Cari soci, la prossima assemblea di bilancio, indicativamente a maggio prossimo, sarà tenuta a rinnovare il Consiglio di Amministrazione in scadenza.

La decima volta della nostra storia poichè tale atto si ripete, secondo lo statuto, ogni tre anni. L'articolo 28 del nostro statuto definisce il numero dei consiglieri (da 3 a 21, oggi siamo 6), mentre l'articolo 29 ne determina la durata e la rieleggibilità: tre anni, e non più di tre mandati consecutivi. Ad alcuni di noi quest'ultimo vincolo impone il "pensionamento", quantomeno provvisorio, a meno di non voler modificare lo statuto tramite una onerosa assemblea straordinaria. Tutti i soci sono quindi calorosamente invitati a proporre la propria o altrui candidatura tenendo presente che queste perché queste siano valide e presentabili è necessario renderle preventivamente note ai soci a mezzo della convocazione dell'assemblea chiamata alla relativa elezione (articolo 18 del Regolamento Interno). Può servire ricordare che possono diventare amministratori anche non soci della cooperativa, fatto salvo che la maggioranza di questi deve essere scelta tra i soci.

Quali i requisiti? "Professionalità, onorabilità e indipendenza" sono definiti da regolamenti legislativi con i quali rischieremmo di annoiarvi: diciamo che 3 anni di praticaccia a qualunque titolo nell'amministrazione di una impresa, cooperativa o meno, sono sufficienti, e già non è poco. Per qualunque dubbio siamo a disposizione per chiarire concetti sui quali è troppo facile l'ironia, tenuto conto di quanto compromessa si ritrovi ad essere oggi la classe dirigente bancaria italiana. Non solo quella, peraltro.

Per finire: venite gente, e venite in tanti, che il mestiere si impara, e non è affatto male.