Come ad ogni inizio di nuovo anno, anche quest'anno il settore rientri problematici si è dedicato al calcolo degli interessi dilatori e di mora accumulati dai finanziamenti in ritardo:

Cooperativa Marachellegli interessi dilatori si calcolano per tutti i casi in ritardo, al tasso del piano di rientro concordato con MAG4 (corrispondono, in breve, al costo del denaro tenuto per un tempo più lungo del previsto). Gli interessi di mora funzionano invece secondo un meccanismo in cui il tasso aumenta all'accumularsi del ritardo (da un minimo del 2% ad un massimo del 6%): le more hanno due particolarità: la MAG4 può decidere di non calcolarli per quei casi in cui si valuta esserci stato un particolare impegno volto alla restituzione, e non si calcolano se a restituire il debito è un garante.

Terminati i calcoli, quest'anno si è constatato un netto calo degli interessi di mora: siamo passati da 31.000 euro nel 2010 a 19.000 euro nel 2011, per arrivare a 6.600 euro nel 2012, con un preventivo di 3.500 euro, circa, per l'anno appena iniziato.

Poiché i ricavi complessivi della MAG4 si basano anche su questi interessi, ciò significa indiscutibilmente che i ricavi che originano del settore rientri stanno diminuendo drasticamente.

Significa però anche, e crediamo che questo sia il dato più interessante, che stanno diminuendo i casi incagliati da lungo tempo e molto in ritardo, e che finalmente, dopo anni passati a cercare quei fideiussori con la tendenza alla "sparizione", stanno aumentando i casi in cui i garanti si prendono carico della restituzione del finanziamento.

Oltre alla presa in carico del problema, ciò significa una dilazione nei tempi di pagamento ulteriore: difficilmente infatti una persona fisica riuscirà a pagare tanto quanto una realtà collettiva, ma è il percorso scelto consapevolmente dalla MAG per consentire a tutti i soggetti di poter accedere ad un finanziamento le cui garanzie sono personali e non patrimoniali.

Sia la riduzione degli importi delle fatture, sia l'attento lavoro del settore rientri ha inoltre impedito il consueto aumento di inizio anno della cifra complessiva dei finanziamenti in ritardo: se di consuetudine ad inizio anno la massa complessiva dei finanziamenti in ritardo è sempre aumentata del 5% circa, proprio a causa dell'emissione delle fatture, quest'anno tale aumento è stato praticamente nullo (0,01%): un altro elemento che fa ben sperare, pur non facendo perdere di vista il periodo complesso in cui ci si sta muovendo.