetti che accadrà al termine del corso”?) emerge il desiderio comune di agire più sulla società, attraverso un lungo percorso, senza abbandonare la dimensione teorica e di riflessione.
Si analizzano in seguito, attraverso la raccolta di post-it di diverso colore, le realtà che i partecipanti rappresentano in prima persona, quelle che conoscono e quelle di cui fanno parte ma che non rappresentano.
Dall’analisi dei dati raccolti attraverso i post-it emergono le seguenti aree:
- l’area del consumo (G.A.S., Movimenti di Consumatori…),
- l’area dell’offerta (produttori di beni e servizi, cooperative)
- l’area delle Associazioni.
Tale area è suddivisa in:
- associazioni che si occupano di studio e di ricerca e di teoria dell’economia solidale (Bilanci di Giustizia, Decrescita, Centro Sereno Regis…)
- associazioni che si occupano di formazione (Da Consumatore a Cittadino, Manitese…)
- associazioni ambientaliste
- fondazioni e agenzie di sviluppo locale
- cooperative che lavorano su temi di sviluppo locale
- associazioni che si occupano di finanza etica
- realtà che operano nel settore pubblico (circoscrizioni, scuole, comuni, partiti…)
Emerge che vi sono molti rappresentanti di associazioni, ma pochi di produttori.
Si rileva inoltre che all’interno dei G.A.S. e dei consumatori vi sono sensibilità diverse, e che è importante mantenere un gruppo che si occupi dei rapporti con la PA.
I partecipanti si suddividono in gruppi di lavoro nei quali possano esprimere e raccogliere le aspettative e i desideri di ciascun settore.