Dopo anni di attese ed incertezze, dal 1 gennaio 2026 la riforma del Terzo Settore dovrebbe finalmente vedere la sua completa attuazione. Numerosi aspetti son già stati gestiti e resi operativi, ma per quel che riguarda la riforma fiscale degli ETS vigeva una discreta incertezza. In particolare, si attendeva il via libera da parte dell'Unione Europea.

Il senso di questa lunga attesa, sta nel fatto che l'UE si spendesse per accogliere o eccepire le disposizioni proposte dall'Italia, valutandole in un'ottica di organicità o meno con la normativa degli altri Stati, ed in particolare con la gestione degli aiuti di Stato. E' recentissimo l'annuncio della Comfort letter da parte dell'UE indirizzata al nostro paese, che sostanzialmente accoglie tutte le proposte avanzate dall'Italia.

Dal prossimo anno la riforma dovrebbe quindi vedere il suo compimento. Sono alle porte numerose novità per gli ETS ed il fulcro della parte fiscale riguarda la valorizzazione delle attività di interesse generale e la loro gestione e tassazione.

Un aspetto fondamentale, infatti, si riferisce al fatto che le attività di interesse generale saranno a loro volta distinte tra attività commerciali e non commerciali (in base a specifici criteri). Sono stati previsti specifici regimi fiscali ad hoc, uno per le associazioni di promozione sociale (APS), uno per le organizzazioni di volontariato (ODV) ed uno per le Imprese sociali, ed altre numerose novità.

Come sempre il settore consulenze della MAG4, forte di oltre 30 anni di esperienza in questo settore, può aiutare i soggetti di questo mondo ad orientarsi verso il futuro che le attende.  

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