La Cooperativa La Tenda è presente dal 1981 nel tessuto sociale torinese e prosegue l’esperienza di un gruppo di volontari che nel 1979 ha cominciato ad accogliere bambini affidati dai Servizi Sociali del territorio.

cooperativa sociale La TendaDal 2000 gestisce a Torino un servizio di comunità educativa per minori nella borgata di Villaretto, offrendo uno spazio protetto nel quale i ragazzi possono elaborare le difficili esperienze che li hanno portati all’allontanamento dalla famiglia di origine. Dal 2022 esiste anche una nuova struttura, Casa18, che faccia da ponte tra l’uscita dalla comunità e l’ingresso nel mondo degli adulti, dove poter ospitare 3 ragazzi neomaggiorenni che, grazie al sostegno di un educatore che supervisioni la loro prima esperienza di vita autonoma, possano concludere gli studi e/o ricercare un’occupazione.

Da più di quarant’anni si occupa di minori in difficoltà, molto è sicuramente cambiato in questi anni, la città stessa, l’organizzazione dei servizi sociali, le amministrazioni e la politica, ma molto dello spirito iniziale della cooperativa si è mantenuto. Il mantenere una dimensione famigliare della gestione non ha impedito di costruire un’organizzazione che ha permesso di proporre un modello di servizio condiviso dai soci e piuttosto “unico” nel panorama torinese.

La cooperativa La Tenda è socia dal 1922 di MAG4 ed ha beneficiato di diversi finanziamenti di cui l’ultimo proprio per l’acquisto dello stabile che ospita la comunità. Inoltre La Tenda dal 2002 si occupa anche di finanza etica raccogliendo risparmio dai propri soci finalizzato al finanziamento diretto della cooperativa stessa e delle realtà no profit piemontesi tramite la MAG4. In questo modo per i soci è concretamente possibile sostenere iniziative che intervengono in settori di interesse comune agli stessi soci che vi aderiscono, riappropriandosi contemporaneamente della gestione e del controllo diretto dei risparmi.

“La parola comunità evoca tutto ciò di cui sentiamo il bisogno e che ci manca per sentirsi fiduciosi, tranquilli e sicure di noi” Zygmunt Bauman