La crisi dell'Occidente
La crisi non ha sorprendentemente, almeno sino ad oggi, un nome “ufficiale” e riconosciuto. Se ti interessano i segnali economico-finanziari, sempre più evidenti, di questa crisi ...
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Trump sceglie un governo di miliardari e “falchi” conservatori
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L’esecutivo del presidente eletto degli Stati Uniti chiama a raccolta speculatori, raider, banchieri ed ex militari “famosi” per giudizi omofobi e un atteggiamento anti-islamico. Tra tutti spicca Steven Mnuchin, che nel 2007 si arricchì con alcune operazioni del suo fondo OneWest Bank sui mutui subprime. Dopo poche settimane passate utilizzando insoliti toni dimessi, il magnate divenuto presidente ha mostrato nuovamente il suo profilo più tipico; quello dell’assoluta incoerenza ...
Trump e il futuro degli accordi commerciali
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L’atteggiamento del neopresidente Usa accentua la spinta in atto allo spostamento del nucleo centrale dell’economia mondiale verso il Pacifico e in particolare verso l’Asia del sud est e la Cina. Apparentemente, stando alle dichiarazioni fatte da Trump durante la campagna elettorale e anche dopo, i trattati “commerciali” che Obama aveva con tanta cura cercato di portare avanti nei suoi anni di presidenza, sembrano ormai saltati. Si va, come è noto, dal TPP al TTIP ...
Difesa, se 45mila euro all’ora vi sembran pochi
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Nel 2017 l’Italia spenderà oltre 23 miliardi di euro per la Difesa: i dati dell’Osservatorio MIL€X confermati indirettamente dalla ministra Pinotti. Oltre la metà del budget copre le spese del personale. E gli investimenti in nuovi armamenti -per 5,6 miliardi- vengono coperti dal ministero dello Sviluppo economico, attingendo ai fondi per la competitività e lo sviluppo delle imprese. “I dati che abbiamo raccolto e analizzato, secondo i quali nel 2017 l’Italia spenderà 23,4 miliardi per il comparto Difesa ...
Ultim’ora CETA: l’europarlamento boccia ricorso alla Corte di Giustizia Europea
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Stop TTIP Italia: “Fatto grave e preoccupante. Mettiamo gli eurodeputati sotto pressione e chiediamo conto delle loro azioni”. Con 419 voti contrari e 258 favorevoli, il Parlamento europeo ha da poco bocciato la proposta di far esprimere la Corte di Giustizia Europea sulla compatibilità del CETA, l’Accordo di libero scambio tra Canada e Unione Europea in via di ratifica, con i Trattati Europei. Dopo aver impedito all’aula di discuterne poco più di due giorni fa ...
Trump e il declino delle élite
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L’elezione di Trump costituisce l’ennesimo passaggio di una crisi strutturale. Una crisi segnalata dal fatto che entrambi i candidati sono risultati essere i meno graditi di sempre dagli elettori. Trump ha vinto le elezioni presidenziali americane. L’establishment è scioccato. Vi sono valide ragioni per cui dovremmo essere scioccati anche noi? In primis, va riconosciuto che l’elezione di Trump è, fuor d’ogni dubbio, un evento di assoluta rilevanza ...
Il clima e la coerenza che non c’è
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Una lotta efficace al cambiamento climatico non può prescindere da una profonda revisione delle politiche economiche e commerciali internazionali. Il non superamento di 1.5°C di aumento della temperatura media, obiettivo ambizioso ma necessario, rischia di essere messo in discussione da strategie che vanno in direzione esattamente opposta. Ad oggi secondo le stime dell’Ipcc le linee di trend delle emissioni di gas viaggiano ancora verso lo scenario peggiore ...
L’elisir che doveva salvare l’Irlanda
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La grande crisi finanziaria del 2008 si allargava a macchia d’olio e il destino della piccola Irlanda sembrava segnato. Poi le severe ma salutari imposizioni del Fondo Monetario Internazionale e dell’Unione Europea hanno fatto il miracolo anche sotto il cielo di Dublino. L’allievo modello, quello che non aveva avuto alcuna esitazione a punire la gente pur di proteggere le grandi banche, è stato tratto in salvo e oggi può brindare a una vertiginosa crescita del Pil ...
Effetto domino della vittoria di Trump: l’euro sopravvivrà al 2017?
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La vittoria di Donald Trump alle presidenziali americane ha creato le condizioni per il cambiamento ma non è ancora il cambiamento in se stesso, al contrario di quanto credono i media e i populisti. L’avvento di Trump alla guida del sistema occidentale, lungi dall’essere una « rivoluzione », corrisponde ad una radicalizzazione ex ante della situazione. In realtà, Trump è il sintomo di un sistema occidentale che non è riuscito ad adattarsi e che tenterà ormai di mantenere il potere con la semplice violenza ...
Estrattivismo costituzionale
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Gasdotti, Tav, trivelle, inceneritori sono le immagini più limpide di una nuova fase dell’economia finanziarizzata: l’estrattivismo. Il decreto Sblocca Italia e la riforma del Titolo V della Costituzione ne sono la traduzione normativa, La sua elevazione a Regola. Da un po’ di tempo il nostro paese è attraversato da retrograde pianificazioni in materia infrastrutturale ed energetica. Gasdotti che devastano spiagge e paesaggi tra i più belli del Mediterraneo, Tav inutile agli stessi flussi di merci ...
Donald Trump, le ragioni della vittoria
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I dati economici degli Usa spiegano l’ondata di sfiducia e di rabbia che percorre gli Stati Uniti da qualche anno, secondo linee non molto dissimili peraltro a quelle che riscontriamo nei paesi europei. Non sembra particolarmente difficile individuare le possibili ragioni della vittoria di Trump. Queste note cercano di limitarsi a ricordare alcuni degli aspetti economici di questo risultato, di per se apparentemente sorprendente, ...
CETA, a cosa è servita la battaglia della Vallonia
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Sono davvero cambiate le cose sui punti più controversi dell’accordo? La risposta è che la Vallonia ha ottenuto poco, visto che il Trattato non cambia, ma che la sua azione è stata comunque molto importante. Domenica 30 ottobre, solo quattro giorni dopo il previsto, il primo ministro canadese Justin Trudeau ha firmato a Bruxelles con Jean Claude Juncker, Donald Tusk e la presidenza slovacca, il trattato commerciale tra il Canada e l’Unione europea (CETA) ...
4 Dicembre: la democrazia ostacolo alla finanza
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Affrontare il tema del referendum costituzionale dal punto di vista tecnico-giuridico o dal punto di vista politicista delle alleanze trasversali che si prefigurano, rischia di non far cogliere la portata reale di una scadenza che è un punto di svolta nella società italiana. Siamo in un periodo - ormai lungo - di profonda trasformazione del modello capitalistico, che, nella sua fase della finanziarizzazione spinta, ha la necessità di rompere il “compromesso sociale” su cui è nata l'Europa ...
A Piazza Affari il postino ha sbagliato casella
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Dalla quotazione in Borsa di un anno fa Poste Italiane ha bruciato quasi un miliardo di capitalizzazione, ma il ministero dell’Economia pensa di privatizzare un ulteriore 29,69% della società nel 2017. E il 4 novembre è in programma uno sciopero generale. Nei primi sei mesi del 2016, Poste Italiane spa ha realizzato un utile di 565 milioni di euro. Nello stesso periodo, il gruppo -che da fine ottobre 2015 è quotato alla Borsa di Milano- ha chiuso 205 uffici postali ...
Referendum, un no per la democrazia
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La riforma costituzionale completa, sul piano istituzionale, la concretezza di condizioni di lavoro sempre più servili e di servizi sociali sempre più assenti, accompagnando l’esclusione politica all’esclusione sociale. Qui si vuole insistere su un “no” che muove da una lettura della riforma come disegno organico nel nome della verticalizzazione del potere, inserito in un processo più ampio di smantellamento della democrazia politica e sociale e di progressivo abbandono dell’orizzonte della Costituzione, in coerenza con la crescente pervasività della global economic governance ...
30 ottobre, Bruxelles: va in scena la firma del CETA
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In netto ritardo sulla tabella di marcia per un guasto all’aereo che lo stava portando in Europa, il Primo ministro canadese Trudeau è atterrato a Bruxelles per porre la sua firma sotto il testo del CETA (qui la pagina dello streaming per seguire la cerimonia della firma). Il colpo di coda, tanto temuto, è arrivato nonostante la coraggiosa opposizione della Vallonia, che è riuscita comunque a ottenere qualcosa malgrado l’assordante silenzio degli altri Paesi membri (Italia in primis) ...
F35, una follia lunga vent’anni
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Ottanta pagine per fare il punto su “una follia lunga vent’anni”, ovvero il progetto dei cacciabombardieri Joint Strike Fighter-F35. L’opuscolo che esce per le Edizioni dell’Asino ricorda che anche se il 1996 è lontano, non dobbiamo abbassare la guardia: “Sarebbe sbagliato considerare chiusa la vicenda. L’Italia è ancora all’inizio di questa avventura. Di aerei ne abbiamo comprati ancora poche unità. Ne rimangono più di 80 da produrre e acquistare. E 13-14 miliardi di euro da spendere” ...
Seattle, crisi e movimenti
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Il ruolo decisivo dell’azione collettiva nell’indebolire l’ideologia neoliberista e l’attuale potere strutturale del capitalismo, un articolo di Walden Bello. "Ho ricevuto molte lezioni dalla Battaglia di Seattle, e una di queste è che le poliziotte possono picchiare come un qualunque poliziotto. Sono stato picchiato duramente da una delle migliori di Seattle. Qualche giorno fa ho deciso di ripercorrere il sentiero dei miei ricordi e di visitare la scena del delitto ...
I paradisi fiscali? Non esistono
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Mentre tutta l’attenzione viene concentrata sul farsesco de profundis a Equitalia, nelle pieghe meno visibili della legge di stabilità 2016 sul capitolo della lotta all’evasione fiscale si infila qualcosa di veramente incredibile. Di fatto il governo, lo ribadisce una circolare dell’agenzia delle entrate, cancella la lista nera dei paradisi fiscali… Chi fa affari con le offshore non deve più nemmeno dichiararlo perché…sono affari suoi. Viva l’evasione fiscale internazionale ...
Obama e il governo di Citigroup
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Quando Barack Obama vinse per la prima volta le elezioni presidenziali nel 2008 venne celebrato come il candidato del cambiamento, dopo otto anni di un amministrazione Bush dominata dai falchi “neo-con” e dai poteri forti americani. Oggi, una serie di e-mail rese pubbliche grazie a WikiLeaks rivelano come il nuovo gabinetto Democratico che si apprestava a insediarsi alla Casa Bianca fu quasi interamente selezionato ai vertici dell’industria finanziaria statunitense ...
Quando un europarlamentare chiede di esautorare un Parlamento nazionale
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“Chi si professa europeista convinto non può, allo stesso tempo, reclamare un potere di veto da parte dei parlamenti nazionali”. Ipsa dixit: Alessia Mosca, europarlamentare PD tra i maggiori sostenitori della causa TTIP e CETA, invia una lettera al Consiglio Europeo assieme ad altri sui colleghi (come David Sassoli, Mercedes Bresso, Nicola Danti e altri) per chiedere che il CETA venga approvato provvisoriamente, quindi prima della ratifica dei Parlamenti nazionali ...
Grande isolamento USA: quando ci si mette anche la finanza mondiale, si è sull’orlo del precipizio
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Fino ad oggi, il grande isolamento volontario degli Stati Uniti attualmente in atto verso il resto del mondo, come abbiamo più volte analizzato in queste pagine, è stato soprattutto geopolitico, un isolamento che non può che peggiorare qualsiasi risultato delle presidenziali (per Trump con l’assenza di una politica estera; per Clinton con la violenza della stessa). A tale dimensione politica si aggiunge adesso un campo che finora è stato risparmiato ...
L'orientalizzazione del mondo
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Lo straordinario sviluppo asiatico degli ultimi anni mostra come la dominazione occidentale sugli affari del mondo sia alla fine. In una sua opera a suo tempo famosa, Orientalismo, pubblicata nel 1978 (Said, 1978) e solo tardivamente tradotta in italiano, Edward Said registrava l’esistenza di un legame profondo tra l’insegnamento accademico e il pensiero occidentale da una parte e il progetto colonialista dall’altra ...
Costituzione, la riforma dell’1%
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La riforma costituzionale di Renzi non solo punta ad accentrare le decisioni a livello nazionale ma anche a spostare l’asse del potere dal Parlamento al governo. Sulle ragioni per cui la riforma della Costituzione sarebbe ormai diventata una questione di vita o di morte, se ne sono sentite di tutti i colori. Da chi la vuole per risparmiare sui costi della politica, a chi la pretende per essere al passo coi tempi. Come se concetti come democrazia, sovranità parlamentare, partecipazione ...
Che accordi “armati” ha discusso il ministro Pinotti in Arabia Saudita?
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Il ministro della Difesa italiano ha incontro il re saudita e il vice principe ereditario, e suo omologo. Durante gli incontri sarebbero stati discussi “contratti navali”, che è da ritenere siano di tipo militare. Un comunicato spiega che il governo italiano “guarda con grande interesse al ruolo del Paese, per la stabilità della regione, e al rafforzamento dei rapporti bilaterali”. Eppure i sauditi guidano la coalizione che bombarda lo Yemen ...
Clima: al via l’Accordo di Parigi. Ecco come CETA e TTIP ostacoleranno la lotta al climate change
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Come ufficialmente notificato dalle Nazioni Unite, lo scorso 5 ottobre con la 74a firma depositata prende il via l’Accordo di Parigi per la lotta al cambiamento climatico, che entrerà formalmente in vigore il 4 novembre prossimo. Un risultato importante, anche se per ora parziale: impegni volontari, tempi lunghi e poche risorse economiche per adattamento e mitigazione dei gas, insomma la strada per mantenere la temperatura entro un intervallo sostenibile risulta ancora molto ardua ...
I segni invisibili della crisi
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Senso di colpa, impotenza, indifferenza. Il tracollo economico, sociale e finanziario iniziato dieci anni fa ha lasciato sul campo conseguenze -anche esistenziali- che non devono essere sottovalutate. Perché condizionano i nostri comportamenti, perché da lì si potrebbe ripartire. Quasi dieci anni fa scoppiava la crisi dei mutui subprime negli Usa. Il re era nudo: il ruolo nefasto della finanza era ormai evidente al grande pubblico ...
Venti potenze in declino e senza un’idea etica di “sviluppo”
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La globalizzazione come l’abbiamo conosciuta sembra giunta al termine. Che cosa la rimpiazzerà? All’ultimo G20 si è parlato di un “modello cinese”, un’economia che può tranquillamente fare a meno della democrazia. Il sontuoso summit G20 si è tenuto il 4 e 5 settembre 2016 a Hangzhou, megalopoli costiera cinese con quasi 7 milioni di abitanti. È stato il più costoso della storia (anche se non è dato sapere quanto sia stato speso con precisione) ...
CETA: il cavallo di Troia
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Mentre il TTIP sembra in netta difficoltà (ma massima attenzione ai colpi di coda di una sua approvazione “light”- ministro Calenda lancia in resta- nel prossimo incontro del 3 ottobre a New York), diventa sempre più concreto il “piano B” delle grandi multinazionali e delle lobby finanziarie per far rientrare dalla finestra quello che per ora, grazie alla straordinaria mobilitazione internazionale, sembra faticare ad entrare dalla porta. Stiamo parlando del CETA ...
Il declino dei banchieri centrali
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Quelli che venivano considerati sino a non molto tempo fa come i veri padroni del mondo devono ormai sottostare ad analisi mediatiche poco riverenti. Le vacanze estive, ormai comunque passate da qualche tempo, non sembrano avere prodotto delle novità positive di qualche rilievo per quanto riguarda l’economia dei paesi occidentali e dell’Europa in particolare, come sottolinea, tra l’altro, ad esempio, l’ultimo rapporto OCSE (OECD, 2016) ...
Il presidente nuovo sarà quello vecchio
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A differenza che nella “spettacolare” competizione per essere eletti primo cittadino degli Stati Uniti, per diventare presidente della Banca Mondiale c’è un solo candidato. La sua nomination ha come sponsor, tuttavia, proprio il governo di Washington. Il nuovo presidente sarà quello vecchio: Jim Yong Kim. Sebbene il suo attuale mandato venga considerato fallimentare da più parti, il dottor Kim, cittadino Usa con origini sudcoreane ...
TiSA Leaks, nuove rivelazioni sull’accordo più segreto del mondo
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Le peggiori preoccupazioni della società civile vedono ancora una volta una drammatica conferma grazie alle rivelazioni di stamattina ad opera di Greenpeace Olanda, che ha desecretato alcuni testi consolidati del TiSA, l’accordo segreto per la liberalizzazione dei servizi che coinvolge Unione Europea, Stati Uniti e altri 21 Paesi del mondo. In totale, oltre 2 miliardi di persone subiranno gli impatti di questo immenso accordo ...
Elezioni americane - Brexit - TTIP - Sanzioni russe
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Il GEAB, da quando esiste, ha in particolare avuto la tendenza ad avvertire l’opinione pubblica e i decisori europei che l’immensa riconfigurazione geopolitica globale impone necessariamente all’UE un profondo cambiamento. Al centro della crisi sistemica globale, la trasformazione del ruolo e del posto degli Stati Uniti nel mondo, membri strutturali del progetto comunitario dall’origine ma soprattutto dalla caduta del Muro di Berlino, accentua l’imperativo di adattamento ...
UE, le barriere economico-sociali
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L’erezione di muri e barriere non ha un carattere transitorio ma tende ad assumere una durevole estensione temporale, accompagnando il protrarsi della stagnazione economica. Una tendenza separante ed escludente sembra affermarsi nel secondo decennio del duemila, caratterizzando non solo il problema delle migrazioni ma molti eventi politici recenti. Compresi quelli che stanno incidendo sulla struttura stessa dell’Unità Europea ...
Bill Gates, Microsoft e la filantropia che arriva dall’Irlanda
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Intervistato dal Corriere della Sera, il fondatore della multinazionale ha dichiarato di voler “restituire” il 95% della propria ricchezza alla collettività. Nel racconto dell’“innovatore radicale”, però, manca un dettaglio. E questo dettaglio -com’è prassi per i colossi digitali e più in generale i grandi soggetti trasnazionali- si chiama “tassazione”. Una leva che per soggetti del genere opera in maniera diseguale, con strategiche operazioni che vedono al centro Paesi a fiscalità agevolata ...
Cina e Stati Uniti nella corsa tecnologica
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In Cina il livello delle spese per la ricerca, il numero delle pubblicazioni scientifiche, quello dei brevetti presentati, si stanno rapidamente accostando a quelli Usa. La Cina, dopo aver ottenuto diversi anni fa il primato negli scambi commerciali a livello mondiale, nel 2014 ha raggiunto anche quello del pil complessivo, almeno usando il criterio della parità dei poteri d’acquisto. Le previsioni dell’IMF valutano così che nel 2016 il pil del paese asiatico ...
La mela di Apple e il veleno d’Irlanda
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In Italia lo scorso anno ha ottenuto una generosa transazione per due terzi della sua evasione fiscale, andata avanti dal 2008 al 2013, pagando all’erario solo 318 milioni di euro. La Commissione Europea, invece, commina una sanzione di 13 miliardi per aver imboscato nella filiale irlandese proprio il frutto di quanto “risparmiato” altrove. Quello della Apple non è un vizietto occasionale ma il cardine di una politica aziendale che considera l’accumulazione di utili una variabile indipendente ...
Il “caso” Barroso: dall’Europa a Goldman Sachs
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Fino a ottobre 2014 è stato presidente della Commissione europea: da luglio è il nuovo presidente della banca d’affari. La rete ALTER-EU, con una lettera aperta che è possibile firmare on line, riporta l’attenzione sui potenziali conflitti d’interesse della “revolving door” tra pubblico e privato. Serve una maggiore regolamentazione per gli ex commissari. Il portoghese Manuel Barroso, per dieci anni ai vertici della Commissione europea ...
Lo squilibrio del potere globale
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Questo editoriale 444 – numero che richiama l’attenzione – è dedicato a una visione d’insieme globale, il mondo “oggi”, con squilibri ovunque, così instabile che quello che stiamo vivendo sono continui cambiamenti e transizioni. Incominciamo con due relazioni fondamentali: natura-essere umano, USA-Resto del mondo. Osserviamo il rapporto tra gli esseri umani e la natura. Siamo abituati a stare al vertice, uccidiamo e sottomettiamo gli animali ...
Medio Oriente, un secolo di conseguenze
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Sono trascorsi 100 anni dall’accordo tra Francia e Regno Unito per spartirsi il Medio Oriente. Una scelta che pesa ancora oggi sulle vite delle persone. Come dimostra l’indifferenza internazionale verso la guerra in Siria. Le decisioni e gli accordi, le scelte e i tentennamenti, le azioni e le omissioni che compiamo -singolarmente, comunitariamente- possono avere conseguenze durature, e cambiare la storia ...
Tra il fisco e le multinazionali della Rete nulla è cambiato
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Il 29 agosto il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il fondatore di Facebook Marc Zuckerberg hanno pranzato in occasione della visita romana del secondo. Ma l’irrisolta questione fiscale che permette (anche) al primo social network di abbattere le imposte non sembra esser in agenda. Tra le multinazionali della Rete e il fisco italiano non è cambiato nulla, nonostante gli annunci di un’imminente (e impropriamente detta) “web-tax”. Lo dimostrano i bilanci 2015 ...