La tassa sulle transazioni finanziarie (Financial Transaction Tax – FTT) è nuovamente parte dell'agenda internazionale. Il documento finale del G20 di Pittsburgh di settembre 2009 chiede al Fondo Monetario Internazionale di preparare entro giugno 2010 un rapporto sulle opzioni su “come fare in modo che il settore finanziario possa dare un contributo giusto e sostanziale per pagare per ogni costo associato con gli interventi governativi per riparare il sistema bancario”.


Dalla Tobin alla FTT

Regulate global finance now!Negli scorsi anni diverse organizzazioni della società civile internazionale hanno chiesto l'implementazione di una tassa sulle transazioni valutarie. La proposta prende il nome dal premio Nobel per l'economia James Tobin, che per primo la propose negli anni '70. In Italia, una campagna guidata dall'associazione Attac http://www.italia.attac.org/spip/ ha portato nel 2002 a consegnare in Parlamento un disegno di legge di iniziativa popolare con il sostegno di quasi 180.000 firme.

Tale proposta non è mai stata discussa.

L'imposta sulle transazioni finanziarie presenta una differenza sostanziale. Mentre la Tobin Tax e le successive varianti si riferiscono agli scambi di valuta, la FTT prende in considerazione tutte le transazioni su strumenti finanziari, allargando così sostanzialmente la base imponibile rispetto alla proposta Tobin.

La FTT è un'imposta con un tasso molto ridotto (tra lo 0,01% e lo 0,1%) da applicare su ogni compravendita di titoli e strumenti finanziari. Un'imposta sufficientemente piccola da non scoraggiare le “normali” operazioni di investimento realizzate sui mercati finanziari. Tale tassa non avrebbe effetti apprezzabili per chi opera sui mercati con un'ottica di lungo periodo. Il tasso ipotizzato è nettamente inferiore alle commissioni annuali richieste dai gestori di fondi di investimento o fondi pensione.

E' ben diversa la situazione per chi intende speculare . E' oggi possibile comprare e vendere strumenti finanziari centinaia, anche migliaia di volte in un giorno, 24 ore su 24, nella speranza di guadagnare su piccole oscillazioni dei prezzi degli stessi strumenti. Tali operazioni non hanno alcun legame con l'economia reale, ma aumentano l'instabilità e la volatilità dei mercati, con impatti potenzialmente devastanti per l'economia globale.

Realizzando 1.000 operazioni di compravendita sullo stesso titolo dovrei pagare la FTT 1.000 volte, il che renderebbe l'operazione speculativa economicamente sconveniente. La FTT si applica a tutte le tipologie di strumenti e titoli, limitatamente ai mercati finanziari. Altri trasferimenti, come i pagamenti per beni e servizi, le prestazioni lavorative, le rimesse dei migranti, i prestiti interbancari e ogni operazione delle banche centrali non verrebbero tassati in alcun modo.

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