Come avevamo annunciato nell'articolo di gennaio scorso Campagna Zerozerocinque: primi risultati ... http://www.mag4.it/rete/magazine/gennaio-2013/1029-campagna-zerozerocinque-primi-risultati.html continua la lunga marcia della Tassa sulle Transazioni Finanziarie (TTF).
Il 14 febbraio 2013 è stata presentata a Bruxelles la proposta di direttiva europea http://europa.eu/rapid/press-release_IP-13-115_it.htm per gli 11 Paesi membri che hanno aderito al meccanismo della cooperazione rafforzata (Germania, Francia, Austria, Belgio, Portogallo, Slovenia, Grecia, Slovacchia, Estonia, Spagna e Italia). La proposta della Commissione Europea è stata accolta con favore dalla campagna Zerozerocinque, che ha sottolineato che la stessa presenta alcuni elementi importanti per una corretta applicazione della TTF, tra cui l'inclusione del "principio di emissione" dei titoli oggetti di tassazione che aggiunto al "principio di residenza" di chi effettua la transazione, evita il rischio di fuga di capitali e l'inefficacia di un'applicazione della norma applicata ad un ristretto numero di Stati, prevede poche esenzioni ed include, a differenza di quanto stabilito in Italia, l'applicazione della TTF anche ai fondi pensione, la cui applicazione della tassa ne permette una stabilizzazione nel lungo periodo tutelandoli da attività speculative a breve termine.
Non mancano ovviamente i tentativi di frenare la lunga marcia, tra cui l'applicazione da parte del Governo italiano a partire dal 01 marzo 2013 di un'imposta su alcune transazioni finanziarie travestita da TTF http://www.zerozerocinque.it/index.php?option=com_content&view=article&id=300 e http://www.aduc.it/articolo/imposta+sulle+transazioni+finanziarie+occasione_21168.php che cerca di ridimensionarla e screditarla creando un precedente negativo.
Alla luce del dibattito europeo in corso a cui gli Stati membri stanno attivamente partecipando per negoziare il testo finale della direttiva da applicare nei singoli Stati membri aderenti all'iniziativa di cooperazione rafforzata, riteniamo quindi che sia urgente un'attività di monitoraggio e indirizzo del Parlamento italiano affinché si possa da un lato porre rimedio alla normativa nazionale recentemente introdotta e dall'altro assicurare un positivo posizionamento italiano sul testo della direttiva europea, che punti, là dove necessario, a migliorare ulteriormente la direttiva e che prevenga qualsiasi azione volta invece a indebolire l'efficacia di applicazione di una TTF a livello europeo.