Si è tenuta sabato 10 aprile in piazza Castello la manifestazione de La Società della Cura https://lasocietadellacuratorino.wordpress.com/ a Torino, nell’ambito della campagna nazionale Curiamo il pianeta.

Manifestazione torinese del 10/04/21L’evento è stato un’occasione per presentare le criticità di cui si sta occupando La Società della Cura nel territorio torinese e di ospitare altre organizzazioni di base che stanno lavorando su temi affini a quelli trattati dal Manifesto per la società della cura e dal piano Recovery PlanET.

In piazza c’erano inoltre due banchetti di raccolta firme:
Per il referendum abrogativo del PUR della Cavallerizza;
Per l’Iniziativa cittadini europei (ICE) Nessun profitto sulla pandemia https://noprofitonpandemic.eu/it/ per rendere i vaccini e le cure anti-pandemiche un bene pubblico globale, accessibile gratuitamente a tutti e tutte.

L'iniziativa per il referendum abrogativo del PUR della Cavallerizza è nella fase della raccolta delle prime 1.000 firme, preliminari (in base al regolamento dello statuto Comunale) alle verifica dell'ammissibilità, dopo ne serviranno altre 9000.

Le informazioni sulle possibili modalità di raccolta delle firme sono a disposizione sul sito web https://www.latuacavallerizza.it/ o sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/latuacavallerizza.

Manifestazione torinese del 10/04/21È importante segnalare che il numero del 16 maggio del settimanale La Voce e il Tempo ospita, primo esempio nel panorama dei media torinesi, un ottimo articolo che spiega l'intera vicenda e le ragioni del referendum. Per la prima volta si fa riferimento alla Società della Cura, come ambito in cui è nata la proposta referendaria, su un mezzo di comunicazione torinese.

Un secondo interessante articolo è appena apparso sul numero di maggio del mensile “Torino Storia”.

Ringraziamo molto queste voci che si sono levate per segnalare che un pezzo importante, anche se poco noto e trascurato negli ultimi decenni, sta per essere separato, per sempre, dalla Città di 280 anni.

Una importante battaglia è quella per restituire alla funzione di Sanità Pubblica le aree e immobili degli ospedali dismessi. Primo tra questi il Maria Adelaide.

Malgrado la volontà dei cittadini e un voto unanime dal Consiglio Comunale, la Sindaca e la Giunta Comunale sono intenzionati a costruire degli studentati “di pregio” con il chiaro intento di portare avanti la gentrification di parti di città.

Le Universiadi sono una manna per chi si muove in questa direzione. La società della Cura e le realtà che la animano sono sul “piede di guerra” per battere questo progetto.

È deplorevole, a essere generosi, che si contrapponga la salute dei cittadini alle legittime necessità di alloggi degli studenti fuori-sede. La scelta dell'amministrazione comunale è quella di favorire la rendita fondiaria non creare strutture utili per gli studenti. Non è un caso che si siano lasciate cadere nel vuoto le proposte dei comuni della zona ovest della città riguardanti edifici in prossimità del polo universitario di Grugliasco e già ora serviti dalla metropolitana (in futuro di più).

Si sarebbero risparmiate risorse e si sarebbe adempiuto all'obbligo di “leale collaborazione” tra enti pubblici prevista dalla Costituzione. Ovviamente si seguono altre logiche.

Manifestazione torinese del 10/04/21La cura della Salute, del diritto all'Istruzione, della tutela dell'ambiente e del patrimonio culturale, quando scendono dai principi astratti e si calano nelle specifiche realtà concrete si scontrano duramente con la logica del profitto... über alles.

Nel 2021 saranno vent'anni dal G8 di Genova 2001. La Società della Cura di Torino sarà presente all'appuntamento e sta per questo prevedendo iniziative locali in coordinamento con le manifestazioni a Genova.

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