L'anno scorso, all'interno del progetto Da Consumatore a Cittadino organizzato presso la Cascina Roccafranca, la Mag aveva proposto un laboratorio per riflettere sul tema “denaro”.

A quasi un anno di distanza, la commissione rappresentanza ha deciso di aggiornare e modificare il laboratorio, per renderlo più interessante, più interattivo e meno cattedratico.

I lavori di preparazione del nuovo laboratorio sono stati interessanti e stimolanti, e dopo una prova pratica proposta a tutti i soci Mag che ha permesso di migliorarlo ulteriormente, possiamo dire che il laboratorio è pronto per essere portato in giro.

Il laboratorio, così come è stato pensato, si propone di smontare dogmi e preconcetti che circondano l'argomento denaro e di cercare punti di vista altri perché esistono molte prospettive alternative al nostro “tradizionale” modo di vivere o di pensare il denaro che raramente vengono sperimentate.

Il denaro, pur non essendo l'unico, rimane comunque uno strumento che, come soggetti inseriti in questo sistema economico, dobbiamo utilizzare. Proprio in quanto mezzo necessario, occorre interrogarsi sugli usi che se ne possono fare: dove vanno a finire i soldi che spendiamo, quale sarà la loro destinazione, che conseguenze derivano dai nostri comportamenti di consumo e, soprattutto, quale importanza diamo al denaro nella nostra vita.

L'obiettivo del laboratorio è di sviluppare riflessioni creative che possano essere poi adottate nelle scelte di tutti i giorni.

Il debutto del laboratorio è stato giovedì 29 ottobre con i partecipanti al GAC di Piossasco. La serata è andata abbastanza bene, anche se è ancora da migliorare! Il laboratorio è un lavoro in continuo movimento, che si migliorerà non solo grazie alla crescita personale delle persone che lo conducono, ma anche grazie ai contributi e ai rimandi che si raccolgono alla fine degli interventi.

Interessante è il risultato uscito fuori da uno degli esercizi fatti durante la serata. L'esercizio consisteva in: un marziano fa un viaggio sulla terra e prima di partire per tornare sul suo pianeta scrive una lettera in cui racconta che cosa ha visto, che cosa gli è rimasto impresso osservando gli umani. I partecipanti al laboratorio, divisi in gruppi, potevano scegliere se indirizzare la lettera agli umani o ai marziani.

Riportiamo due lettere che sono state prodotte. Una è una cartolina indirizzata alla mamma marziana al ritorno di un viaggio di turismo inconsapevole e l'altra è indirizzata agli umani. Dalla lettura di queste lettere sono scaturite riflessioni e approfondimenti molto interessanti...

 

 

Cara mamma,
qui sono proprio strani!!
Pensa che scambiano la carta con ciò che la natura ti offre,
pensa che scambiano la carta con l'affetto dei loro simili,
pensa che qui si trattano male se non sono dello stesso colore,
pensa che qui più carta hai e più potere hai...
ma mamma...non capisco...
ma noi la carta non la usiamo solo per ... ;-)         

un bacio dal tuo ET                    

P.S. Mi sono dimenticato di dirti che qui il benessere di pochi prevale sul benessere di tutti e la cosa ancora più strana è che tutti lo accettano ma si lamentano di continuo....

 

Cari terrestri,
non mi spiego perché, e forse neanche voi sapete spiegarmelo, come mai sul vostro pianeta ci sono dei luoghi dove c'è prosperità e ricchezza, ma prevale il grigio, invece in altri posti pur in presenza di povertà e disperazione, ci sono segni di grandi creatività e bellezza che si esprimono con meravigliosi colori, musica in sintonia con la natura. E poi perché pensate di essere ricchi producendo tanti beni materiali, avendo tante cose, producendo rifiuti?
E poi perché correte sempre e vi sembra di non avere mai tempo. Quanti di voi ho sentito dire: “Non ho tempo per fare le cose che mi piacciono!”
E poi tutti questi interessi che portano violenza, creano guerre? Questo non l'ho capito.
Ma non sarebbe meglio e più salutare produrre di meno, scambiare di più, avere più servizi che funzionano meglio e dedicarsi di più a se stessi e agli altri.
E' stato curioso stare nel vostro paese, ma torniamo volentieri a casa, avendo la consapevolezza di non voler ripetere alcuni vostri strani e dannosi comportamenti.