Il 18 settembre i soci di MAG4 si sono riuniti presso la cooperativa Articolo 4 http://www.cooparticolo4.it/ per discutere di un argomento di cui si parla dal lontano 2010: la riforma del Testo Unico Bancario (TUB).

Assemblea dei soci presso la cooperativa Articolo 4Con gli ultimi tre interventi, l'iter legislativo si può considerare concluso: a metà dicembre 2014 è entrato in vigore il provvedimento che disciplina l'attività di microcredito in Italia e il ruolo degli operatori di Finanza Mutualistica e Solidale (FMS) https://www.mag4.it/rete/magazine/gennaio-2015/1647-riconoscimento-della-finanza-mutualistica-e-solidale.html e a metà maggio 2015 sono uscite le disposizioni per l'iscrizione e la gestione dell'elenco degli operatori del Microcredito e le disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari.

In sintesi, il nuovo TUB ha l'obiettivo di fare pulizia tra gli intermediari finanziari, rendendo gli intermediari ex articolo 106 di fatto equiparati alle banche, e creando la categoria delle realtà di microcredito. Il mondo MAG non viene praticamente considerato in quanto “non significativo a livello sistemico”. Durante questi anni, di monitoraggio della normativa, di risposte a consultazioni con richiesta di modifiche della normativa, di incontri con la Banca d'Italia e il Ministero, e grazie anche all'appello sottoscritto nel 2010 da migliaia di persone in tutta Italia, abbiamo ottenuto il riconoscimento della FMS, che permette alle MAG di avere un più ampio respiro rispetto al microcredito in senso stretto, ma comunque con limiti importanti sui finanziamenti e con adempimenti praticamente uguali agli attuali.

I futuri finanziamenti dovranno avere queste caratteristiche:

Con questi limiti, indicativamente, la MAG4 non potrà più erogare il 30% dei finanziamenti attuali.

I finanziamenti in corso continueranno il loro piano fino alla naturale estinzione: ciò permetterà alla MAG4 di avere un po' di respiro dal lato economico.

Al ragionamento si aggiunge un altro elemento: a metà dicembre 2014 è uscito il decreto che amplia il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese http://www.fondidigaranzia.it/ includendo anche gli operatori di microcredito. Ciò vuol dire che forse si potrebbe aderire a questo fondo e usarlo come supporto alle garanzie che vengono richieste ai finanziati.

Il Cda di MAG4, come i Cda di tutte le altre MAG, dopo numerosi confronti sui pro e contro riguardo il rimanere intermediari finanziari (ex art. 106) propone di diventare operatori FMS (ex art. 111).

Entro il 12 febbraio 2016 bisognerà iscriversi nell'elenco degli operatori FMS: la scadenza è dietro l'angolo.

Osservando la nuova normativa con occhio critico, sembra proprio che la “ratio” di questa riforma sia la seguente: i piccoli e i fragili verranno finanziati dagli operatori di microcredito e se riusciranno a diventare più strutturati passeranno alle banche tradizionali! I limiti dimensionali delle realtà che si andranno a finanziare non seguono nessuna logica.

Questa mancanza di senso logico spinge le MAG a cercare ancora di modificare la normativa intervenendo nella riforma del Terzo Settore: si sta chiedendo di modificare i limiti dimensionali delle realtà che fanno parte del mondo del no profit che si rivolgono ai soggetti FMS http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Emendc&leg=17&id=939263&idoggetto=932001

Un aspetto positivo della nuova normativa è che per essere operatore FMS è sufficiente un capitale sociale minimo di 250 mila euro. Questo forse faciliterà la nascita di nuove MAG (MAG Roma, MAG delle Calabrie).

Assemblea dei soci presso la cooperativa Articolo 4Durante l'assemblea alcuni soci chiedono se possa essere utile alla MAG4 una collaborazione con Banca Etica: ad esempio passando le richieste di finanziamento superiori a 75 mila euro in cambio di quelle inferiori. Negli anni scorsi la MAG4 ha già lavorato con Banca Etica, nel progetto Fragili orizzonti. Proprio per com'è andata quell'esperienza si crede che questa strada sia difficilmente praticabile https://www.mag4.it/rete/magazine/aprile-2010/388-fragili-orizzonti-tentativi-di-collaborazione.html

I soci presenti si sono impegnati a cercare un modo per influire sulla Riforma del terzo settore e comunicheranno all'amministrazione di MAG4 le eventuali idee.

Ci si è interrogati inoltre sui servizi accessori che si dovranno prestare ai soggetti finanziati.

Al di là della legge che li impone, alla MAG4 interessa un ragionamento più ampio: la condivisione dei saperi nell'ottica dell'autogestione. Per evitare di rendere questi servizi a pagamento e per gravare il meno possibile sulla struttura, il Cda ha pensato di riadattare risorse che già abbiamo: la futura piattaforma di scambio per mettere a disposizione competenze che si hanno; l'istruttoria come attenta analisi della propria attività; corsi annuali gratuiti aperti a tutti i soci tenuti dal settore consulenze.

Alcuni soci raccontano di esperienze esistenti, da cui si potrebbe prendere spunto, come il progetto Bollenti spiriti della Regione Puglia http://bollentispiriti.regione.puglia.it/

I soci presenti all'assemblea non hanno dubbi e deliberano di trasformare la MAG4 in operatore di Finanza Mutualistica e Solidale (ex art. 111) e si danno appuntamento nel mese di gennaio per l'assemblea straordinaria per modificare lo statuto della cooperativa.

Una volta terminati gli aspetti burocratici, si darà spazio alla creatività per inventare qualcosa che permetta di compensare la perdita dei finanziamenti che non si potranno più fare, qualcosa che ci permetta di continuare ad essere un utile strumento per il mondo dell'economia solidale ...

Largo alla fantasia: eventuali idee creative sono ben accette… in qualsiasi momento!