Lo scorso 15 giugno si è tenuta l’assemblea ordinaria dei soci della cooperativa, presso le Raffinerie Sociali (http://raffineriesociali.it/) di via Fagnano 30/2 a Torino per discutere e deliberare sui seguenti argomenti:
1) Approvazione del bilancio d'esercizio economico e sociale 2014
2) Previsioni 2015
3) Variazione tassi finanziamenti e libretti raccolta
4) Varie ed eventuali


1) Cinzia Armari presenta brevemente il bilancio d'esercizio 2014. Il 2014 chiude bene rispetto a quanto era stato preventivato. Il motivo è legato al rientro inaspettato del finanziamento erogato nel lontano 1996 alla cooperativa Il Gruppo della Rocca, fallita nel 2000. Il rientro imprevisto di 52 mila euro, che spiega gran parte delle sopravvenienze attive a bilancio, ha permesso di accantonare al fondo rischi su crediti ben 40 mila euro. Questa restituzione ha permesso di ottenere un risultato positivo non solo a livello economico ma anche a livello organizzativo, perché il lavoro di ricostruzione del credito ha confermato la solidità della rendicontazione Mag sia contabile che extra contabile. Come accennato sul MAGazine e come si può vedere nella dettagliata nota integrativa, distribuita ai soci presenti, se non vi fosse stato il rientro del Gruppo della Rocca, il risultato d'esercizio sarebbe stato ben diverso. Il settore caratteristico, rappresentato dagli interessi attivi sui finanziamenti e dai ricavi derivanti dalla consulenze, continua la discesa degli ultimi anni. Entrambe le voci sono calate del 6%. Viene fatto notare che a livello patrimoniale, l'unica sostanziale variazione rispetto all'anno scorso è rappresentata dalla voce partecipazioni. Ciò è dovuto all'aumento della partecipazione nel consorzio CTM Altromercato passata da 25 mila a 60 mila per adeguare il rapporto tra libretto e capitale sociale, come deciso nell'assemblea di approvazione del bilancio 2013. Il collegio sindacale esprime parere favorevole al bilancio 2014.
Non essendoci altre domande da parte dei soci, l'assemblea approva all'unanimità il bilancio d'esercizio 2014, i relativi allegati e la seguente distribuzione dell'utile:

Utile d'esercizio 2014

4.012,00

Aumento gratuito del capitale sociale ex L. 59/92

0,00

3% dell'utile ai fondi mutualistici ex L. 59/92

120,00

Riserva legale

1.204,00

Riserva statutaria

2.688,00

Sara Boschi presenta il bilancio sociale, un modo diverso e interessante per analizzare i dati di bilancio. Nell'assemblea dello scorso gennaio sono stati presentati alcuni degli indicatori, mentre in questa viene presentata la rendicontazione a valore aggiunto. La Mag presenta un valore aggiunto netto di 161 mila euro che viene tradotto come ricchezza creata e distribuita. Si evidenzia come la Mag non effettui nessun prelievo di ricchezza dalla comunità e come la maggior parte della ricchezza venga distribuita tra i lavoratori: in tale bilancio infatti gli stipendi non sono considerati costi ma parte delle redistribuzione. Viene aggiunto che nell'ambito del coordinamento MAGico si sta facendo un tentativo di produrre un unico bilancio sociale per tutte le Mag, in modo da vedere a livello nazionale quanto ricchezza si riesce a distribuire.
2) Guido Audino illustra gli eventi che influenzeranno il 2015. Da un punto di vista economico si prevede di chiudere con un pareggio di bilancio. Previsione simile agli ultimi anni senza considerare, naturalmente, eventi eccezionali che potrebbero cambiare il risultato. Sono tre gli eventi che condizioneranno il 2015:

3) Maria Pia Osella presenta il terzo punto all'ordine del giorno: Variazione tassi finanziamenti e libretti raccolta. Riprendendo l'articolo in prima pagina dell'ultimo Magazine inviato (https://www.mag4.it/rete/magazine/giugno-2015/1779-tassi-e-inflazione-che-fare.html ) ricorda come funzionano i tassi in Mag e le preoccupazioni del CdA sulla sostenibilità della struttura in un periodo storico con inflazione a zero, tendente alla deflazionAssociazione Bazurae, scenario ben lontano dall'immaginario dei soci fondatori che hanno legato i tassi all'inflazione. La forbice di MAG, ovvero la differenza tra interessi attivi e interessi passivi, è agganciata all'inflazione. Se l'inflazione scende sotto zero, bisogna che entrambe le voci, attive e passive, scendano dello stesso differenziale, per mantenere la forbice costante e consentire la sostenibilità alla cooperativa. Ma, nella storia della MAG, questo funzionamento non si era mai scontrato con la soglia reale e psicologica del tasso dell'inflazione sotto zero, che significherebbe, per i risparmiatori, vedersi ridotto il risparmio/capitale a fine anno. Questa forbice è già adesso al minimo possibile; ridurla significa compromettere il funzionamento ordinario della cooperativa. Il confronto con le altre Mag non ha portato a soluzioni utili per il Cda. Guardando il mondo delle banche, anche se non ci appartiene, si vede che iniziano ad agitarsi e a preoccuparsi e a prendere le prime decisioni obbligate dal momento storico in cui ci troviamo. Cosa fare nell'immediato? Cosa fare in prospettiva?
Si apre una discussione molto sentita tra i soci. Inizialmente vengono chiesti dettagli sui numeri. Attualmente il capitale sociale non è remunerato: già da qualche anno i soci non ricevono aumento gratuito. La remunerazione del prestito sociale ha subito una completa ristrutturazione a seguito della chiusura del Gruppo Mag avvenuta nel dicembre 2013. Attualmente prevede una remunerazione base dello 0,5%. Da contratto di finanziamento i tassi attivi hanno come parametro di riferimento l'inflazione e devono scendere dell'1,5% perché attualmente sono legati all'inflazione del 2012 pari a 1,7%. Nel 2013 e nel 2014 non vi è stata la necessità di modificarli perché le variazioni dell'inflazione sono state inferiori allo 0,5%. Ora che la variazione dell'inflazione è stata maggiore, siamo obbligati a seguirla abbassando proporzionalmente i tassi attivi sui finanziamenti. Il calo obbligato dell'1,5% dei tassi attivi compowww.flickr.comrterà una riduzione della forbice di 20 mila euro su un anno intero. Con l'annullamento dello 0,5% della remunerazione sui libretti di prestito sociale i costi si ridurrebbero di 6 mila euro in un anno. Si cerca di capire se è possibile una riduzione dei costi della struttura. Il principale costo della struttura è il personale, ma è già ridotto al minimo, ed a preventivo ha già subito un ulteriore calo nel 2015 e non è possibile ridurlo ulteriormente, senza compromettere l'attività ordinaria della cooperativa.
Dai numeri si passa a parlare di principi e valori di fondo, che stanno alla base delle scelte. I singoli soci si esprimono. Alcuni esprimono parere favorevole a ricevere un tasso negativo sul loro “investimento”, in linea con quanto deciso nel 2011 quando i soci risparmiatori hanno deciso di rinunciare all'aumento della loro remunerazione per evitare l'innalzamento dei tassi ai soci finanziati. Questa scelta sarebbe una vera rivoluzione. Incontro nazionale INESUn socio evidenzia il fatto che a fronte di una 'perdita' di ricchezza, si potrebbe ottenere qualcosa dalla rete di cui si fa parte, ad esempio per chi ha un'attività imprenditoriale in termini di pubblicità, discorso però che non vale per i privati e i cittadini. Altri soci invece esprimono che scendere sotto lo zero non è accettabile, a prescindere quindi da quanto deciso nel 2011. La cooperativa San Donato, presente in assemblea, riconosce ai propri soci con prestito sociale un tasso attivo del 1%, già inferiore rispetto allo scorso anno e non intendono ridurlo ulteriormente perché vorrebbero attuare una riduzione più graduale del tasso e in parte anche per il timore che i soci chiudano i loro libretti. Un socio esprime il concetto che se una persona fisica può scegliere e accettare un rendimento negativo, un socio persona giuridica difficilmente lo accetta perché ha una struttura da mantenere e bilanci da far quadrare. La discussione è animata, soprattutto sul valore e l'importanza di una scelta rivoluzionaria, come è stata in un certo modo quella fatta nel 2011, anche se non così visibile, come potrebbe essere quella di accettare una remunerazione a meno due, come spiegato nell'articolo in prima pagina dell'ultimo Magazine inviato. Ma forse non si è ancora tutti pronti per una scelta del genere e soprattutto non ce la si sente di prendere una decisione così forte a nome di tutti i soci. Si potrebbe chiedere ai soci un contributo volontario a fondo perduto come fanno le altre Mag già da anni. Si potrebbe chiedere ai soci di rinunciare alla remunerazione dello 0,5% sui libretti.
Ci si interroga e ci si confronta sul cosa fare sui tassi attivi. Per avere altri elementi che potrebbero aiutare a ragionare, Guido Audino fa una panoramica sui tassi attivi applicati dai soggetti vicini a Mag. La BCC di Casalgrasso e Sant'Albano Stura applica un tasso del 16,21% sui mutui chirografari e un tasso del 14,75% sui fidi. La Banca Etica applica un tasso del 7,07% sui mutui chirografari e un tasso del 10,85% sui fidi. I tassi attivi attuali di Mag sono: 7,75% per mutui a realtà piccole, 8,75% per mutui a realtà medie (categoria di realtà sempre meno consistente), 8,75% per fidi a realtà piccole, 9,75% per fidi a realtà medie. Si ricorda che a seguito della delibera dei soci del 2011, i soci finanziati hanno risparmiato 100 mila euro in tre anni. Non ci sono soci finanziati presenti in assemblea. Prende la parola un socio che ha ricevuto un finanziamento qualche anno fa. Secondo lui e secondo anche altri soci presenti, bisognerebbe chiedere ai soci finanziati di rinunciare alla riduzione dei tassi a cui avrebbero diritto in un'ottica di sostenibilità della Mag. Bisognerebbe spiegare bene a questi soci qual è la situazione che Mag sta vivendo in un momento storico particolare e far capire che è importante per la continuazione del progetto Mag che ognuno metta del suo. Certo che una riduzione del tasso sarebbe ben accetta dai soci finanziati che non navigano in buone acque, ma non è detto che questo valga per tutti. Se per i finanziamenti in essere si è obbligati a ridurre il tasso in quanto previsto dal contratto, si potrebbero modificare al rialzo i tassi per i nuovi finanziati tenendoli leggermente inferiori a quelli di banca etica. I sindaci sottolineano l'importanza della sostenibilità della struttura, uno degli elementi fondamentali per Banca d'Italia, nostro controllore. Si ragiona quindi in prospettiva: attualmente l'inflazione è praticamente a zero e se scendesse sotto lo zero? L'unico modo per garantire la sostenibilità della struttura in un periodo di deflazione potrebbe essere fissare un tasso al di sotto del quale non si può scendere che permette di coprire i costi di gestione.

Dopo numerosi scambi di opinioni si arriva a queste conclusioni e
in merito al capitale sociale, l'assemblea delibera all'unanimità:
di chiedere a tutti i soci Mag di versare alla cooperativa un contributo volontario a fondo perduto
(vedi articolo alla pagina 5)
in merito al prestito sociale, l'assemblea, con 24 voti favorevoli e un astenuto, delibera di
portare a zero il tasso base dei libretti di prestito sociale (attualmente pari allo 0,5%) a partire dal 01/09/2015
(vedi articolo alla pagina 7)
in merito ai finanziamenti l'assemblea delibera all'unanimità:

(vedi articolo alla pagine 6)

4) Varie ed eventuali: la responsabile del settore amministrazione comunica ai soci che, insieme ai sindaci, è stata pensata e creata una nuova procedura interna per tenere sotto controllo il capitale sociale sottoscritto e non versato, che in un precedente momento aveva raggiunto una cifra importante, ma sempre ampiamente nel rispetto dei limiti previsti della legge. Si comunica ai soci che a seguito di questo lavoro di sistemazione del capitale sociale, si procede, come previsto nella lettera d-art 11 del nostro Statuto, all'esclusione dei seguenti soci: cooperativa Laboratorio Agape, socio n. 1066, Comitato Ponte Mosca, socio n. 1094, associazione Brait, socio n. 1119, Leonardo Martino, socio n. 1120, cooperativa RES, socio n. 1155, associazione Torino Fotografia, socio n. 1182.
L'assemblea si chiude con un arrivederci a presto.