Abbiamo bisogno di una conversione profonda della sensibilità, anche questa è una forma di lotta. Il problema risiede nella postura nei confronti del mondo e dell’altro. Si tratta di mettere in discussione l’idea che possiamo disporre liberamente di ogni cosa in modo illimitato. È lo sguardo del dominio e dello sfruttamento. Uno sguardo, ricorda Paolo Mottana, insediato nelle relazioni affettive, nell’educazione di bambini, nella costruzione delle nostre case e città, prima ancora che nell’economia ...

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