Siamo i corpi, le vite, la carne da cannone di cui si alimenta questo modello di sviluppo costruito sulla crisi permanente e di cui la guerra è parte, i cui costi sociali, economici e ecosistemici non sono mai calcolati. Siamo le donne che vivono la guerra anche in tempo di pace. Contro la guerra dei potenti, per un’Europa senza confini, democratica e solidale: l’8 marzo la marea transfemminista scende in piazza ed è in sciopero per far tacere immediatamente le armi ...

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