Prima o seconda ondata, non è cambiato un granché. Le spiegazioni che sentiamo sulla nuova situazione critica sono sempre quelle: la colpa è dei cittadini e quello all’istruzione è un diritto che bisogna negare causa emergenza. Da qualsiasi punto si osservi, il conflitto è sempre quello, tra la Borsa e la vita, tra un’economia del profitto e una società della cura che costruisca su diritti, beni comuni, natura e relazioni un’alternativa. Sabato 24 ottobre se ne discute in una grande assemblea nazionale online ...

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