Ventisei milioni di persone, nel 2011, hanno detto in modo netto, attraverso il referendum, che l’acqua non è una merce e che su un bene che è condizione necessaria alla vita stessa (e che sul pianeta è diventato così scarso) non si devono realizzare profitti. In otto anni, cinque governi diversi non hanno voluto tradurre in legge quella chiara espressione della volontà popolare, ma il Forum italiano dei Movimenti per l’acqua e i comitati per la sua gestione pubblica non si sono rassegnati ...